Basketball

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Osservai stanca il laptop, leggendo nuovamente ciò che avevo scritto per il compito di Arte.

Dopodomani, avrei avuto un test di Arte, ero parecchio ansiosa.
Ultimamente non stavo andando brillantemente a scuola, e ciò non faceva che peggiorare il mio rapporto coi miei genitori, che per loro conta solamente la media dei voti.

Non so per quale motivo non riuscivo a stare concentrata.

Pensavo a qualcuno, ma non volevo ammettere di star pensando proprio a lui, Chino.

Dopodomani oltre al test di arte, avrei avuto anche le ore di letteratura dove mi divertivo a scrivere temi, una delle mie ore preferite, ma domani, Alex sarà con me in quella classe.

Sospirai, poggiando la testa sul banco.

Non andava per nulla bene.

Avevo un sonno infernale, mi sono svegliata dal mio pisolino pomeridiano per arrivare alla biblioteca, dove ora stavo studiando con cura.
Erano solo le 6 di pomeriggio.

Solo 10 minuti...

*

Sentì un picchiettio sulla mia spalla destra, alzai la testa di scatto, senza pensarci due volte, tirai un pugno in viso a chiunque fosse.

Ma che cazzo mi prende...

Analizzai il viso del ragazzo caduto sul suolo, moro, occhi marroni.

Ma è Alex! Merda!

« oh dio... Alex! Perdonami.» dissi, porgendo una mano che strinse per alzarsi.

« Grazie mille, Mami, il mio era un saluto normale...» disse, toccandosi lo zigomo dolente, lo feci sedere accanto a me.

« togli la mano, fammi vedere.» la tolse delicatamente, notai un livido sul suo zigomo destro.

Mi avvicinai, guardando lo zigomo violaceo.

I suoi occhi mi perlustravano, lo sentivo.
Sentivo il suo sguardo penetrare i miei vestiti, penetrare la mia pelle.

Mi riempì di brividi il modo in cui leccò le labbra e infine le morse, tenendo lo sguardo sulle mie labbra con del burro cacao alla ciliegia.

Il suo sguardo cadde sulla mia camicetta bianca, quasi trasparente, con due bottoni aperti.
Indossavo un jeans nero sotto, che fasciava le mie gambe.

I miei occhi andarono sui suoi, troppo curiosa di sapere cosa stava guardando sta volta.
Guardava me, i miei occhi, le mie labbra.
Il piccolo sorriso sul suo volto mi provocò un subbuglio nello stomaco.

Toccai il suo zigomo, facendolo imprecare, mi allontanai istintivamente.
« cazzo! Piano!» disse.

« aspetta qui.» mi alzai, andando a prendere del ghiaccio per il moro.

Iniziai a camminare, imbattendomi però nuovamente in Andrew.
Mi seguiva o cosa?

« la smetterai di pedinarmi, Drew?» domandai con un sorrisetto.
Fece lo stesso.
« Mh... fammi pensare, no, Aly.»

« beh, cosa ci fai qui, Aly?» domandò, mentre io camminavo verso il mini frigo.
« cosa potrei mai fare? Studio e studio, caro mio, domani ho un test.» lui annuì.

« e tu? Mi pare che tu non studi.» dissi, non lo vedevo mai a scuola.
« ah, mi pare che qui esistono più scuole, Alyssa.» ridacchiò, mi grattai la nuca in imbarazzo.

« effettivamente.» dissi, prendendo il ghiaccio,.

« cosa devi fare col ghiaccio?» domandò confuso.
« dovrebbe medicarmi, o sbaglio, Mami?» mi girai, sentendo una presenza dietro di me.

𝐇𝐄𝐀𝐑𝐓𝐁𝐑𝐄𝐀𝐊𝐄𝐑|| 𝐀𝐋𝐄𝐗 𝐂𝐇𝐈𝐍𝐎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora