Capitolo 12- Incubi reali

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Ma dove sono?

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...Ma dove sono?...

Aprii gli occhi e mi ritrovai distesa sull'asfalto, non avevo più gli stessi vestiti di prima, il cielo sopra di me era vermiglio e tutto in quel posto che sembrava una città dipinta di rosso era diverso. Mi alzai e mi sentii subito barcollare; non riuscivo a tenermi in piedi e tutto ciò perché avevo gli...zoccoli!?
Che mi era successo? Chi mi aveva portato lì e soprattutto chi mi aveva fatto diventare così?

Avevo ancora gli occhi pieni di sonno ma nonostante tutto cercai di camminare per avvicinarmi ad un uomo di spalle sul marciapiede "Mi scusi...può dirmi dove siamo?" "Eh?" una voce scorbutica risuonò nell'aria e una figura non umana mi cominciò ad osservare aggressivamente "CHE CAZZO VUOI TROIA! FATTI SFONDARE DA QUALCUNO SE FUOI SAPERE DOVE SIAMO!" non dissi niente rimanendo senza parole, quella non poteva essere New Orleans.
Mi prese un braccio e mi scaraventò a terra con una forza disumana causandomi un ematoma al polso, cominciai a piangere mentre qualcun altro si avvicinava a me con l'intento di picchiarmi; chiusi gli occhi gridai qualcosa ma appena li riaprii  mi ritrovai in una stanza buia. Più che una stanza era un vuoto nero c'era solo il pavimento bagnato, alzai la testa e vidi uno specchio di fronte a me; mi alzai in piedi e mi avvicinai allo specchio...finalmente potevo vedermi.

I capelli biondi e lunghi mi incorniciavano il viso, la pelle bianca che esaltava ancora di più l'ematoma sul polso e le guance rosse sulla faccia. Gli occhi rossi con le sclere gialle e le corna...le corna...rosse, pungenti, alte, non capivo più niente. Stavo per crollare su me stessa quando vidi una figura dietro di me nello specchio "Al?...Alastor!"
Gli corsi tra le braccia e lo abbracciai con tutte le forze che avevo in corpo mentre piangevo ininterrottamente "Al-Alastor perché-siamo qui che co-cosa è successo-?" mentre parlavo usciva qualche singhiozzo dalla mia bocca per le lacrime ma non mi rispondeva. Alzai la testa, era diverso come me: aveva i capelli rossi con delle corna e orecchie da cervo, la pelle grigiastra gli occhi con le sclere rosse.

...Anche a lui no per favore! Che diamine è successo...

Stavo per dire qualcosa ad Al ma lui mi prese il mento del viso con due dita e se lo portò alla faccia...sempre più vicino sempre più vicino fino ad arrivare ad un minimo dalle sue labbra;si fermò, chiuse gli occhi e si fiondò sulle mie di labbra nere, rimasi immobile per quel che secondo ma quando ebbe l'occasione inserì la sua lingua nella mia bocca cominciandola a muoverla lentamente e rumorosamente con la mia. Più andava avanti più accelerava il movimento intimandomi ad iniziare a farlo pure io, ma invece rimasi lì, ferma a farmi baciare appassionatamente dall'uomo che amavo più di qualsiasi altra cosa dimenticandomi di tutto quello che era successo finora, era anche sparito il dolore al polso. Eravamo solo io lui e il nostro bacio.

Mi staccai per prendere fiato mentre un filo di saliva rossa ci univa ancora, volevo parlargli e dirgli di tutto ma non mi diete tempo che avvicinò la sua mano alla mia bocca facendo il segno universale del silenzio.

"Al..."

"Shh"
Provai a parlargli ma mi zitti immediatamente. La stessa mano che aveva usato per zittirmi la posò sui miei occhi non permettendomi di vedere, non dissi niente come avevo fatto sin da subito ma mentre la vista mi era stata vietata cominciai a sentire un profumo di bruciato...eravamo circondati da delle fiamme verdi, mentre io ero preoccupata guardavo Alastor e sembrava la calma fatta persona. Non era né spaventato né infastidito dal calore immane che emanavano quelle fiamme.

Gli dissi che dovevamo scappare ma lui non si mosse di un centimetro, mi prese solo il viso senza dire niente e lo vidi bruciare tra le fiamme mentre era accanto a me "AL NO!ALSTOR TI PREGO NON TE NE ANDARE! NOO..."

"...NO!......."

...Ah son-sono sveglia era..un incubo?...

Mi sveglia nuovamente nel mio letto, ero viva ed ero di nuovo a New Orleans, la prima cosa che feci fu vedermi allo specchio...ero di nuovo normale: la pelle rosa chiaro i capelli biondi corti e l'ematoma sul polso era sparito, sentivo solo un leggero prurito. Mi accascia sul letto felicie che quell'orrore fosse stato solo la mia immaginazione...purtroppo per certi versi, volevo ricordarmi ogni particolare di quel 'finto bacio' con Alastor ma ad una certa entrò nella mia camera con un fucile in mano "Charlotte! Cosè successo ti ho sentito urlare..." avevo davvero urlato così tanto da farlo svegliare? Per un momento fui certa di essere diventata rossa dall'imbarazzo, cosa gli dovevo dire? Non potevo dirgli che avevo fatto uno stupido incubo, era da bambini...ma d'altronde che altra scelta mi sarebbe rimasta, Alastor sentiva quando qualcuno gli raccontava qualcosa che era tutt'altro che la realtà.

"Io ecco...io...ho fatto un incubo" abbassai la testa per la vergogna, sembravo una bambina di dodici anni, sentii Alastor emettere un espiro e appoggiare il fucile alla parete. Si sedette sul materasso del letto con me.
"Cherì non devi vergognarti lo sai?" "Come esattamente sembro una bambina di otto anni che ha ancora paura degli incubi" alzai lo sguardo per guardarlo, mi osservava come lo faceva l'Alastor dell'incubo. Era soffocante toglieva il respiro e eccitava quella parte di me che non avrei mai pensato potesse uscire fuori così da un momento all'altro.

"Semplicemente perché è è una cosa normale e a tutti succede...anche a me è successo mia cara"

"Non hai idea di quanto possa cre-"

Tolsi lo sguardo da Al per un secondo ma quando ritornai con gli occhi incollati su di lui mi guardò con il sopracciglio rialzato come se voleva dirmi che avrei dovuto credergli perché era la verità e in effetti lo era "Va bene Al...Ah" emisi uno sbadiglio ero stanca morta quasi non riuscivo a tenere gli occhi aperti, Al lo notò e allora mi disse di rimettermi a dormire. Appena chiusi gli occhi cominciai ad addormentarmi ma d'un tratto una sensazione strana mi fece rabbrividire, aprii di nuovo gli occhi mentre la porta si chiuse improvvisamente. Mi guardai intorno era tutto uguale a prima solo una cosa era diversa...le mie labbra...erano umide come se qualcuno le avesse toccate poco prima

Spazio autrice
Hey lettori! Non so voi ma sono molto felice del capitolo sopratutto come è venuto l'incubo di Charlie, e chissà dove mai sia sarà trovata 🤭. Se pensavate comunque che il primo bacio tra Charlie d Alastor fosse con Charlie cosciente di tutto o reale No! Un chiaro no, altrimenti scusate che gusto ci sarebbe nel farla impazzire. La maggior parte del capitolo la presa l'incubo e direi anche per fortuna volevo dedicare una buona parte anche perché pensavo che fosse troppo piccolo e invece. Io spero che vi sia piaciuto vi chiedo co m sempre di commentare e di votare e ci vediamo al prossimo capitolo!
Diletta

Diecimila battiti [ Charlie x Alastor ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora