Marco si siede e io devo sedermi in braccio a lui. Funziona così.
Inizialmente esito un pochino, ma poi mi siedo sulle sue ginocchia.
Fede sbuffa e si siede in parte a noi.
Metto un braccio attorno al collo di Marco e lui mi tiene per un fianco. Mi domando perché sto facendo questo. Suvvia Elettra lo stai facendo per Fede! Non ne sono così sicura e non so neanche il perché.
Marco appoggia il mento sulla mia spalla. Sento il suo respiro caldo sul collo. È piacevole. Mi viene da sorridere, ma mi trattengo. Cerco di mantenere un'espressione indifferente, ma non credo di riuscirci.
Non parliamo durante il viaggio. Non ce n'è bisogno.
Arriviamo. Scendiamo dal pullman. Fede cammina davanti a noi.
"Sei pronta?" Mi sussurra Marco.
Annuisco.
No, non sono pronta. L'ansia si impossessa di me, come succede sempre. Per quanto riguarda me, non esistono mezze misure dell'ansia: o non c'è o è al livello over 9000.
Marco mi prende la mano. Ora sono pronta. So che è tutto una finzione, ma mi da sicurezza.
Entriamo e Arianna è già lì. Le andiamo in contro e Fede la bacia sulla guancia. Lei sorride. Ha le fossette... Io amo le fossette. No... Non ho neanche quelle.
Poi Ari ci guarda da testa a piedi, soffermandosi sulle nostre mani. Di istinto mollo la presa, ma Marco mi tiene stretta. Richiudo la mano attorno alla sua. Di cosa ho paura?
"Come puoi notare si sono messi insieme..." Afferma Fede con tono scocciato.
Arianna fa un sorriso falsissimo.
"Sono... Felice per voi"
"Grazie" ribatte Marco sorridendo. Ha anche lui le fossette. Mi cinge la spalla.
Ci sediamo e facciamo colazione. Sto bene.
Con mio grande rammarico, la campanella suona ed entriamo in classe.
"Allora ti sei fidanzata, rossa?"
È Gabriele. Lo odio.
"Ho un nome" ribatto.
Non lo guardo neanche in faccia e vado a sedermi al mio banco. Laura è già seduta. È la mia vicina di banco e la mia unica amica all'interno della mia classe.
"Ma perché lo fa?" Le sussurro sedendomi.
"Perché gli piaci"
"Come no"
"Allora perché ti avrebbe ignorato per tutti questi anni ed ora che sei fidanzata inizia improvvisamente a parlarti?"
"Non è una cosa positiva... Piuttosto tu. Come va con Daniele?"
"Quante volte te lo devo dire? Non mi piace"
"Però tu gli piaci"
"Sì ma non è colpa mia. E poi... Io sono interessata ad altro..."
"A chi?"
"Sta arrivando il prof"
"Hey Laura! Dimmelo!" Dico sempre più piano mentre il professore di arte entra in classe.
Si sente un improvviso sussurro parte dalle mie compagne.
"Oddio che figo! Hai visto Ele che figo?" Le prende in giro Laura.
Io rido.
"Sìì è sempre più figo Oddio" rispondo.
Il prof di arte è alto e palestrato. Ha i capelli e gli occhi scuri. Non è particolarmente bello. Non capisco perché piaccia così tanto alle mie compagne. Forse perché è giovane.
Il prof inizia a distribuire i compiti fatti ieri corretti. Chiama i miei compagni. A quanto pare è andata male a tutti.
"Rossi" chiama il prof.
Mi alzo e mi avvio verso di lui. Mi mostra la mia verifica. Ho preso 9.
"Come hai fatto?" Mi sussurra
"Em... Ho studiato"
"Ti piace l'arte vero?"
"Beh..." No. Non mi piace l'arte.
"Ci sarà un viaggio. Ci porterò solo gli alunni migliori. Gireremo l'Europa e visiteremo musei. Fammi sapere se sei interessata."
"Okay ci penso" accenno un sorriso finto. L'idea non mi va per niente. Io odio l'arte, non la capisco.
Torno al mio posto.
"Come è andata?"
"Bene..."
"Che cosa ti ha detto?"
"Mi ha detto che sono stata brava"
"Dopo"
"Mi ha proposto di andare con lui in una vacanza da nerd in giro per i musei."
"Bello! E perché l'ha chiesto a te?"
"Probabilmente pensa che sono un'appassionata di storia dell'arte"
"E non è così?"
"Io odio l'arte!"
"E perché prendi sempre nove allora?"
"Perché studio. Non mi sembra così strano..."
Il prof richiama il silenzio e la lezione inizia.
"Il futurismo è una corrente artistica che presenta le seguenti caratteristiche..."
Ma io ormai non ci sono più. Sono lontana da qui. Sono in un posto bellissimo. C'è Marco. Siamo in alto. Guardo giù e vedo tutta la città di Londra. Sono sulla London Eye, a quanto pare. E c'è Marco. Lo guardo e mi sorride. Il giro sulla ruota continua, fino a che non suona la campanella. Ritorno in classe. Io non andrò mai a Londra.
Le altre ore procedono così, fino a quando non viene il momento di tornare a casa.
Esco dalla classe. Marco è lì che mi aspetta.
"Come va?" Mi domanda.
"Odio l'arte" rispondo.
"Capisco"
"No non capisci. Io odio l'arte ma ho preso nove"
"Pure io"
"Seriamente?"
"Sì è il prof di arte mi ha proposto di fare un viaggio all'insegna dell'arte"
"Anche a me!"********
SPAZIO AUTRICE
Ciao a tutti. Questa è la mia nuova storia, che ne pensate? Scrivetemelo nei commenti. È davvero importante sapere se vi piace.
Nella foto è Elettra, che ne dite?
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Happy Ending
Genç KurguElettra è una ragazza come tante altre. Simpatica, carina, divertente, anche se non sa di esserlo. Ha una vita monotona: casa e scuola. Ci penserà Marco, un vecchio amico tornato dopo tanto tempo, a cambiare la sua vita.