12- Resistenza

27 10 6
                                    

La sera cala lentamente sulla creepy house, avvolgendo tutto in un'oscurità profonda e inquietante. Le ombre si allungano nei corridoi e l'atmosfera di solito vivace diventa pesante, carica di tensione. I suoni di risate e chiacchiere, che di solito riempiono gli spazi della casa, sono assenti, sostituiti da un silenzio inquietante che amplifica la tua solitudine.

Di solito, sei tu a prenderti cura della cena. Ogni sera, entri in cucina con entusiasmo, mescolando ingredienti e creando piatti per tutti, un modo per sentirti parte di un gruppo, nonostante la strana vita che conduci qui. Ma oggi è diverso. Non hai voglia di cucinare. Il pensiero di dover affrontare il resto del gruppo ti opprime. Ti rinchiudi nella tua camera, riflettendo sugli eventi recenti: il tuo incontro con Slenderman, la scoperta della tua nuova abilità, il momento in cui hai schivato i coltelli di Jeff.

La luce pallida della luna filtra attraverso le tende della tua finestra, creando motivi di luce e ombra sul pavimento. Guardando fuori, vedi il bosco fitto che circonda la casa, un luogo che da un lato ti inquieta e dall'altro ti attrae, come se nascondesse segreti da scoprire. Ti senti stanca, esausta dalla confusione che ti attanaglia e dalla frustrazione che ti ribolle dentro. La voglia di scappare ti attraversa la mente, ma l'idea di lasciare tutto e tutti dietro di te ti spaventa.

Con il passare del tempo, la tua frustrazione si trasforma in una rabbia bruciante. Non puoi rimanere chiusa lì dentro un minuto di più. La sensazione di essere in trappola, di essere una pedina nel gioco di qualcun altro, è insopportabile. Infine, decidi che è il momento di agire. Con un impulso di determinazione, apri la porta della tua camera e esci nel corridoio buio.

Proprio all'ingresso, trovi Jeff. La sua figura si staglia contro il buio, con le braccia incrociate e un'espressione tra l'irritato e il divertito. «Ehi, T/N! Che diavolo ti succede? Perché non sei venuta a cena? Cosa ti prende, cazzo?» La sua attitudine provocatoria non fa altro che alimentare la tua rabbia. Non hai voglia di rispondere, né di affrontarlo.

Cerchi di passare, ma lui blocca il tuo cammino, insistendo per ottenere una risposta. A quel punto, non riesci a trattenerti. Con un impulso irrefrenabile, lo spingi via con tutta la tua forza. Lo guardi volare indietro, schiantandosi contro il muro, quasi vicino alla porta. La sua espressione passa dalla sorpresa alla collera, e in un attimo, afferra un coltello, pronto a reagire.

La tensione nell'aria è palpabile. Ti senti carica di adrenalina, e ogni impulso di ribellione sembra affiorare. «Non pensare di potermi fermare così facilmente!» sbotta Jeff, caricandoti di nuovo. La sua velocità ti coglie di sorpresa, ma la tua nuova forza ti dà un vantaggio inaspettato. Ti schivi di lato, evitando il colpo, mentre il tuo corpo si muove con una grazia che non avresti mai creduto di possedere.

Inizia così un breve ma intenso scambio di colpi. Ti muovi rapidamente, e ad ogni attacco di Jeff, riesci a trovare il modo di evitarlo. La tua mente si concentra, e tutto attorno a te sembra sfocare. Ogni colpo, ogni schivata, ti fa sentire più viva, mentre la frustrazione accumulata si scioglie in una danza di movimento e reazione.

Jeff cerca di colpirti al fianco, ma ti giri in tempo, evitando il colpo con un movimento fluido. Ti prepari a rispondere, ma proprio in quel momento, un urlo ferma il combattimento. «Basta!» La voce di Jane riecheggia nel corridoio, portando con sé un’aria di autorità. La sua presenza blocca la tensione tra di voi, interrompendo il conflitto con il suo semplice arrivo. «Cosa diavolo state facendo?» chiede, gli occhi fissi su di voi con una miscela di preoccupazione e fermezza.

Entrambi vi fermate, il respiro affannato, le pupille dilatate. Jane avanza, cercando di calmare la situazione. Con il suo sguardo autoritario, riesce a farvi abbassare le armi. Senti il peso della sua presenza, e in quel momento capisci che continuare a combattere non porterà a nulla di buono. La tensione svanisce, ma l’aria rimane carica di elettricità.

Senza volerlo, il tuo sguardo torna a Jeff, la sua espressione passa dalla collera alla sorpresa, poi alla comprensione. È chiaro che entrambi siete sullo stesso piano, ma le vostre strade sono diverse. La tua frustrazione si mescola a una profonda delusione. Non vuoi più rimanere lì, intrappolata tra le mura di quella casa e le aspettative degli altri. Ti giri verso la porta, decisa a lasciare tutto alle spalle.

Ma prima di uscire, lanci un ultimo sguardo di sfida a Slenderman, che si trova in un angolo del corridoio, avvolto nell'ombra. Il suo sguardo su di te è indifferente, ma tu senti che quel momento è cruciale. Non permetterai a lui, o a chiunque altro, di decidere il tuo destino. La tua determinazione è incrollabile.

Apri la porta e esci nella notte. L'aria fresca ti colpisce in faccia, portando con sé un senso di liberazione e ansia. La luna brilla alta nel cielo, e il mondo esterno ti chiama. Con passi rapidi e decisi, ti avvii verso la città, lontano dalla creepy house e da tutto ciò che rappresenta.

La strada si allunga davanti a te, e mentre cammini, il tuo cuore si riempie di determinazione. Ogni passo che fai ti allontana da quella attuale prigione.

Sono diventata una creepypastaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora