«Quando cazzo hai intenzione di raccontarci come stanno le cose, fre'?»
Pietro non si cura del fatto che siano le due e mezza di notte e che nelle camere adiacenti alla sua, che condivide con Gabriel e Ilan, ci siano i suoi compagni di scuola che cercano di dormire dopo una giornata lunga e sfiancante, fra prove generali e puntata.
«C'ho sonno, zi'».
«Sì, vabbè...».
«Hai sganciato la bomba, come minimo ora spieghi tutto» incalza Ilan, seduto sul suo letto, divertito dalla scena.
«Da quant'è che sei diventato così pettegolo te?» gli domanda Gabriel, sbuffando. «Passare troppo tempo con Rebecca te sta a fa' male».
«Non cambiare argomento, Gabriel».
«Ao, rega', basta. Non c'ho voglia de raccontarve nulla, almeno non ora. Abbiate pietà, per favore, oggi è successo de tutto, dateme 'na tregua e fateme dormi' che domani c'ho lezione co' Rudy».
Ilan e Pietro si guardano, entrambi sono consapevoli del fatto che se continuano a "torturare" il loro amico in questo modo non ci andranno a guadagnare nulla, se non una sbroccata di portata epica. Dunque, decidono di mollare l'osso, almeno per questa notte.
«Non pensare di scampartela così, però, fre'».
«Sì, sì, senz'altro. Buonanotte».
Capitolo 2
Per due come noi
Sorrido, non appena scorgo il volto di mia sorella Laoise sullo schermo del mio telefono. Siamo in videochiamata da circa venti minuti, le ho raccontato tutto quello che è successo durante la registrazione e che vedrà domenica in puntata, ed è inutile dire che ha avuto un mancamento non appena mi ha vista con la felpa azzurra addosso.
«Sono così felice per te, sorellona» mi dice, gli occhi lucidi mentre sistema il telefono allo specchio e cerca di truccarsi senza sbavare tutto.
«Che fai, esci?»
«Ehm, pronto?!» scoppia a ridere. «Io sono ancora nel mondo reale, dove la gente studia e va avanti con la propria vita mediocre».
«Sei proprio scema».
«Comunque sì, sto andando all'università. Tu oggi inizierai le lezioni, immagino».
«Sì, ne ho una a breve con Rudy».
Do una rapida occhiata alla sveglia sul comodino, controllando l'ora.
«Anzi, mi sa che mi conviene lasciarti altrimenti farò ritardo».
«Per carità, sia mai che ti prendi un provvedimento il primo giorno. Ciao, Mimì, divertiti. Ti voglio bene».
«Anche io te ne voglio, Lilli!»
Nell'esatto momento in cui saluto mia sorella, Cristiana entra in camera.
«Scusa, ti ho disturbata?»
«No, figurati, ho appena chiuso. Era mia sorella».
La cantante mi sorride, avvicinandosi a me, che nel frattempo mi alzo dal letto e spengo il telefono. Dopodiché afferro il borsone e recupero le ultime cose da depositare all'interno.
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𝐁𝐨𝐨𝐬𝐭𝐞𝐫 | Amici24, Vybes
Fanfic«Se vuoi farmi male, fammi male stanotte. Dammi un bacio strano, prima piano poi forte». Gabriel sapeva che prima o poi l'avrebbe rincontrata. Perché il mondo è davvero troppo piccolo e le possibilità che si perdano totalmente le tracce di una perso...