10- Seconda

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Sei seduta pensierosa davanti al tavolo, le mani che sfiorano la superficie graffiata mentre la tua mente è in tumulto. La scatola sotto il letto e il misterioso messaggio che hai trovato ti ronzano in testa, riempiendo il silenzio opprimente della creepy house. L'atmosfera è densa e opprimente, come se la casa stessa stesse trattenendo il fiato.

Improvvisamente, una luce intensa illumina la stanza, seguita da un rumore simile a un fruscio. Ti volti di scatto, i tuoi occhi si allargano mentre Masky, Hoodie e Toby appaiono in un lampo, ma non sembrano essersi materializzati all'interno della casa; sembra che siano stati teletrasportati da un altro luogo. La loro espressione è un misto di sollievo e preoccupazione, come se avessero appena fatto ritorno da un viaggio pericoloso.

"Dove siete stati?" chiedi, il cuore che batte forte nel petto. Ogni secondo che passa senza una risposta aumenta la tua ansia. Gli sguardi di Masky e Hoodie si incrociano brevemente, e un’ombra di tensione attraversa i loro volti. Toby, invece, sembra confuso, come se stesse cercando di orientarsi dopo essere tornato da un luogo estraneo.

Jane, che era rimasta in un angolo, alza lo sguardo. "Erano andati a cercare altre persone da "trasformare"..." risponde, il suo tono denso di significato. Le parole ti colpiscono come un pugno nello stomaco. Trasformare? Cosa significa esattamente? Un'ondata di inquietudine ti avvolge; ti chiedi se tu sia destinata a diventare una di quelle persone.

La tua mente è in subbuglio e, senza pensarci due volte, ti volti verso Jane. "Ma lo Slender è rimasto qui." Dici confusa
"Lo Slender non va mai con loro."
Risponde Jane.
"Ma quando mi hanno presa c'era anche lui..."
La domanda scivola via dalle tue labbra, carica di preoccupazione. In fondo al tuo cuore, una parte di te teme la risposta, ma l'altra è assetata di verità.

Jane ti fissa, ma le sue labbra rimangono serrate. Non c’è risposta alle tue domande, solo uno sguardo profondo e enigmatico che sembra parlare di segreti non detti. Il silenzio si fa palpabile, carico di tensione, mentre l’ansia ti attanaglia. Le immagini di ciò che potrebbe accadere ti scorrono nella mente come un film in bianco e nero: trasformazioni, oscurità, il destino incerto di chi si trova in questa casa inquietante.

Cerchi di non pensarci e vai in camera tua. Prendi un libro ed inizi a leggerlo. Sarà la terza volta che lo stai leggendo.

Pagina dopo pagina, leggi, ma in un certo senso non leggi. Infatti sei troppo impegnata a pensare a tutto ciò che ti sta succedendo in questi giorni.

Giorni dopo...

Decidi di esplorare il retro della casa, dove l’aria è fresca e il silenzio sembra più denso. Mentre ti avventuri nel buio, i tuoi passi si fanno cauti e la curiosità ti spinge oltre la soglia. Improvvisamente, ti fermi. Una figura emerge nell'oscurità: è Jeff, completamente concentrato mentre si allena a lanciare coltelli, bendato. La sua postura è precisa e controllata, e i coltelli volano nel buio con un fruscio quasi ipnotico.

Avvicinandoti con attenzione, noti i movimenti esperti di Jeff, ogni lancio sembra calcolato. Ma all’improvviso, senti qualcosa avvicinarsi. Stava arrivando un coltello verso la tua direzione, così cerchi di schivarlo, ed incredibilmente ci riesci.

Jeff, ancora in preda alla sua concentrazione, non riesce a vedere il tuo sorriso. Decidi di metterti alla prova. "Ehi, Jeff! Lancia un altro coltello!" La tua voce risuona nell’aria calma. Non sei sicura se avere paura o se sentirti felice di essere qui, ma un impulso irrefrenabile ti spinge a provare.

Ti giri di spalle e ti prepari. La tensione nell’aria aumenta mentre Jeff si concentra, il suo corpo che si piega leggermente in avanti. Senti l’aria muoversi mentre il coltello vola verso di te. Ma la tua velocità sovrumana scatta in azione. Con un movimento fluido, ti pieghi di lato, evitando il coltello che si conficca nel tronco di un albero dietro di te.

"Wow, non posso crederci!" pensi tra te e te. Non può essere solo una coincidenza. Con un timido sorriso sulle labbra, ti giri nuovamente verso Jeff. "Ancora un altro, dai!" ripeti, la tua voce ora più sicura.

Ancora una volta, ti giri di spalle, l’emozione che ti pervade. Jeff sembra sorprendentemente affascinato dalla tua audacia, ma continua a lanciarti il coltello. Il tuo cuore batte forte mentre percepisci il movimento. Il coltello vola veloce nell’aria, ma riesci a schivarlo ancora. La lama fende l’aria, passando a pochi centimetri da te, e si conficca in un altro albero.

Adesso sei sicura: non è solo fortuna. Un sorriso timido si fa strada sul tuo volto mentre ti volti di nuovo verso Jeff. La sensazione di potenza e libertà ti avvolge, e la paura svanisce, sostituita da una crescente fiducia. Ti senti viva in un modo che non avevi mai provato prima, e quel momento diventa un ricordo indelebile nella tua mente.

Sono diventata una creepypastaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora