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La porta della sala relax venne aperta con forza, mi girai verso la figura che aveva compiuto quel gesto violento. Nicolò aveva la faccia scocciata, non mi era ancora capitato di vederlo così innervosito; fino ad ora tutto ciò che gli era capitato l'aveva preso con tranquillità. Mi avvicinai al ragazzo con cautela, mi misi seduta al suo fianco osservando la sua postura curva << cosa succede? >> gli domandai leggermente preoccupata. Vidi il ricciolino alzare la testa nella mia direzione, aveva gli occhi leggermente lucidi; mi iniziai a preoccupare seriamente. << Rudy mi ha chiamato in studio. La solita storia sull'interpretazione, sulle assegnazioni; sono sinceramente stufo di questa storia >> posai la mia mano sulla gamba del ragazzo, sapevo quanto soffrisse per questa storia.

<< Ora è il mio momento di rassicurarti eh >> cercai di smorsare la tensione sul viso di Nicolò, lo vidi sorridere leggermente. << Sai Nico, io penso che tu sappia benissimo cosa sei capace di fare e credo che Anna sa cosa sta facendo. Fidati che quando canti arrivi a tutti quanti, anche perché sennò i risultati che porti non sarebbero quelli >>. Il ragazzo annuì alle mie parole, << io sono sicuro di ciò che sto facendo ma è pesante sentire Rudy ogni settimana parlare sempre della stessa storia >> << è normale Nico, però tu pensa al tuo percorso e prendi queste critiche solo come dei sassolini da evitare >>.

Nicolò mi fece avvicinare ulteriormente a lui e mi strinse in un abbraccio, << grazie Luli, ti voglio bene >> << anche io te ne voglio Nico. Qualsiasi cosa io ci sono, come dici sempre anche tu >>. Il cantante mi lasciò un bacio sulla guancia, gesto che sarebbe stato diverso se non ci fosse stato Alessio nella stanza con noi.

A quel punto mi alzai dal mio posto dato che avevo una lezione con la maestra, salutai i due ragazzi e mi diressi verso la mia sala. All'interno trovai Georgie con la maestra che parlavano tra di loro << buongiorno >> mi feci notare salutando, le due ricambiarono il mio gesto con un sorriso. << Allora Luna, nuova settimana significa nuova assegnazione no? Volevo giostrarmi tra due pezzi, poi decidiamo bene quale portare ma non ci precludiamo nulla. Per il momento ti faccio iniziare con questo e poi oggi pomeriggio vediamo l'altro >>. A quelle parole sorrisi, ero felice di poter apprendere più cose possibili, << va bene maestra >>.

La lezione si svolse molto tranquillamente, ricevetti qualche correzione da parte della Celentano e dalla stessa professionista. Cercai di assorbire più informazioni possibili e di mettere in pratica le correzioni così da arrivare ad un risultato più pulito possibile. Ci tenevo tanto al risultato finale dei miei lavori, spingevo sempre al massimo per poter raggiungere la perfezione e se non ci riuscivo la volta dopo mi impegnavo ancora di più per avvicinarmi al traguardo.

Tornai in casetta abbastanza stanca, avevo qualche ora per potermi riposare in previsione delle lezioni del pomeriggio; mangiai qualcosa al volo e mi buttai nel letto impostando una sveglia mezz'ora prima della lezione così da non rischiare di fare tardi. Sentivo gli occhi pesanti dal sonno, era effettivamente stancante svegliarsi ogni mattina alle sei per poter andare a lezione di classi o semplicemente palestra con i cantanti. Era passato ormai un mese da quando eravamo entrati ma ancora non mi ero abituata benissimo ai ritmi, ci mettevo parecchio ad ambientarmi in nuove situazioni.

*

<< Luli, sveglia >> sentì una voce leggera parlarmi all'orecchio, ero completamente immersa in un sogno e sentire quella voce mi rese confusa << mh, chi è? >>. Avevo ancora la voce impastata dal sonno e gli occhi chiusi, percepivo solo una mano spostarmi delicatamente i capelli dal viso, << io Nico. Forza che la sveglia è già suonata >> a quelle parole sbarrai gli occhi. << Da quanto è suonata? >> domandai in panico << cinque minuti tranquilla, sono venuto a controllare perché continuava a suonare >> appena sentì quell'informazione mi rilassai << ho lezione, devo prendere un caffè >>.

Mi alzai dal letto girandomi verso il cantante << lo prendi con me? >> chiesi con la speranza di avere la sua compagnia, << vengo >>. Appena si alzò, senza nessun preavviso, mi rubò un bacio, quel gesto mi lasciò senza parole; non ero abituata a quelle attenzioni, il mio stomaco si attorcigliò dall'imbarazzo. Sorrisi lievemente e mi girai per non far notare troppo il mio incarnato rosato, << come sono andate le lezioni? >> chiesi per spostare l'attenzione su altro << tutto bene, so finendo di sistemare l'inedito >>. A quella confessione mi si illuminarono gli occhi << davvero? Sono super curiosa di ascoltarlo Nico! >>, la mia voce era piena di entusiasmo e ciò causo un sorriso sincero sul volto del cantante << allora in un momento libero ti porto a sentirlo >>. Iniziai a battere le mani come una bambina contenta e lo abbracciai, << non vedo l'ora >> << mi fa piacere che tu sia così emozionata >> disse ridendo, effettivamente mi ero esaltata in maniera spropositata ma era da un mese a questa parte che volevo ascoltare qualcosa di suo.

Quando finì di prendere il caffè avvisai il cantante che sarei andata a prendere il borsone in camera e di aspettarmi lì così l'avrei salutato. Appena tornai di là lo trovai sulla soglia della porta con la giacca in mano, << devo andare da Anna, vengo con te >> mi disse in risposta alla mia espressione interrogativa << oh ok, come mai ti ha chiamato? >> << credo per l'incontro di questa mattina con Rudy >>. Annuì alle sue parole, gli era tornato leggermente cupo in viso << Nico, ricorda ciò che ti ho detto, non preoccuparti dei suoi giudizi. Piaci a tutti, soprattutto ad Anna che è la tua prof >> << si, certo però da comunque fastidio capito? >>, aveva ragione e non lo potevo negare << lo so, però cerchiamo di stare positivi mh? >>. Mi fermai davanti la sala in cui doveva entrare il ragazzo e lo guardai fisso, mi misi in punta di piedi arrivando comunque ad un'altezza scrausa, lo tirai per la maglia così da farlo abbassare e gli lasciai un bacio a stampo veloce. << Sei proprio tappa >> mi prese in giro quando tornammo alle nostre posizioni << stronzo >> dissi lasciandogli uno schiaffo sul braccio.

Appena misi piede in palestra trovai Isobel << ehi ciao! >> mi salutò la professionista con il suo solito entusiasmo, << ciao Iso, tutto bene? >> domandai cordialmente alla ballerina. << Tutto bene, tu sei pronta? La maestra ti ha già detto cosa faremo? >> mi chiese con la sua cadenza straniera, << no, non so nulla in realtà >> la maestra questa mattina non aveva accennato a nulla sulla seconda coreografia quindi ero all'oscuro. << Ok bene, allora tu vai a prende i tacchi. C'è li hai qui? >> quelle parole mi fecero crollare l'umore sotto ai piedi, la maestra mi voleva tirare fuori tutto se aveva preso quella decisione. << Si li ho qui, sempre in borsa >> risposi alla domanda della ballerina cercando di forzare un sorriso, << perfetto! Allora ti mostra la coreo e poi li vai a prendere >>.

Osservai attentamente la ballerina muoversi, si trattava di un pezzo ancora più sensuale dello scorso, mandai giù il nodo alla gola che mi si era formato e mi imposi di non crearmi problemi inutili. Ero riuscita a fare lo scorso compito e sarei riuscita a fare anche questo, non volevo deludere la maestra e neanche me stessa; stavo crescendo a livello personale e lo sentivo, questa coreografia avrebbe dato soltanto un punto in più a tutto. << Allora cosa ne pensi? >> mi domandò la ballerina quando finì << complicato ma lo devo fare. Non prometto niente sul fatto di avere momenti di down ma mi farò forza >>, la bionda mi sorrise contenta << bravissima, forza iniziamo >>. Ci mettemmo subito a lavoro, non negai che avevo ancora qualche problema sui tacchi ma in casetta, ogni tanto, mi allenavo per avere maggiore stabilità.



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spazio autrice: hola! buon primo novembre. scusate per il capitolo corto, ma sto piena fino ai capelli di cose da fare. 

Posso e lo farò// Nicolò FilippucciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora