Capitolo 17

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Pov Lex

La luce del mattino filtra dalla finestra e mi sveglia con un senso di allerta che ormai conosco bene. Sento Soraya respirare piano accanto a me, ancora addormentata. Per un attimo, la tranquillità della scena mi fa dimenticare tutto: Natalia, le minacce, il passato che incombe. Ma basta un secondo per riportarmi alla realtà: non siamo al sicuro.

Le ultime parole di Natalia continuano a rimbombarmi nella mente. Sapevo che non avrebbe accettato un mio ritorno "pacifico". Natalia è quel tipo di persona che considera ogni legame una specie di contratto non scritto, un possesso che non può essere infranto. E, conoscendola, so che non si fermerà finché non otterrà ciò che vuole... o finché non sarà io a fermarla.

Soraya si sveglia lentamente, aprendo gli occhi e trovandomi immerso nei miei pensieri. "Lex," mi chiama con voce ancora assonnata. "Sei sveglio da tanto?"

"Sì, non riuscivo a dormire bene," le rispondo sinceramente.

Lei mi guarda con comprensione, poi posa una mano leggera sulla mia. "Pensavo a quello che hai detto su Natalia... Lex, dobbiamo fare qualcosa, non possiamo vivere sotto questa costante minaccia."

Annuisco. Soraya ha ragione, ovviamente. "Lo so, Soraya. Natalia è pericolosa e non mi fermerò finché non sarà fuori dalla nostra vita. Ma lei ha... connessioni, e sa come rimanere nell'ombra."

Soraya sospira, guardando il soffitto. "Non posso credere che siamo arrivati a questo punto. Pensavo che tutto il tuo passato fosse rimasto... appunto, passato."

Le sue parole mi colpiscono, perché capisco quanto dolore le stia causando tutto questo. Lei si è fidata di me, e ora è coinvolta in qualcosa di cui non dovrebbe far parte. La guardo intensamente. "Soraya, se vuoi prenderti del tempo o allontanarti, capirò. Voglio che tu sia al sicuro."

Soraya scuote la testa. "No, Lex. Sono qui perché lo voglio. Ma è ora di mettere fine a questa storia."

Mi rendo conto di quanto sia determinata. Soraya non è mai stata una ragazza che si arrende facilmente, e ora che ha deciso di affrontare questa minaccia, è pronta a fare qualsiasi cosa per combattere accanto a me.

Nel pomeriggio, decidiamo di incontrare Diego per discutere del piano. Diego è una delle poche persone di cui mi fido ciecamente. Sa molte cose del mio passato e conosce Natalia abbastanza bene da comprendere il tipo di pericolo che rappresenta.

Ci troviamo in un piccolo bar nascosto in un angolo del quartiere. Diego ci sta già aspettando, con il suo solito sguardo attento, sempre un passo avanti. Appena ci sediamo, ci squadra entrambi, come per capire se siamo pronti a ciò che stiamo per affrontare.

"Allora," inizia Diego, abbassando la voce per evitare orecchie indiscrete, "Natalia è tornata, e da quello che mi hai detto, sembra intenzionata a riprendere il controllo."

Annuisco, senza distogliere lo sguardo da lui. "Esatto. E Soraya è finita in mezzo. Dobbiamo trovare un modo per fermarla."

Diego riflette un attimo, passandosi una mano tra i capelli. "Natalia non si ferma finché non ottiene ciò che vuole. L'unico modo per farle capire che è finita è darle una prova concreta. Devi farle sapere che non hai intenzione di cedere al suo gioco."

Soraya guarda Diego con curiosità. "E come pensi di fare, Diego?"

Diego sorride debolmente. "Non sarà facile, Soraya. Natalia si muove nell'ombra, e ha già dei contatti che le forniscono informazioni su di voi. Ma, per fortuna, ho un amico che potrebbe darci una mano. È un hacker. Potrebbe rintracciare i suoi spostamenti e scoprire dove si nasconde."

L'idea ha senso, ma mi preoccupa esporre ancora più persone a questo rischio. Natalia è imprevedibile, e coinvolgere altri potrebbe metterli in pericolo.

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