Pov Soraya
Il sole è già calato, e l'oscurità avvolge il campus come un velo pesante. Le luci dei lampioni tremolano, e la serata di Halloween sembra quasi magica, ma io non riesco a godermela. Invece, cammino con passo incerto verso il centro, il cuore che batte all'impazzata. Ogni passo che faccio mi avvicina alla festa, ma anche all'inevitabile incontro con Lex.
La folla si anima attorno a me, risate e musica si mescolano in un coro vivace, ma io mi sento distante, come se fossi intrappolata in una bolla di vetro. Isabel è al mio fianco, chiacchierando e ridendo con entusiasmo, ma io non riesco a seguire il suo entusiasmo. La mia mente è altrove, intrappolata tra il passato e il presente.
"Sei pronta per divertirti?" chiede Isa, fissandomi con un sorriso.
"Non lo so," rispondo, cercando di mascherare il mio nervosismo. "Spero solo che non ci siano troppe persone."
"Non ti preoccupare," dice, incrociando le braccia. "Siamo qui per divertirci. E se Lex dovesse avvicinarsi, semplicemente ignoralo."
Le sue parole dovrebbero darmi conforto, ma invece accendono una fiamma di ansia dentro di me. Ignorarlo? È più facile a dirsi che a farsi. Ogni volta che chiudo gli occhi, lo vedo, il suo sguardo indifferente e il modo in cui mi ha fatto sentire.
Arriviamo al centro, e il luogo è pieno di vita. Decorazioni di Halloween pendono ovunque, zucche intagliate e ragnatele fittizie che creano un'atmosfera festosa. La musica pulsante vibra nel mio petto, e per un attimo, mi lascio trasportare dalla gioia di essere tra amici. Ma poi, lo vedo. Lex è lì, in un angolo, circondato da un gruppo di ragazzi, e il mondo intorno a me svanisce.
La mia mente si riempie di ricordi: i momenti felici, le risate condivise e il dolore della sua partenza. Ho cercato di dimenticare, di seppellire quei sentimenti sotto strati di rabbia, ma ora sono tornati a galla, più forti che mai.
"Guarda," mormora Isabel, seguendo il mio sguardo. "Sta venendo verso di noi."
Sento il cuore fermarsi. "Non voglio parlare con lui," dico, ma la mia voce suona debole, incerta.
"È solo un ragazzo," mi ricorda lei, con una calma che non sento. "Non lasciarti prendere dal panico."
Ma è più facile a dirsi che a farsi. Lex si avvicina, il suo sorriso un misto di sfida e di qualcosa che non riesco a decifrare. Il suo sguardo si sofferma su di me, e in quel momento, il mondo intorno a noi si dissolve.
"Soraya," dice, la sua voce bassa e leggermente ironica. "Non pensavo che saresti venuta."
Il suo commento mi colpisce come un pugno. "E perché non dovrei venire?" rispondo, cercando di mantenere un tono di indifferenza.
"Non lo so," ribatte, alzando le spalle. "Solo che immaginavo che avresti preferito rimanere lontana."
Le parole mi bruciano. "Non sono qui per te, Lex," dico, cercando di sembrare più forte di quanto mi senta.
"Ne sei sicura?" risponde lui, la sfida nei suoi occhi. "Perché sembra che tu sia ancora molto colpita dal mio ritorno."
Mi stringo le braccia intorno al corpo, cercando di nascondere il tremore. Isabel mi lancia un'occhiata preoccupata, ma io continuo a fissarlo, incapace di distogliere lo sguardo.
"Lascia stare, Lex," interrompe Isabel, con una nota di fermezza nella voce. "Non siamo qui per discutere."
Un sorriso beffardo si fa strada sul viso di Lex, ma sembra che ci sia anche un pizzico di vulnerabilità. "Non ho intenzione di litigare. Non oggi."
La tensione tra di noi è palpabile, e mi rendo conto che c'è ancora qualcosa di non risolto tra di noi. Qualcosa che non posso ignorare.
"Perché sei tornato?" chiedo, la mia voce quasi un sussurro. "Non ti importava di noi. Perché adesso?"
Lex si ferma per un momento, la sua espressione si fa seria. "Ho dei motivi, Soraya. Ma non è il momento né il luogo per parlarne."
Non riesco a capire se mi sta dicendo la verità o se sta solo cercando di tirarsi fuori da una situazione scomoda. Ma una parte di me vuole credere che ci sia qualcosa di reale in ciò che dice.
"Sei un egoista, Lex," rispondo, sentendo la rabbia emergere. "Ci hai lasciati senza una spiegazione. E ora pensi di tornare e che tutto sia risolto?"
La sua espressione si indurisce, ma nei suoi occhi c'è una scintilla di comprensione. "Lo so. E mi dispiace," dice lentamente. "Ma non posso cambiare il passato."
Resto in silenzio, le parole che avrei voluto dire bloccate in gola. La musica continua a suonare attorno a noi, le risate e le chiacchiere di altri studenti che si mescolano al nostro scontro.
"Fai attenzione, Soraya," mi sussurra Isabel, e io so che ha ragione. Lex è tornato, ma io non sono pronta a rimettere in gioco il mio cuore.
"Voglio solo che tu sia sincero," dico infine, il tono più dolce, ma la guardia è ancora alta. "Sei tornato per restare o solo per giocare?"
"Non lo so," risponde Lex, la sua voce bassa. "Ma voglio parlarti. Voglio spiegarti."
Il mio cuore balza, ma so che devo essere cauta. "Non prometterò nulla," dico, e mi volto, afferrando il braccio di Isabel per allontanarmi. "Ci vediamo dopo."
Mentre ci allontaniamo, sento lo sguardo di Lex su di me, pesante e inquietante. Il mondo intorno a noi continua a festeggiare, ma io sono bloccata in un limbo tra il passato e il presente, in balia di sentimenti che credevo di aver sepolto per sempre.
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Ombre tra le Luci di Halloween
Mystery / ThrillerSoraya Brenes e Lex Murillo si sono conosciuti al liceo, in un tempo in cui la loro vita era ancora semplice e il futuro sembrava delineato da sogni condivisi e segreti sussurrati. Tra i due c'era chimica. Soraya, una studentessa ambiziosa e determi...