Capitolo 52: giovedi tra m.b. e risate

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Capitolo 52:

 Apro gli occhi a fatica, sono ancora gia le 7. Mi vesto e mangio, mi lavo i denti e poi accendo il telefono ed vedo un messaggio di Davide.

 DavideEhi noemi, mi sento un po' giù stamattina.... siamo in partenza. In macchina con me ce Correa e Palacios. Ti dico una cosa non mi sento molto bene,boh pratiqamente non alle gambe ect. ma un po' mentalmente.

Io: Oh no 😟 Stai a riposo e vedrai che passa. Ti prendi cura di tutti, adesso è il tuo turno di lasciarti coccolare. Dai a casa ce' Kris che ti aspetta! Allora devo andare.

Mi sento subito preoccupata per lui. Sapere che non sta bene mi fa sentire impotente, e anche se cerco di consolarlo con messaggi dolci, la verità è che vorrei essere lì con lui, potergli tenere la mano. Ma siamo separati da centinaia di chilometri e questo rende tutto più difficile.

Arrivata a scuola, prendo posto in aula e cerco di concentrarmi. Ma mentre il professore inizia a spiegare, la mia mente comincia a vagare. Sto davvero con un ragazzo di 25 anni? La realizzazione mi colpisce di nuovo come un fulmine. Non riesco a togliermelo dalla testa. Undici anni di differenza. Lui è un uomo, io sono solo una ragazzina di quattordici anni. Cosa penseranno le persone? Cosa penserebbe la mia classe, i miei insegnanti, se sapessero? La pressione mi fa venire un nodo allo stomaco.

Visto che sono riuscita ad introdurmi nell sistema ho riinstallato Whatsapp sull computer della scuola. Finalmente!! Scrivo subito a Davide.

Io: Hai detto al mister che non stai bene?

Davide: Sì, mi ha detto di non forzare. Ma sai com'è... mi sento sempre in colpa se non sono al massimo.

Io: Non devi sentirti così. A volte anche tu hai bisogno di fermarti.Dai adesso guida!

A mezzogiorno, vado dai nonni con Isabel. È una pausa di normalità, un momento di pace, ma anche lì mi sento fuori posto, come se stessi vivendo una vita doppia. Mangiamo e chiacchieriamo, ma nella mia testa continuo a pensare a quella differenza d'età, al fatto che, nonostante tutto, il nostro segreto è troppo grande per restare nascosto per sempre.

Il pomeriggio passa velocemente. Dalle 15 alle 17, io e Jerome  pariamo delnostro progetto per la scuola l'unice due ore dove stiamo insieme a lezione. Jerome non sa niente di me e Davide, nessuno sa nulla, e questo mi fa sentire ancora più sola.

Quando torno a casa, mi rilasso un attimo e visto che sono sola poi, finalmente, gli scrivo

Kris: Ragazzi, indovinate un po'? Ho trovato una serie di documentari sugli alieni e mi hanno convinto che sono uno di loro 👽👽👽

Io: Kris, sei troppo! 😂 Davide, ci hai mai pensato? Forse Kris è davvero un alieno! 

Davide: Si adesso che l'ho visto dinuovo sono convinto Kris lo sia, nessun umano normale farebbe certe battute... 😂

Kris: Vabbè, basta che non vi alienate senza di me. Davide dai esci dalla camera! 👽👾

Sorrido, è proprio quello di cui avevo bisogno. Kris sa sempre come farci ridere. Anche Davide sembra più rilassato dopo qualche battuta. Ma appena chiudo la chat, mi ritrovo sola con i miei pensieri. E cominciano a risalire in superficie quei dubbi che cerco di ignorare.

Davide e io... undici anni di differenza. Ci penso e mi sento schiacciare dal peso di questa consapevolezza. È come una montagna che si spinge sempre più contro di me, senza darmi respiro. Tutto sembra così complicato. La gente non capirebbe, la nostra relazione sembra così impossibile.

Inizio a respirare a fatica, mi sento soffocare. E se lui fosse solo gentile? E se alla fine si stancasse di me, di una ragazzina che non ha ancora nemmeno finito la scuola?. I pensieri si fanno sempre più scuri, e non riesco a fermarli. Mi fa male al petto pensare che tutto potrebbe crollare da un momento all'altro.

Il telefono vibra ancora, è Davide che mi ha mandato un altro messaggio. Lo apro, ma non riesco 

Davide: Notte pasticiotto mio. Dormi dai❤️❤️

Io: Sì, ma perfavore promettimi che domani starai meglio. ❤️

Spengo il telefono e mi metto sotto le coperte, ma non riesco a rilassarmi. Le lacrime iniziano a scendere senza controllo, e mi ritrovo a singhiozzare nel silenzio della mia stanza. Non posso fare a meno di chiedermi quanto potrà durare tutto questo. Mi sento così piccola e fragile, come se non fossi all'altezza di lui, come se la nostra relazione fosse destinata a spezzarsi per qualcosa di inevitabile, come l'età.

Mi stringo nel letto, cercando di calmarmi, ma la sensazione di vuoto non se ne va. Forse sto solo esagerando, forse sono solo insicura, ma quella paura non mi abbandona. Davide è così lontano, e a volte sembra irraggiungibile.

Alla fine, cerco di dormire, ma la mia mente è affollata da mille pensieri.

l'amore-- Davide Frattesi&meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora