𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟒 - 𝐋'𝐚𝐧𝐢𝐦𝐚𝐥𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐏𝐫𝐞𝐟𝐞𝐭𝐭𝐨 (𝟐)

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Senza il suo insegnante meno preferito a oscurarne la porta, l'aula di Pozioni era quasi surrealemente luminosa.
Non che l'illuminazione fosse diversa dal solito, Harry lo sapeva, ma questa consapevolezza non impediva all'illusione di continuare e non poteva fare a meno di guardare la stanza con gli occhi sbarrati e scioccati come se non l'avesse mai vista prima.
Col senno di poi, supponeva che una simile reazione fosse in linea con la sua personalità di studente in trasferta.

Tom, che lo seguiva come sempre, sembrava quasi divertito dalla sua reazione.

Il professor Lumacorno stava aspettando tutti con un sorriso amichevole stampato sul suo volto baffuto, attendendo pazientemente il suo momento di parlare finché gli studenti non fossero entrati e si fossero seduti.
A differenza della lezione precedente, in cui Tom si era seduto il più lontano possibile dal loro professore senza dover rischiare di ammettere una qualche forma di sconfitta, il moro lo condusse a un tavolo in fondo alla stanza, proprio di fronte al banco su cui c'erano tre calderoni, due grandi e uno piccolo, che sobbollivano.

Solo quando la porta si chiuse per l'ultima volta, il professore cominciò finalmente a parlare.

"Buon pomeriggio a tutti. Spero che l'estate passata non vi abbia fatto perdere troppa conoscenza. Dopotutto, quest'anno avrete i M.A.G.O." ridacchiò. "Soprattutto tu, signor Riddle. Mi aspetto che il mio studente preferito eccella, come sempre."

Tom fece un piccolo cenno e mostrò un sorriso accattivante.

"Certo, Professore. Non farei mai nulla che possa screditare lei o la nobile Casa di Serpeverde."

Se non fosse diventato un Signore Oscuro, probabilmente sarebbe diventato un politico. In tutta onestà Harry non sapeva cosa fosse più spaventoso.

"E anche il signor Potter! Ho aspettato con tanta impazienza tutto il giorno per avere la possibilità di vedere al lavoro il nuovo studente."

"Ma è solo la seconda ora, professore." gli sfuggì dalla bocca, prima ancora che Harry potesse impedirlo. 

Tom sollevò un sopracciglio perfettamente arcuato.
Lumacorno emise un'altra risata, facendogli sussultare la pancia.

"Ecco, mio caro ragazzo. Eccezionali capacità di osservazione. Dieci punti a Serpeverde!"

Tom emise un piccolo sbuffo, per poi scuotere la testa e chinarsi per parlare all'orecchio di Harry.

"Sei bravo. Anche se potrei ancora insegnarti alcune cose."

Lumacorno si era riposizionato dietro la panca dei calderoni, un'impresa notevole, data la sua forma sferica, e con un gesto grandioso indicò il calderone più vicino che bolliva.

"Dato che è un anno così importante, ho preso l'iniziativa di preparare tre pozioni particolarmente difficili e interessanti da mostrarvi come una specie di dimostrazione. Questa..." indicò di nuovo il calderone più vicino per mostrare la pozione di cui si stava riferendo. "...è particolarmente disgustosa, davvero. Qualcuno può dirmi di cosa si tratta?"

La pozione sembrava, almeno per Harry, poco più che acqua bollente. Tom fece finta di aspettare finché non fosse chiaro che nessun altro si sarebbe mosso per rispondere e poco dopo alzò la mano.

"Sì, Tom?"

"Quella, professore, è il Distillato della morte vivente. Una potente pozione soporifera che induce uno stato di sonno profondo simile alla morte in chi la beve, da cui prende il nome. Aggiungerei anche il fatto che è stata preparata magistralmente, considerando che è stata fatta da qualcuno di talento come lei."

"Non c'è bisogno di farmi i complimenti, Tom. Fai arrossire un vecchio come me, anche se hai assolutamente ragione. È, in effetti, il Distillato della morte vivente. Una pozione pericolosa, anche se non la più pericolosa delle tre che ho con me oggi." disse. "No. Quel titolo appartiene alla prossima pozione."

𝐏𝐫𝐚𝐞𝐜𝐥𝐚𝐫𝐮𝐬 𝐀𝐧𝐠𝐮𝐢𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora