La neve cadeva lentamente sul suo viso. Grandi fiocchi rotondi scivolavano pigramente verso il basso, danzando con il vento mentre alcuni si dirigevano verso il terreno lontano per unirsi ai loro innumerevoli fratelli e altri si posavano in cima alla torre intorno a lui.
Sulle sue spalle.
Posandosi sui suoi capelli neri e ghiacciandogli le ciglia.
Le lenti dei suoi occhiali si erano appannate per il freddo, simili a delle nuvole argentate che si sollevavano con il suo respiro nell'aria gelida d'inverno, ma ciò non influiva negativamente sulla sua vista così come il freddo, nonostante non avesse altro che sottili vesti per proteggersi dal vento tagliente.
Sentiva il freddo avvolgergli il petto e il torso come pitoni fatti di neve e ghiaccio, ma per qualche ragione che non riusciva a capire, il suo corpo non riusciva a produrre nemmeno il minimo brivido.Un basso scricchiolio dietro di lui lo fece voltare per affrontare la figura che era entrata dalla pesante porta di legno della Torre di Astronomia. Alto, vestito di nero e nascosto in un cappuccio scuro, da cui brillavano un paio di occhi rossi predatori.
Il suo sguardo assottigliato si posò su di lui. Harry cercò di afferrare la bacchetta, ma il suo corpo si rifiutò di rispondere al suo comando. Invece le labbra si incurvarono all'insù, mostrando un sorriso, mentre il Signore Oscuro avanzava verso di lui.E lo tirò tra le sue braccia.
La sua mente era in assoluto subbuglio, incapace di capire la situazione o cosa esattamente stesse succedendo e ancora una volta il suo corpo reagiva separatamente dalla sua coscienza. Si rilassò nel calore della forma ormai quasi scheletrica dell'uomo più alto, lasciando che le lunghe dita e le affilate unghie bluastre passassero tra i suoi capelli e gli accarezzassero il viso per qualche istante, prima di fare un altro passo indietro.
Voldemort tese la mano.
"Il tuo braccio, Tesoro."
Sollevò il braccio destro, lasciando che l'altro lo afferrasse e gli tirasse su la manica.
Il Signore Oscuro premette la punta della sua bacchetta bianca sul Marchio Nero impresso sulla sua pelle.Un dolore trafisse la parte superiore del suo braccio, scuotendolo in modo piuttosto allarmante da un sonno profondo.
Harry, emettendo un verso di sorpresa, cadde dal letto e atterrò con un tonfo attutito ai piedi di Tom."Mi dispiace. La Fattura Pungente era per lo più involontaria." disse. "Ti stavo scuotendo da quasi cinque minuti e suppongo di essermi un po' irritato quando non hai risposto."
"Tempus."
Harry guardò l'orologio che aveva evocato.
"Sono le tre del mattino, Tom."
"Non preoccuparti, ho lanciato un Incantesimo Tacitante intorno ai nostri letti e non abbiamo lezione prima di domani dopo pranzo."
Tom si tolse la tunica e le scarpe, prima di indossare rapidamente un largo pigiama.
"Ho una serie di domande importanti da farti."
Beh, prima gli avesse permesso di fare ciò che riteneva necessario e prima sarebbe riuscito a riaddormentarsi.
"Ebbene?"
"So che esiste una stirpe di purosangue, i Potter, una stirpe prevalentemente Grifondoro, ma non è questo il punto. Tuttavia ho bisogno di saperlo con certezza. Non sei un mezzosangue, vero?"
"Stai attento, Riddle. Mia madre era una nata babbana."
"E tuo padre?"
Harry si gettò di nuovo sul letto, sospirando. Avrebbe dovuto davvero prevederlo prima o poi.
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𝐏𝐫𝐚𝐞𝐜𝐥𝐚𝐫𝐮𝐬 𝐀𝐧𝐠𝐮𝐢𝐬
FanfictionLa guerra contro Voldemort non sta andando bene e Silente ha escogitato un piano disperato per localizzare e distruggere meglio gli Horcrux del Signore Oscuro: viaggiare in una linea temporale alternativa per ottenere l'assistenza di nientemeno che...