Pay more attencion

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Osservavo dei vestiti per halloween sul mio cellulare nella classe di biologia.
Ero parecchio indecisa tra la tuta della poliziotta e la tuta della Ferrari.

La tuta della poliziotta era molto carina, ma la tuta della Ferrari f1 rispecchiava le mie passioni.

Decisi di ordinare la fantastica tuta della Ferrari su Amazon, notando che arriva precisamente il 31.

Posai il telefono, prendendo la penna e iniziai a prendere gli appunti, ma le parole non erano complete, la mia mente era altrove.

Era da Alex

Ero preoccupata.
Lo odio, si, ma ieri in quel momento il mio corpo lo desiderava.
Desiderava Alex.
Il corpo si, ma la mente?

Perché ha reagito così? Perché se n'è andato?

« Alyssa, ripeta l'argomento.» disse, poggiandosi sulla scrivania.
Andai in panico, la classe si girò verso di me.

« si becca un 4, mi dispiace ma deve prestare attenzione, prima l'ho sorpresa col telefono e l'ho richiamata 4 volte, basta.» sbuffai, sentì i miei occhi iniziare a lucidare.

Poggiai la testa sul banco.

Vaffanculo vaffanculo vaffanculo!

Decisi di concentrarmi, ma no, la mia testa mi riportava ieri, quando mi era così vicino che sentivo il suo respiro sulle mie labbra, caldo.

Oggi non avevo minimamente visto Alex, era la terza ora, ciò mi fece pensare che era rimasto a casa.

Finalmente la campanella suonò, riempiendomi le orecchie.

Misi tutto nello zaino, tutti uscirono ma io rimasi a sistemare le ultime cose prima di uscire, ma sbattei contro un corpo duro, grande, alto. « scus-» mi fermai.
I miei occhi si alzarono, notai il viso di Alex, con un piccolo sorriso.

« Hola Mami»

È bipolare o cosa?

Lo guardai male.
Ieri ci ero rimasta davvero male, e pensare a ciò mi fece venire in mente che dovevo prendermi a pugni da sola.

« lasciami passare, c'è Yas che mi aspetta.» ghignò.
« questo volevo dirti.» arricciai le sopracciglia.
« Yasmine è al tavolo con Alan, Gabe, Edwin, Sebastian, Arad e me.» mi avvisò.

« aspetta stai scherzando?» dissi.
Lui scosse la testa.
« l'ho detto io che quella non è normale.» provai a camminare, ma la sua mano mi afferrò per il polso, mi fece girare su me stessa e caddi fra le sue braccia.

O forse nella trappola dell'amore

« Alex...» mi lamentai.
« Mami.» disse sorridendo.

« Alex, davvero.»
Scosse la testa.
« ho fame.» prese dallo zaino due panini e me lo lanciò.

Restai scioccata.

Cosa ha intenzione di fare?

« dai Alex.» si sedette su un banco iniziando a mordere il panino.
« ti piace il salame?» domandò, indicandomi il panino che avevo fra le mani.

« beh, no.» mi diede il suo panino.
« mangia quello.» iniziai a mangiare, sedendomi su un banco differente.

« perché non siamo andati di là?» domandai, sorseggiando dell'acqua dalla mia borraccia.
« perché devo assolutamente parlarti di ieri.»

Spalancai gli occhi.

No, non volevo affrontare quel discorso.
Mi imbarazzava da Dio.

« proprio necessariamente?» domandai, lui annuì, sedendosi sul banco più vicino.

𝐇𝐄𝐀𝐑𝐓𝐁𝐑𝐄𝐀𝐊𝐄𝐑|| 𝐀𝐋𝐄𝐗 𝐂𝐇𝐈𝐍𝐎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora