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Dopo che Vybes e Ilan li avevano lasciati soli, Helena e Trigno rimasero in silenzio per qualche istante, entrambi ancora emozionati da ciò che era appena successo. Era come se il mondo esterno fosse stato escluso dalla stanza, e in quell'intimità silenziosa, le parole non sembravano necessarie.
Trigno sorrise, lasciando che la sua mano scivolasse lungo il braccio di Helena, le dita che tracciavano un contatto leggero, quasi timido. "Credo di non aver mai provato qualcosa di simile," sussurrò, il suo volto illuminato da un'espressione che Helena non aveva mai visto prima.
Helena abbassò lo sguardo, leggermente imbarazzata, ma poi gli prese la mano, intrecciando le loro dita. "Nemmeno io. È come se, adesso, tutto avesse finalmente un senso."
Sorrisero entrambi, e il silenzio che li avvolgeva era carico di tutte quelle emozioni non dette. Trigno si avvicinò di nuovo, accarezzandole dolcemente il viso prima di darle un bacio leggero, quasi a voler fermare il tempo in quell'attimo perfetto. Ma proprio in quel momento, un brusio nel corridoio li distrasse: qualcuno era fuori dalla porta, sussurrando.
"Sei sicuro che sia una buona idea?" bisbigliava la voce di Ilan.
"Zitto, devono avere la nostra benedizione ufficiale!" rispose Vybes, mentre Helena e Trigno si scambiarono un'occhiata complice.
La porta si aprì appena, e Vybes si affacciò, con un'espressione seria ma gli occhi che scintillavano di divertimento. "Scusate l'intromissione, ragazzi," disse con una finta aria formale. "Io e Ilan volevamo solo darvi la nostra benedizione e ricordarvi che avete dei coinquilini che vi supportano... e che vi terranno d'occhio." Terminò con una risata, e Ilan scoppiò a ridere accanto a lui.
Trigno li fissò, scosso, ma poi sorrise, grato di avere amici come loro. "Bene, allora non fate troppo rumore quando origliate," disse, con un tono di sfida.
Ilan e Vybes risero e chiusero la porta, lasciandoli nuovamente soli. Helena, ancora accanto a Trigno, prese un respiro profondo, cercando di riordinare i pensieri e chiedendosi cosa sarebbe successo da quel momento in poi.
"E adesso?" chiese Helena, con una punta di incertezza nella voce.
Trigno la guardò, serio ma con una scintilla di determinazione negli occhi. "Adesso si va avanti, un passo alla volta. Che ne dici di cominciare da qui, adesso?"
Helena annuì, e un sorriso le illuminò il volto.
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Il profumo delle rose | Trigno
FanfictionHelena ha diciannove anni, una voce che tocca il cuore, e un unico sogno: tornare a cantare. Da due anni, però, la sua vita è ferma al giorno in cui ha perso la sorellina Sofia. Ma tutto cambia quando, Helena viene selezionata per Amici. Nonostante...