Capitolo 13- Pura eccitazione

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(AVVISO!: Questo capitolo sarà scritto  attraverso gli occhi Alastor quindi se volete più capitoli così fatemelo sapere, a dopo!)Aspettai un po' prima di andarmene, ancora quella dannata sensazione che mi costringeva a restare lì in quella stanza ...

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(AVVISO!: Questo capitolo sarà scritto attraverso gli occhi Alastor quindi se volete più capitoli così fatemelo sapere, a dopo!)
Aspettai un po' prima di andarmene, ancora quella dannata sensazione che mi costringeva a restare lì in quella stanza da solo con lei...lei. Che riuscì ad addormentarsi solo dopo aver sentito le mie parole di conforto come un bambino che aspetta l'abbraccio della mamma prima di dormire. Mi accovacciai sulle gambe ai piedi del letto dal lato in cui era girata Charlotte, la cominciai ad osservare come se la stessi analizzando. I capelli biondi che le sfioravano le guance candide ma allo stesso tempo rosee come se fossero baciate da una rosa, forse quella era la miglior parte di Charlie, mentre dormiva così ingenua, indifesa e...incosciente.

...E da un po' che non lo fai, potresti rendere lei la prossima mh?...

I desideri insani cominciavano a risalire su per l'esofago e arrivavano a quella parte debole del cervello che si faceva trasportare da tutto ciò che lo tirasse, poi la guardai e il cuore ricominciò a battere nel petto ad una velocità spropositata, la faccia cominciò ad avvicinarsi al viso di Charlie sempre di più fino ad un pelo dalle sue labbra...mi fermai un minuto in quella posizione a pensare quanto non potevo essere diventato così, così banale a provare quelle sensazioni mondane, o così fottuttamente sensibile alle azioni di quella ragazza. Che cosa mi stava facendo?
La tentazione era così tanta che il petto stava per essere traforato dal cuore in tentazione di uscire da esso...le presi il viso con una mano, glielo accarezzai provando una sensazione di tenerezza nei suoi confronti, così delicata nei modi, così garbata...mi avvicinai a lei per quel poco che mancava a sfiorare le sue labbra e la baciai.

Per un momento tutto sembrò sparire, nello spazio circostante erano presente solo io lei e il nostro bacio, e fu quando lo realizzai che serrai gli occhi ma più dallo spavento dallo stupore.

Io? Io Alastor potevo provare queste sciocche attività ed emozioni mondane? Potevo diventare davvero così banale? Banale come qualsiasi altra persona in quel buco di città? Per favore...tutti lì erano così estremante uguali, senza originalità senza orgoglio personale, e nonostante questo di cui dovevano vergognarsi ridevano come galline. Loro ridono di me perché sono diverso e io rido di loro perché sono tutti uguali. Mentre i pensieri mi traforavano la testa come proiettili di un fucile le sensazioni piacevoli mi tagliavano la schiena andando sempre più in profondità con un coltello affilato. Successe quello che in passato avrei voluto non accadesse. La lingua cominciò ad attraversare le labbra rosee di Charlie cominciando a muoversi rumorosamente nella sua bocca.

Mi staccai da quel piacere che più di tutti ricercavo  mentre mi accorsi che ci univa ancora un filo trasparente di bava, la mia saliva colava dai margini della bocca di Charlie così cercai di pulirla con il pollice destro, cercai...perché subito dopo la bionda si mosse e cominciò a strofinarsi gli occhi per riaprirli.

Mi affrettai a uscire dalla stanza con tutte le forse che avevo in corpo.

...Non mi ha visto...

Non sarei andato in camera mia finalmente a mettere in atto le mie ore di sonno. La notte era ancora lunga e molto probabilmente lo era anche per la persona che ero sicuro si sarebbe trovata al bar di Husk quella stessa notte "Ah povero povero Jakson, e pensare che ha così tanti progetti per la sua vita...e pensare che essa finirà solo tra poche ore ahaha. Quasi quasi mi rende sentimentale..." parlavo da solo, niente che fosse nuovo dopo tutto. Lo facevo sempre mentre affilavo il coltello e ricaricavo con le pallottole il fucile, lo avrei lasciato da parte un altra volta "...mh forse questo non mi servirà così tanto, ah lo vuoi mettere l'impiantare una lama nella carne viva?" Provavo un indiscutibile piacere nell'uccidere, ma più che uccidere veder soffrire, una sofferenza che si conclude con la morte. Vedere l'evoluzione dello sguardo degli occhi delle persone...vedere la felicità e la speranza di fare qualcosa di decente nella propria vita e veder sparire quella insopportabile positività lentamente, trasformandosi in un inconsolata  tristezza e straziante dolore, e vederli cadere nel burrone profondo e oscuro dell'inevitabile fallimento.

Un indiscutibile piacere, questa per me era pura eccitazione

Spazio autrice:

Hey lettori! Il capitolo di questa settimana è visto attraverso gli occhi Alastor, e se devo dire la verità questi capitoli così mi piacciono molto di più, mi piace soprattutto scrivere le parti di personaggi di questi caratteri...fastidiosi per non dire altro. Ovvio che per me sarà impossibile capire la mente di Al perfettamente ma almeno ci provo! Per chi ha visto Joker recentemente si ho messo la ormai famosa citazione. Per quanto riguarda il sorriso penso che i due si somigliano tantissimo, si può dire che Joler è Alastor ma in un altro universo e viceversa. In realtà l'idea lo avuta da un video edit di Alastor con  sopra la voce di Joker e mamma mia...la voglia di metterla in un capitolo così era tanta! Io qui ho finito ci vediamo con un nuovo capitolo.
Diletta

Diecimila battiti [ Charlie x Alastor ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora