= ATTENZIONE: capitolo HOT= vale quello già detto per altri capitoli simili=
Da quella notte Seika non era più riuscito a parlare con Netsu.
Erano giorni che il biondo lo evitava.
A lezione lo ignorava e lui non poteva certo mettersi a urlare e inveirgli contro o prenderlo a pugni di fronte a tutti.
Il pomeriggio poi spariva e rientrava solo a tarda notte.
Anche in mensa non riusciva ad incontrarlo pur variando continuamente i propri orari.
Dubitava addirittura che vi si recasse.
Era una situazione assurda.
Doveva essere lui quello arrabbiato, quello che lo evitava, e invece era quell'idiota. Sicuramente si sentiva in colpa. Non era un baka per niente.
Netsu infatti aveva deciso di evitare a tutti i costi Seika, in primo luogo perché non sapeva come affrontare quello che aveva fatto, come chiedergli scusa, come farsi perdonare.
In secondo luogo perché temeva di farlo un'altra volta.
Quando ripensava a quella notte una parte di lui, quella più razionale, si vergognava e si sentiva in colpa, ma un'altra, più profonda e più pericolosa, non vedeva l'ora di rifarlo, di assaporare nuovamente quel piacere. Sentiva il desiderio assalirlo e il suo sesso reagire.
Se non voleva fargli nuovamente del male, doveva evitarlo anche se la cosa lo stava uccidendo.
Seika giunto al limite della sopportazione decise di fargli un agguato.
Era certo che Netsu non avrebbe saltato gli allenamenti di basket per niente al mondo, quindi non gli restava che andare in palestra al termine della seduta e affrontarlo.
Sperava che, come la volta precedente, si attardasse e di avere così l'opportunità di affrontarlo da solo.
Come arrivò vide gli altri membri della squadra entrare negli spogliatoi, mentre Netsu, come aveva sperato, continuare ad allenarsi.
Rimase ad attendere fuori in cortile, quando gli altri ragazzi lasciarono la struttura ritornò a controllare. Il biondo stava ancora provando una serie di schiacciate, poi dopo poco lo vide stendersi a terra esausto. Finalmente, pensò Seika. Stava per andare da lui quando all'improvviso Netsu si tolse la maglietta.
Il moro rimase stupito: era sempre bellissimo, ma decisamente dimagrito. Quell'idiota per non incontrarlo probabilmente passava tutto il suo tempo in palestra ed evitava anche di andare in mensa.
Quell'imbecille non avrebbe retto per molto! Era ora di fargli tornare un pò di sale in quella zucca vuota.
Attese di vederlo entrare negli spogliatoi e poi lo seguì.
Netsu si spogliò ed entrò nella doccia.
La stanza era vuota, adorava lavarsi quando non c'era più nessuno, poteva stare sotto il getto dell'acqua calda quanto voleva.
Ultimamente poi arrivava talmente stremato da non riuscire a pensare a niente.
Seguiva sempre lo stesso rituale, appoggiava la fronte alle piastrelle e chiudeva gli occhi cercando di rilassare tutti i muscoli indolenziti restando fermo a farsi cullare dal getto caldo.
Sentì un rumore, ma non gli diede importanza, forse qualcuno aveva dimenticato qualcosa.
Quando però improvvisamente l'acqua venne chiusa sobbalzò e riaprì gli occhi imprecando "Che cazzo!?"
Stava per voltarsi, ma si sentì schiacciate contro la parete, girò la testa per vedere chi fosse e si sentì gelare "Seika?!"
Seika si avvicinò al suo orecchio "Ti ho trovato baka"
Netsu cercò di divincolarsi "Lasciami"
L'altro ghignò "Adesso pareggiamo i conti... pensavi di potermi sfuggire per sempre?"
Il biondo cercò nuovamente di liberarsi, ma inutilmente "Non è come pensi. Mi dispiace per come mi sono comportato... ma ho paura..."
Netsu si interruppe perché Seika gli stava passando una mano sul membro e un gemito gli uscì incontrollato.
Il moro gli soffiò piano "Fai bene ad avere paura" e prese a torturargli il collo.
Netsu sospirò e si appoggiò maggiormente al moro cercando di portare a termine ciò che voleva dire, anche se la sua mente stava andando in palla "No, non di te... ma di me..."
Seika rimase sorpreso da quella frase. Si fermò e gli girò il viso in modo da poterlo vedere almeno in parte.
Netsu continuò "Ho paura di aggredirti di nuovo..." abbassò lo sguardo "Le mie pulsioni, i miei desideri, tutto mi grida di rifarlo ancora e ancora... se continuerò ad averti attorno, non so quanto resisterò... quindi è meglio se mi stai lontano... non sono mai stato bravo a controllarmi. L'unica soluzione che ho trovato è evitarti ed arrivare in camera talmente stremato da non riuscire quasi a camminare... così anche volendo non potrei farti niente..."
Seika scoppiò in una sonora risata. Netsu rimase sorpreso, era la prima volta che lo sentiva ridere. Era un suono meraviglioso e al tempo stesso agghiacciante. Attese senza muoversi.
"Sei veramente un idiota. Non ho bisogno di essere protetto. Adesso ti faccio vedere quanto ti temo..."
Riprese a massaggiare l'asta del biondo che era diventata turgida, poi leccandogli l'orecchio concluse "Ti avevo detto che saresti stato mio... il mese sta per concludersi..."
Netsu mugugnò, adorava il tocco di Seika e il suo modo di baciargli il collo.
Poi inaspettatamente Seika si fermò e lo fece girare. Netsu lo guardò infastidito, ma non ebbe modo di protestare, perché il moro si inginocchiò fra le sue gambe e prendendo il suo membro in bocca lo fece ansimare "Cazzo sì!".
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FRA UN MESE SARAI MIO (rivista e corretta)
Kurzgeschichten"Ciao io sono Netsu Aoki." Seika era rimasto a bocca aperta. Lui aveva sperato fosse passabile, ma questo era un dono del cielo. Si alzò dal letto, gli si avvicinò fino a sfiorarlo e gli disse piano all'orecchio "E io colui che ti scoperà" Poi uscì...