Capitolo 4

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Dylan mi porta in macchina e mi fa scendere da in braccio a lui. Metto il broncio perché volevo stare ancora tra le sue braccia come una bimba piccola. Lui ridacchia quando mi vede mettere il broncio e mi abbraccia.
Mi diverto con lui, non so come sia possibile ma mi diverto... mi sento amata, come nessuno ha mai fatto prima.
Dylan mi apre lo sportello della macchina e mi invita a rientrarci. Entro in macchina e aspetto che lui la metta in moto per poi avviarci verso casa mia nuovamente. Durante il tragitto mi addormento.

~15 minuti dopo~
Dylan- Piccola svegliati... siamo arrivati- mugugno qualcosa e sento due braccia possenti prendermi in braccio a mo di principessa... proprio come volevo.
Sorrido soddisfatta e affondo la testa nel suo petto.
Sento il campanello di casa mia suonare e mia madre aprire.
Dylan- Buona sera Susenne... porto Kayla in camera- mia madre Susenne sorride maliziosamente e fa passare Dylan permettendogli di entrare in camera mia.
Dylan entra in camera mia e mi adagia sul letto, mi dà un bacio sulla fronte, sorride e esce dalla camera con cautela chiudendo la porta.
Sento dal piano di sotto Dylan che esce dalla porta di casa e saluta mia madre.

~la mattina dopo~
Mi sveglio con il profumo di Dylan che riempie la mia stanza da ieri sera.
Scendo giù, in cucina, dove mia madre già sta facendo colazione.
Mia madre mi guarda dicendo -tu e Dylan... eh?-
-no mamma... niente eh- dico io ridacchiando pensando a Dylan.
Vado al ripiano cucina e prendo il mio siero di vitamina D quotidianamente perché, essendo celiaca, ne ho carenza nel sangue.
Qualcuno suona al campanello improvvisamente... e se fosse Dylan, oh no ho solo la maglietta addosso.
-Mamma vai tu!-
Susenne- no ora non posso vai tu-.
Mi avvicino alla porta, come pensavo... Dylan.
-Che ci fai tu qui eh?- dico sorridendo.
Dylan dice sorridendo -vatti vestire che ti porto in un posto- poi aggiunge sussurrando -... e copri quel culetto adorabile che ti ritrovi sennò mi distraggo-.
Ridacchiando per quel suo ultimo commento mi vado a vestire.
Metto un jeans baggy e una felpa che fa intravedere un po' di pancia, mi trucco leggermente e velocemente per poi pettinarmi i capelli e scendere di nuovo da lui.
-Eccomi!- dico a Dylan una volta scesa di nuovo.
Lui si stacca dallo stipite della porta, mi squadra dalla testa ai piedi, sorride sfacciato e dice -andiamo ragazzina-.

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