Greta's pov
Rimasi lì, stretta a Dadda, sentendo il battito del suo cuore calmo e regolare contro il mio viso.
Mi aggrappavo a quel suono come a un'ancora, cercando di riportare i miei pensieri a qualcosa di stabile, qualcosa di concreto.
Ma non era facile.
L'immagine di Luca, con il suo volto distorto dalla rabbia e dalle parole dure che aveva lanciato come coltelli, continuava a tornarmi in mente, come un'eco che non riuscivo a spegnere.
Dadda mi sfiorò i capelli, facendomi alzare lo sguardo.
Aveva uno sguardo così protettivo, così pieno di forza e di calma, che per un attimo sentii una sorta di pace scendere dentro di me.
Era incredibile quanto riuscisse a trasmettermi sicurezza, come se niente e nessuno potesse più farmi del male con lui accanto.
-Dobbiamo parlare di quello che è successo, Gre- disse, con una gentilezza che mi fece sentire compresa, anche se l'idea di parlarne mi faceva paura.
Annuii, anche se le parole mi sembravano ancora bloccate in gola.
Volevo raccontargli tutto, volevo condividere con lui ogni paura, ogni ricordo, ogni ferita che Luca mi aveva lasciato, ma mi sentivo come imprigionata da quell'ansia.
-È difficile...-riuscii a dire, la voce appena un sussurro.
-Ogni volta che provo a pensare a come Luca mi ha fatta sentire, è come se... come se la paura prendesse il sopravvento-
Dadda annuì, stringendomi la mano.
-Non devi affrontare tutto da sola. Sono qui, e ci sono anche per ascoltare, se vorrai parlare. Ma puoi prenderti il tempo di cui hai bisogno-
Mi accarezzò il viso, e sentii una lacrima sfuggire dal mio occhio senza riuscire a trattenerla.
Avevo sempre odiato sembrare fragile, ma con lui era diverso.
Con lui, per la prima volta, quella vulnerabilità non sembrava un peso, non sembrava un difetto.
Era come se accettare di essere fragile mi facesse sentire più forte, come se fosse un primo passo verso la mia libertà.
-Ho paura che non sarò mai libera di lui- confessai, lasciando scivolare le parole. -Come se... anche solo il pensiero di Luca fosse una gabbia che mi trattiene. Mi sento imprigionata nella persona che ero quando ero con lui-
Dadda mi guardò con intensità, senza dire nulla per un attimo.
Poi parlò con una fermezza che mi diede coraggio.
-Non sei quella persona, Gre. Luca non può più trattenerti, perché ora hai scelto di essere libera. Ogni giorno che passa, stai costruendo una versione di te stessa che è più forte e più vera. E io... io sarò qui ogni volta che ti sentirai incerta. Non sei sola-
Le sue parole scesero come un balsamo sulle mie ferite, e improvvisamente qualcosa dentro di me si sciolse.
Il mio respiro si fece più profondo, come se stessi lasciando andare tutto quel dolore, quella paura.
Sapevo che il percorso sarebbe stato ancora lungo, che ci sarebbero stati momenti in cui Luca avrebbe provato a riaffacciarsi nella mia mente, ma con Dadda al mio fianco... sentivo di avere la forza di affrontare tutto.
Mentre ci stringevamo ancora una volta, sentii una certezza crescere in me, una convinzione che non avevo mai avuto: Luca non mi avrebbe più definita.
Io sarei stata libera di essere me stessa, senza ombre.
Ci sedemmo sul divano, vicini, e per un attimo non dissi nulla, concentrandomi solo sul calore della sua mano che teneva la mia.
STAI LEGGENDO
Non lasciarmi qui
Ficción GeneralGreta,la sorella di Riccardo Dose, dopo il diploma si è trasferita a Bologna. Lei ha un segreto che da tempo la tormenta:è innamorata del migliore amico di suo fratello. Succederà qualcosa tra i due? Lo scoprirete solo leggendo la storia😇