𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟓𝟐

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Ogni sera si commemoravano i caduti durante la danza dei draghi

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Ogni sera si commemoravano i caduti durante la danza dei draghi. Da quando mia madre aveva ottenuto ciò che le spettava di diritto, la sete di vendetta aveva abbandonato il suo corpo, e a poco a poco ciò che la rendeva determinata svanì al termine di quell'anno. La sua esistenza ruotava attorno al regno, e non più ai piaceri o alla famiglia. Il dolore l'aveva cambiata drasticamente trasformandola in un fiore appassito.

Joffrey si chinò ad accendere una candela sugli scalini del trono. Secondo Rhaenyra, ogni scalino simboleggiava una delle persone che aveva contribuito alla sua vittoria con il proprio sacrificio. E ogni scalino rappresentava una parte di umanità che si era costretti a perdere per ottenere il potere. "Jacaerys," mormorò il piccolo con sguardo malinconico, prima di tornare accanto a me. Corlys imitò il gesto di mio fratello e accese una candela per la sua Rhaenys, caduta durante la battaglia di Riposo del Corvo. Mi sentivo ancora colpevole per quel giorno: io dovevo essere l'esca che avrebbe riportato Aemond indietro, e invece Aegon aveva scombussolato tutti i miei piani. Al turno di Rhaenyra lo stomaco mi si chiuse: si inginocchiò con occhi vitrei, vuoti, mormorando preghiere che non le avevo mai udito pronunciare. Poi il nome di Lucerys lasciò le sue labbra ed io crollai irrimediabilmente. Rhaenyra prese un respiro profondo, e mi cedette il posto. Fui io a rendere omaggio a mio padre, con tutte le forze che mi rimanevano in corpo, con tutto il dispiacere e il pentimento, sapendo di averlo salutato per l'ultima volta ad Harrenhal. "Daemon," mormorai, e le lacrime che mi avevano già gonfiato gli occhi si riversarono sulle mie guance in una corsa silenziosa. Helaena mi affiancò dolcemente, posando la sua candela sullo scalino sopra, incerta su chi salutare quella sera. Aveva perso molti della sua famiglia, molti a cui teneva ma che si erano rivelati dei mostri. Alla fine chiuse gli occhi e pronunciò il nome di suo fratello. "Aemond,"

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Trascorse un lungo anno e mezzo, e mentre il regno si rialzava dalla piaga che la guerra aveva lasciato, cominciai a notare l'assenza di una persona che avevo completamente dimenticato

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Trascorse un lungo anno e mezzo, e mentre il regno si rialzava dalla piaga che la guerra aveva lasciato, cominciai a notare l'assenza di una persona che avevo completamente dimenticato. Era successo tutto così in fretta che il ricordo di Alys era svanito con lei, e adesso rimaneva soltanto il fantasma di quelle profezie a risuonare macabro per i corridoi della Fortezza. Passeggiando nel Parco degli Dei, percepivo la sua assenza; nel vento sentivo il sibilare della morte di mio padre. L'idea che nessuno l'avesse più vista, che dalla presa di Approdo del Re lei si fosse dissolta come nebbia, mi faceva accapponare la pelle. Era una strega solitaria, Alys Rivers, che decantava destini in ogni luogo in cui si fermava. Ed ora non c'era più.

𝐀𝐄𝐆𝐎𝐍'𝐒 𝐃𝐑𝐄𝐀𝐌 [𝐀𝐞𝐠𝐨𝐧 𝐈𝐈 𝐓𝐚𝐫𝐠𝐚𝐫𝐲𝐞𝐧]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora