First meet

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Maranello, 17 febbraio 2025

Eleanor non era mai stata così mattutina, ma quel giorno, aveva deciso di svegliarsi presto e di regalarsi una corsetta per le strade di Maranello. Erano trascorsi sei anni da quando aveva scoperto di aspettare un bambino e da quando si era sposata e le cose, per lei, andavano sempre meglio. Suo figlio, Nicholas, era nato ad aprile del 2020 e avrebbe compiuto cinque anni di lì a poco. Era la gioia della sua vita e quando ripensava al fatto che suo marito, Tommaso, le aveva proposto di abortire, un senso di angoscia la pervadeva. Nicholas era la luce dei suoi occhi, un bambino solare, molto sveglio e intelligente. Era biondo, dai capelli ricci, con gli occhi verdi, proprio come i suoi. Somigliava tanto a lei, poco a suo padre e anche caratterialmente stava assimilando gli stessi atteggiamenti di Eleanor. E non poteva essere altrimenti: il bambino viveva con lei a Maranello, solo loro due e l'aiuto della babysitter a cui la ragazza, quasi 33enne, si era affidata quando non era in casa. Con Tommaso le cose non si erano sistemate. A lui non era mai andato giù che lei avesse deciso di tenere il bambino, come non gli era andato giù il matrimonio forzato. Dopo il parto, lui aveva provato a riavvicinarsi, anche perché in quelle settimane avevano dovuto mostrarsi felici davanti alle famiglie e ai parenti che accorrevano per conoscere il piccolo. Eleanor aveva finto, così come aveva finto lui, ma se la ragazza era riuscita a rimanere sui suoi passi, non si poteva dire lo stesso di Tommaso. Non si poteva dire avesse cambiato idea sul bambino, ma si era un attimo intenerito per quel fagotto che aveva tenuto tra le braccia sin da subito. Aveva fatto capire di voler essere presente per il bambino, nonostante il modo in cui era arrivato e il matrimonio che non era mai decollato. Si era mostrato anche più propenso verso di lei, avevano dormito nella stessa casa per qualche mese e qualche sera anche nello stesso letto, ma dopo l'euforia iniziale per la nascita del bambino, il lavoro di lui a Bologna e quello di lei a Maranello, e il non dover stare per forza insieme a causa delle visite dei parenti, li aveva portati ad allontanarsi, di nuovo, e a vedersi sempre e solo per il bambino. Eleanor aveva sempre pensato che se non fosse arrivato Nicholas, la loro storia sarebbe comunque finita, era tirata avanti, ormai, solo dal bambino e dal fatto che la sua famiglia non avrebbe mai accettato il divorzio. Tommaso era stato presente, non aveva mai fatto mancare nulla a suo figlio e, i due, con il passare del tempo, erano riusciti anche a costruire un rapporto civile. L'amore era finito molto tempo prima, ma quello che avevano provato nel corso degli anni, sarebbe stato sempre un bel ricordo per lei, nonostante tutto. Restavano, comunque, sposati e chissà che un giorno le cose non sarebbero cambiate. Lei non aveva incontrato nessun altro uomo, ma non sapeva se lui avesse un'altra donna e non le importava nemmeno. Le cose erano andate in quel modo e, dopo sei anni dalle nozze, a lei non importava nemmeno più. Aveva la sua vita, suo figlio e il lavoro che aveva sempre desiderato.

In Ferrari, da subito, avevano apprezzato il suo talento e dall'essere una Fashion Designer, aveva ottenuto il ruolo di direttrice creativa alla soglia dei 30 anni. Era la più giovane direttrice creativa che Ferrari Style avesse mai avuto e, il successo che stava ottenendo il marchio grazie a lei era smisurato. Quello che la contraddistingueva dai suoi predecessori era il fatto che lei fosse sempre presente in fabbrica. Seguiva tutto il processo, dall'ideazione alla creazione, alla messa in vendita in negozio. Spesso aveva affiancato il reparto marketing per decidere la strategia da attuare per i lanci e quello che ne era derivato era un aumento delle vendite che lei non riusciva a quantificare. Era stata dura conciliare suo figlio e il lavoro, soprattutto perché era da sola, ma Tommaso, in quello, aveva cercato di darle una mano, per quanto fosse possibile.

Quell'anno, si apprestava ad affrontare la sua terza Fashion Week per la collezione Autunno/Inverno 2025/26 che si sarebbe tenuta a Milano dal 25 febbraio al 3 marzo. Mancavano solo otto giorni al debutto, anche se la sua collezione, per l'abbigliamento femminile, sarebbe stata presentata il 27 di febbraio. Una parte del suo team si era già recata a Milano per i preparativi e per curare gli allestimenti della location in cui si sarebbe tenuta la sfilata. Aveva scelto lo Spazio Eventi Italia nel centro di Milano, una struttura che avrebbe potuto ospitare circa 1000 persone e che aveva deciso di allestire a tema Ferrari, con le sue modelle che avrebbero sfilato tra i modelli di auto Ferrari più iconici della storia. Non vedeva l'ora di poter assistere allo show che aveva creato e sentiva che il cuore potesse scoppiarle dalla gioia al solo pensiero, ma prima del grande giorno avrebbe avuto tanto lavoro da fare, come quella mattina.

Slave for you//Lewis Hamilton// Formula 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora