Evie
Sento il suo pollice muoversi delicatamente sopra il mio clitoride coperto dalle mutande.
Appoggio la fronte sulla sua spalla e gli stringo il braccio con la mano.
È estremamente piacevole.
«Svestiti. Voglio averti nuda e a mia disposizione...» deglutisco un groppo in gola e guardo Dylan negli occhi.
«Se non vuoi va bene.» Sfila la mano dai miei pantaloni e io mi alzo sentendomi con la gola secca.
Mi giro di spalle e il suono della cerniera dei miei pantaloni rompe il silenzio. Mi lascio cadere i Jeans sulle caviglie e realizzo di aver fatto una cazzata ricordandomi dei graffi sui fianchi.
«Posso tenere la felpa...?»
«No, voglio guardarti.» Deglutisco e me la sfilo lentamente.
Rimango in reggiseno e mutande. Di schiena.
Sento il suo sguardo sul mio sedere e mi giro mentre metto le mani attorno alla pancia.
«Devo toglierti io il resto, Piccoletta?» annuisco piano e deglutisco stringendo le gambe per un fastidio in mezzo ad esse.
Mi avvicino a lui e mi fa sdraiare «Sono il primo a vederti nuda?» annuisco piano e guardo altrove
Mi accarezza dolcemente il fianco e mi bacia i graffi delicatamente.
Mi bacia le cose e me le divarica per mettersi in mezzo.
«Dylan...» Mi toglie le mutande di scatto e deglutisco a fatica.
«Togliti il reggiseno.» Metto la mano dietro la mia schiena e slaccio il gancetto per poi toglierlo.Guarda il mio corpo senza vergogna.
«Sei bellissima Evie...» sussurra guardandomi negli occhi.
i suoi occhi sono piú limpidi.
Non sono neri come la pece ma sono quel marrone che amavo fissare da piccola.
Le sue labbra iniziano a baciarmi l'interno coscia e mi sento soffocare quando sento il suo fiato contro la mia intimitá.
«Evie... cerca di rilassarti.» gli appoggio piano le gambe sulle spalle e metto una mano tra i suoi riccioli biondi.
Sento la sua lingua tra le mie pieghe e mi sento soffocare.
Non capisco piú niente.
«Se entra qualcuno...?»
«Grayson è fuori.»
Sento il suo dito medio spingere piano dentro di me e mi lascio scappare un gemito.
Gli stringo i capelli senza curarmi di fargli male.
«Evie... non riesco a controllarmi se fai cosí...»
«Ti prego Yan...»
Siamo io e lui. Senza vergogna.
Infila anche l'anulare dentro di me e inizia a muoverle piano per non farmi male.
Dalla mia bocca escono solo gemiti.
Non riesco a dire nulla.
Sento le sue dita muoversi sempre piú veloce e la sua bocca ovunque.
Racchiude un capezzolo tra i denti e inarco la schiena a quel contatto.
Sento le sue dita muoversi velocemente dentro e fuori.
I miei gemiti si fanno piú acuti e Dylan mi poggia l'altra sua mano sulla mia bocca per attutirli.
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Endless.
Novela Juvenil«Avvolte cerchiamo le risposte attraverso gli altri, risposte che potrebbe arrivare come non. Cerchiamo continuamente risposte che non vengono da noi, risposte che noi forse già da subito sappiamo, ma che non sappiamo di averle in un cassetto nella...