La notte era ormai arrivata, dormivo profondamente, se non fosse per un peso sul letto in più e dei rumori.
Assottigliai gli occhi, pensando a chi potesse essere.
A casa erano rimasti tutti, a quanto ne so Gabe, Edwine Sebastian hanno dormito sul divano, Alan, Arad e Yasmine sul letto degli ospiti.
E Alex?
Sentì un profumo invadermi le narici e delle mani poggiarsi accanto al mio corpo.
Muschio bianco.
Aspirai quel profumo, poggiai lo sguardo sul comodino, la sveglia portava le 4 di notte.
Mi girai, trovando il viso di Alex appiccicato al mio.« Mami» disse, sorridendo.
« Alex.» osservai le sue fossette, pensando a quanto fossero attraenti.« preferisco che tu mi chiami Papi.» ridacchiai.
« eravamo in una situazione in cui conveniva.» gli ricordai.
« ed ora? Non ti conviene? Mami?»Sorrisi di nuovo.
« ti fa ancora male?» domandò, toccando leggermente la mia pancia coperta da un pigiama in pile.
« un po'.» vidi che si allungò verso il comodino, prese la pomata.
« vieni, fatti mettere la pomata.»
Scossi la testa.« stai morendo di sonno, hai gli occhi completamente chiusi, lascia stare.» lui scosse la testa, e si vedeva che aveva un sonno tremendo.
La aprì, osservai tutto i suoi movimenti, con le sue mani venose.
Mise della pomata sul dito e con delicatezza mi alzò la maglia.« è fredda.» mi avvisò, annuì.
« però... fa' piano, ti prego.» lui annuì, iniziò a massaggiare il livido, strizzai gli occhi, sussurrando parolacce ad ogni santo.
« Cristo...» dissi fra i denti, tirando indietro la testa per l'immenso dolore.
Subito dopo, però, sentì qualcos'altro sulla mia pancia.spalancai gli occhi, notai Alex che baciava la mia pancia, rimasi scioccata.
« Alex...» sussurrai, mentre tralasciava baci soffici e delicati.
« Mami?» alzò il capo.« magari così passa...» iniziò a scendere sempre di più, verso il basso ventre, l'aria iniziò a mancare sempre di più.
Risalì lasciando il labbro inferiore strisciare sulla mia pelle, poi si avvicinò alla mia bocca.
« Mami, ¿ recuerdas lo que dije ayer?» (Mami, ricordi cosa ti ho detto ieri?)
Scossi la testa, sapeva anche lui che mentivo.
« Nunca dejo un trabajo incompleto»
Guardai il primo occhio, a destra, poi a sinistra e infine le labbra, notai il suo viso desideroso.
Si fiondò sulle mie labbra, chiusi gli occhi, godendomi il gusto di tabacco che mi ha sempre disgustato, ma su di lui era diverso.
Misi le mani sul suo collo, prima che mi prendesse dalle cosce e mi poggiasse sul suo bacino, con le gambe al lato di esso.
Il suo gonfiore mi fece immobilizzare per un'attimo, ma tornai subito a deliziarmi di Alex, che addolcito mi stringeva le guance.
La sua mano destra andò sulla mia pancia che doleva, e iniziò a massaggiarla, la sua mano però, iniziò a salire.
Saliva, saliva, saliva e saliva.
Me la ritrovai a un centimetro dal mio seno senza il reggiseno, lo sentì sorridere.
Dalla mia maglietta probabilmente si intravedeva il mio capezzolo, imbarazzata provai a coprirlo mettendo la mia mano sulla maglia, ma tolse la mano e continuò il bacio.
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𝐇𝐄𝐀𝐑𝐓𝐁𝐑𝐄𝐀𝐊𝐄𝐑|| 𝐀𝐋𝐄𝐗 𝐂𝐇𝐈𝐍𝐎
RomanceAlyssa, una ragazza 16enne, costretta a trasferirsi in un'altra città, a causa del nuovo amore di sua madre, Keandra, che si innamorò di Patrick. Ma sembra che non è così tanto benvenuta nella nuova cittadina.