Invincibile

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Stamattina ho tenuto il mio esame, ho preso 30 e devo dire che sono abbastanza soddisfatta, almeno per una volta.

Sono le sei e ho bisogno di fare un giro, senza nessuno. Indosso i miei jeans, una maglietta a mezze maniche con una felpa, converse bianche; un filo di trucco e sono pronta. Indosso le cuffie e mi dirigo verso la mia Milano.
Parte 'Invicibile' di Marco Mengoni, quanto amo quella canzone sembra essere stata scritta per me.
"È solo un altro giorno
tutto si muove intorno,
anche se il mondo è un gran casino
tu respirami vicino e mi vedrai
spiccare il volo."
Perché in realtà io sono un vero casino, non lo sembro lo so. Ma dentro ho il caos totale e ci vorrebbe una persona che riuscisse a sistemare tutto.
Penso a Stash, i miei sentimenti verso di lui sono sempre più forti. Non so cosa mi abbia fatto, non chiedetemelo.

Osservo il Duomo, osservo le persone che spensierate si divertono a far foto, osservo i bambini che giocano. Sembra così tanto una società normale, magari lo fosse.
Mi sento picchiettare la spalla, mi giro e un colpo a cuore. 'Che fai non mi saluti?' No. No. No. Perché? Si è lui, Marco.
'Che vuoi?' gli dico fredda 'oh ma sei sempre la solita rompipalle, ti ho salutata educatamente.' mi dice con quel sorrisetto che è più finto di lui.
'Okay adesso puoi andare' gli dico senza neanche guardarlo. 'Non hai trovato nessun amichetto?' mi dice con aria di sfida
'Non sono affari tuoi' gli dico guardando la piazza.
'Si giusto, ma sappi che se ti ho tradita è perché ero stufo di te. Della tua gelosia. Del tuo carattere di merda. Valeria, la mia ragazza, non è come te e forse questo è stato il suo punto forte. Così non troverai nessuno. Ciao bella Gió.'
Va via mente io rimango ferma, come un robot. Mi siedo sopra una panchina giusto per capire cosa sta succedendo. Sto per scoppiare quando decido di tornare all'università, raggiungo la mia stanza, mi chiudo dentro e piango. Piango come se non ci fosse un domani. Ora davvero mi sento invicibile, ma davvero.

Sento qualcuno bussare alla porta 'Gió sono Stash, ehy tutto bene?'
Non voglio che mi veda così. No.
Schiarisco la voce e dico 'ehy si sto bene, perdonami ma ho un mal di testa terribile e vorrei riposare' Che situazione.
'Oh si certo, magari più tardi ti scrivo, ciao piccina' mi dice con quella dolcezza che solo lui ha.
'Ciao Stash e grazie' gli dico.

Rose non c'è, e per fortuna, è andata a trovare i suoi dato che non li vedeva da tanto. Mi sono calmata ma ora la testa mi scoppia per davvero. Decido di prendere un'aspina e di andare a letto. Ma prima mi arriva un messaggio:
Stash: " Ehy Gio' come ti senti?"
Io: "Ehy ciao, sto un po' meglio ma credo che ora mi farò una bella dormita così domani starò meglio. Grazie per esserti preoccupato.'
Stash: "Ma va smettila, ti avevo sentita così abbattuta e mi sono preoccupato. Si riposati e magari domani passo a farti visita. Buonanotte tesorino.'
Io: " Domani passa quando vuoi, mi trovi qui. Buonanotte Stashino'

Ma che mi frega di Marco? Ma davvero sono ancora qui a piangere per lui?
Stash lui si che è un vero uomo, devo iniziare a pensare di più ai miei sentimenti.

MARCO È APPARSO NELLA NOSTRA STORIA. GIOIA SEMPRE PIÙ CONVINTA DEI SUOI SENTIMENTI. COME ANDRANNO LE COSE?
Presto il nuovo capitolo

Gio'

Un pezzo del mio cuore| Stash FiordispinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora