"Sarebbe meglio che ti svegliassi ora, Harry, se hai intenzione di fare colazione."
Una mano calda e gentile che gli scosse la spalla lo riportò lentamente alla coscienza e quando Harry aprì gli occhi, si ritrovò Tom chino verso di lui.
Grazie alla strana luce salmastra del giorno che si riversava dalle finestre del dormitorio, poteva vedere che il Prefetto di Serpeverde era già vestito e pronto per la giornata. La tunica nera, liscia da ogni piega, e i risvolti color smeraldo erano ripiegati sul petto, ancora una volta decorati da quel distintivo simile a un gioiello.
Questa era la prima volta che Harry si concedeva un vero margine di manovra per esaminare il giovane che un giorno sarebbe diventato Lord Voldemort. La sera prima, mentre era nella Sala Grande, era stato troppo impegnato a ignorarlo e poi troppo sorpreso quando finalmente lo aveva guardato per comprendere a fondo la creatura di fronte a lui.Il ricordo della Camera dei Segreti fu davvero nulla in confronto all'intensità che era Tom Marvolo Riddle.
Anche stargli vicino quando era calmo e rilassato come lo era ora, re del suo dominio, era come stare accanto a un fulmine che colpiva un edificio.
L'aura di puro potere, tenuta sotto stretto controllo, era sufficiente a fargli venire la pelle d'oca e, sebbene non fosse minimamente turgida e scura come lo era stata nel cimitero, non era nemmeno del tutto pura.
I suoi occhi scuri, proprio come la sera prima, lo divoravano mentre si sedeva lentamente sul letto.
I suoi corti capelli ondulati, di un lucido castano scuro come quello di un guscio di una noce del Brasile, erano tenuti con cura e attentamente al loro posto.Era il suo netto opposto: vestiti a malapena adatti e stropicciati e capelli arruffati e indomabili.
"Colazione." disse Harry con voce roca, ancora per lo più addormentato. "Giusto. Colazione."
Si alzò dal letto e si bloccò di colpo, fissando sorpreso il baule che era apparso durante la notte.
Tom, che era tornato brevemente indietro in cerca di qualcosa nel suo baule, lo guardò con un'espressione confusa.
"Cosa c'è che non va? Non hai mai visto un baule prima d'ora? Non riesci a immaginare come sia arrivato qui quando è chiaro che l'hai portato con te da casa tua?"
C'era una leggera traccia di amarezza nel modo in cui disse casa tua.
"Sì." si corresse rapidamente. "Sì, l'avevo portato con me."
Il contenuto del baule era una replica esatta del suo ai suoi tempi, fino allo strato di involucri di caramelle e vecchia biancheria intima che ricopreva il fondo. Le sue vesti, i risvolti cremisi di Grifondoro, ora sostituiti dallo smeraldo di Serpeverde, le sue piume e l'inchiostro, il suo portamonete e i suoi libri.
Incantesimi.
Cura delle Creature Magiche.
Trasfigurazione.
Difesa Contro le Arti Oscure.
Pozioni?Giusto, Severus Piton non poteva essere il professore di Pozioni nel 1942.
"Ehi, Tom."
La testa del bruno si voltò immediatamente per guardarlo.
"Chi è il professore di Pozioni qui a Hogwarts?"
"Il professore di Pozioni? Sarebbe il nostro capocasata, Horace Lumacorno. Un uomo... abbastanza amichevole." disse. "Perché?"
"Il mio insegnante di Pozioni si è rifiutato di continuare a insegnarmi a meno che non prendessi E nella classe. Ho preso solo..."
"Una T?"
Harry gli lanciò il cuscino addosso. Tom, ridendo come una iena, sollevò un braccio per parare il colpo.
"Ho preso una O, stupido!" sbottò. "E tu cosa hai preso?"
"Una E. Tutte E, in realtà." Tom sorrise come lo Stregatto e gli rilanciò il cuscino. "Dopotutto ho un'immagine da mantenere."
"Certo che sì." borbottò, mentre indossava la tunica.

STAI LEGGENDO
𝐏𝐫𝐚𝐞𝐜𝐥𝐚𝐫𝐮𝐬 𝐀𝐧𝐠𝐮𝐢𝐬
FanficLa guerra contro Voldemort non sta andando bene e Silente ha escogitato un piano disperato per localizzare e distruggere meglio gli Horcrux del Signore Oscuro: viaggiare in una linea temporale alternativa per ottenere l'assistenza di nientemeno che...