Questo capitolo è molto più lungo del solito, leggetelo con calma mi raccomando. Vi aspetto come sempre su Insta scarlettcooper__ 💖
Isabelle
Dopo aver visto il messaggio di Adam scaravento letteralmente il mio telefono sul letto e mi alzo di scatto per rassettare qualsiasi cosa che trovo sotto tiro. Rifaccio di nuovo il letto, ordino i cuscini, riordino i due libri sul mio comodino, sistemo di nuovo il bagno e nulla, alla fine era già tutto pulito. Non sono mai stata una persona disordinata, ho sempre tenuto molta cura per le mie cose, era una abitudine alla quale avevo fatto caso da piccola quando lo spazio e il tempo che mi veniva concesso era fin poco. Mia madre inoltre era sempre stata molto severa con l'ordine e la pulizia, non voleva vedere neanche un granello in camera mia fuori posto e io fin da bambina avevo compreso come non farla arrabbiare con me.
Il problema più grande rimaneva il mio aspetto, così dopo aver finito di rassettare in giro ripasso il mio trucco con molta calma non prima di aver lavato i denti e dato una nuova spazzolata ai miei capelli. Guardandomi ora allo specchio capisco di dover cambiare anche il mio abbigliamento, oggi ero uscita di casa non badandoci poi molto visto il mio incontro con Ivy, così sostituisco i pantaloni comodi che usavo per stare in camera con un paio di jeans neri e le mie dita si fermano sulla maglietta leggera con scollo a v che Adam mi aveva già vista indossare a lezione del professor Cogsworth.
Risultavo patetica nel mio tentativo di provocarlo, cosa avevo di speciale? Indossavo un paio di jeans e una maglia, non era questo a cui Adam era abituato. Forse potrei davvero andare a fare shopping da sola qualche volta, non ho davvero nulla nel mio armadio e finisco sempre per indossare gli stessi abiti neri.
Non era solo il pensiero del mio corpo a farmi vergognare, ma cosa gli altri avrebbero pensato di Adam se l'avessero visto al mio fianco.
Chiudo lo specchio non volendo fissarmi ulteriormente e mi dirigo verso la mia scrivania, indosso i miei gioielli, uno spruzzo di profumo e infine recupero gli appunti di Adam che posiziono al centro spostando gli altri materiali nei cassetti.
Faccio un giro intorno me stessa per cercare qualcosa fuori posto e sistemo per la milionesima volta i cuscini rosa confetto sul mio letto quando sento un bussare provenire da fuori la porta.
Adam è arrivato.
Non so perché mi sento così agitata, non è di certo la prima volta che ci vediamo eppure l'idea di averlo qui nel mio piccolo nido sicuro mi spaventa. E se mi avesse trovata ridicola o infantile? Se la vista dei miei vinili o romanzi rosa lo avessero spaventato?
Non resta che scoprirlo principessa.
Spazzo una polvere che non esiste dai miei pantaloni e vado ad aprire.
Adam
«Ciao stellina» è tutto ciò che pronuncio quando Isabelle compare di fronte a me in tutta la sua delicatezza.
Anche oggi è vestita di nero, mi domando se sia una sua scelta di stile o altro. Non sono molto pratico di vestiti, e non fraintendetemi anche io vesto spesso così, ma lei ha ogni giorno solo questo colore addosso.
Mi domando se sia una coincidenza, perché tuttavia non posso di certo affermare che non sia amante dei colori appariscenti come il sottoscritto, mi basta dare una sbirciata dietro di lei per immergermi in quello che sembra un acquario rosa.
«Ciao Adam» e lei arrossisce, lo fa sempre, queste fottute guance rosse che si ritrova e che in questo momento vorrei solo prendere a morsi.
Calmati Adam, non puoi saltarle addosso.
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La Principessa Di Fango
Literatura FemininaNel mio mondo le fate esistono e ogni principessa vale, ma nel tuo? Andrò bene comunque se il mio corpetto non sarà abbastanza stretto e le mie calze smagliate? Se i miei vestiti saranno ingombranti? se io dovessi esserlo? Nella mia mente sei il pri...