Parte quinta.

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Improvvisamente un'ombra scura apparì davanti a loro, l'aria si fece pesante e fredda facendo irrigidire il minore che indietreggiò di qualche passo.

Che diavolo era?

L'ombra nera ricomparve poco distante dai due e poco a poco prese forma rivelando una figura imponente che Harry riconobbe con un brivido. Era Liam, o meglio, una sua manifestazione oscura.

Louis osservò l'ombra di Liam quasi annoiato, già a conoscenza di ciò che stesse accadendo. Sospettava che quest'ultimo avrebbe voluto testare Harry, per vedere se fosse stato in grado di reagire, di proteggere sé stesso e in caso di necessità anche Louis. Per Harry, però, la comparsa di quella figura minacciosa fu destabilizzante, percepì i battiti del proprio cuore accelerare e il peso delle sue insicurezze crescere. Liam, senza proferire parola, avanzò velocemente verso di loro passando attraverso al corpo del riccio che si piegò sulle ginocchia con un gemito. Riconobbe lo sguardo di Louis su di sé, una presenza silenziosa che Harry percepì come un macigno; il licantropo rimase accanto a lui, senza muoversi né intervenire sapendo che tutto quello sarebbe stato cruciale per la strega. Il minore doveva trovare in sé stesso la forza di reagire.

Con il respiro affannoso e le mani tremanti Harry si sollevò in piedi pronto per affrontare l'ombra di Liam un'altra volta. Accadde tutto in una frazione di secondo, Liam caricò nuovamente gettandosi verso i due e Harry parò il colpo d'istinto. Avvertì un calore crescere lentamente nei palmi delle mani, uno scudo di energia aveva preso forma di fronte a lui. Una luce azzurra e pulsante, instabile, come un fiume di energia che lottava per mantenersi compatto e che pian piano si solidificò. Liam avanzò testandolo per un'ultima volta gettandosi contro Louis ma Harry strinse i denti e concentrandosi inglobò se stesso e il ragazzo dagli occhi azzurri bloccando il passaggio. Louis lo osservò in silenzio, gli occhi attenti ma soddisfatti, come se vedesse in Harry il potenziale che lui stesso stentava a riconoscere.

Tutto ciò non passò inosservato a Liam che si presentò nella sua forma originale con un sorriso grande e soddisfatto, poi con un gesto della mano riportò la casa nelle sue condizioni normali. Pian piano tutti i mobili e le luci presero forma tornando al loro posto sotto lo sguardo incantato di Harry, il riccio finalmente si rilassò sentendosi improvvisamente spossato e senza forza.

"Ti stavo aspettando." finalmente parlò Liam rivolgendo la sua attenzione ad Harry, allungò una mano per circondargli il polso facendolo accomodare sul divano. "Puoi sederti adesso, perdonami se ti ho spaventato ma avevo bisogno di metterti alla prova." Si rivolse poi a Louis tirandogli una gomitata.

"Potevi almeno fingerti spaventato!"

"Conosco i tuoi trucchetti a memoria, Liam." rise Louis lasciandosi abbracciare dall'amico che lo strinse per qualche secondo prima di lasciarlo andare. Harry sorrise intenerito dalla scena vedendo per la prima volta un Louis rilassato e sorridente e tutto ciò lo fece sembrare anche più giovane. Liam prese poi posto di fronte al riccio mentre Louis rimase in piedi con le braccia incrociate al petto al centro del salotto.

"Allora..ti chiami Harry, vero?" il riccio annuì facendo un piccolo sorriso che Liam ricambiò. Harry si aspettava un volto severo come quello di Louis ma fu sorpreso nel trovarsi davanti un ragazzo dal sorriso gentile, con un'espressione calda e comprensiva. Liam aveva un'aria rassicurante e nei suoi occhi c'era una dolcezza che mise Harry immediatamente a suo agio.

"Sapevo che prima o poi Louis ci avrebbe presentati."

"Quindi sai anche che ho bisogno del tuo aiuto?"

Liam annuì gettando uno sguardo divertito sul licantropo, tornando poi a guardare Harry.

"Farti addestrare da Louis sarebbe controproducente, sappiamo tutti e due che non possiede assolutamente i modi nonostante abbia tuttavia i mezzi per farlo."

I became your flower. | Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora