CAPITOLO 5: PRIMAVERA; ADDIO 𖤣.𖥧.𖡼.⚘

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"ᴬ͏ ᶠ͏ⁱ͏ⁿ͏ᵃ͏ˡ͏ ᵍ͏ᵒ͏ᵒ͏ᵈ͏ᵇ͏ʸ͏ᵉ͏ ᶠ͏ᵉ͏ᵉ͏ˡ͏ˢ͏ ⁱ͏ᵐ͏ᵖ͏ᵒ͏ˢ͏ˢ͏ⁱ͏ᵇ͏ˡ͏ᵉ͏ ʷ͏ʰ͏ᵉ͏ⁿ͏ ᵃ͏ ˡ͏ᵒ͏ᵛ͏ᵉ͏ᵈ͏ ᵒ͏ⁿ͏ᵉ͏ ʰ͏ᵃ͏ˢ͏ ᵇ͏ᵉ͏ᵉ͏ⁿ͏ ˢ͏ᵗ͏ⁱ͏ᵗ͏ᶜ͏ʰ͏ᵉ͏ᵈ͏ ⁱ͏ⁿ͏ᵗ͏ᵒ͏ ᵗ͏ʰ͏ᵉ͏ ᶠ͏ᵃ͏ᵇ͏ʳ͏ⁱ͏ᶜ͏ ᵒ͏ᶠ͏ ʸ͏ᵒ͏ᵘ͏ʳ͏ ˡ͏ⁱ͏ᶠ͏ᵉ͏"

("Un addio definitivo sembra impossibile quando una persona cara è stata cucita nel tessuto della tua vita)

*ੈ𑁍༘ ❀

"Quanto tempo abbiamo con lui, Yosano?"

Yosano era accovacciata, con le dita delicatamente sul punto del polso di Dazai. Il suo polso era lento e stava gradualmente rallentando e diventando più debole con il passare dei minuti. Lei socchiuse gli occhi. Poteva sentire la gola chiudersi, come l'impulso di piangere. Ma non poteva permetterselo. Doveva restare composta.

"Non lo so. È difficile dirlo, potrebbero volerci ore. Varia da persona a persona."

Ranpo si avvicinò, ora in piedi accanto a Yosano. Aveva gli occhi aperti, il colore verde smeraldo era grazioso nella fioca luce del sole. Aveva un'espressione triste, appropriata considerando la loro situazione attuale. Anche se è ancora strano vederlo in quel modo. Era sempre così allegro.

Sospirò.

"Dovremmo riportarlo all'Agenzia. Fa troppo freddo-"

"No. Dobbiamo restare qui."

Atsushi interruppe e si avvicinò a Ranpo. Una lacrima gli scivolò lungo la guancia, mentre teneva con cura la mano di Dazai. Kunikida aggrottò le sopracciglia.

"Dobbiamo riportarlo indietro, moccioso. Fa troppo freddo."

"Non puoi. L’ho promesso."

"Che cosa?"

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"Ehi Atsushi-kun, puoi farmi una promessa?"

"Eh? Certo!"

Atsushi tirò su col naso, riuscendo finalmente a riprendersi. Anche se, a giudicare dall'espressione del suo mentore, l'uomo stava per farlo piangere di nuovo. Dazai sorrise, chinandosi sul tavolo e sorreggendosi la testa con la mano.

"Quando sarò finalmente alla fine, voglio che tu mi porti al parco. Quello dove i ciliegi saranno in piena fioritura quando accadrà. Inoltre, assicurati di prenderti cura di tutti per me. Siete tutti piuttosto spericolati."

Atsushi era... sorpreso a dir poco. Erano passati solo pochi mesi da allora. Dazai stava forse insinuando... che lui sarebbe.. No.

"Ma- Dazai-san. Mancano solo pochi mesi. Stai dicendo... sai che morirai presto?"

Dazai rise a quelle parole. Sollevò la testa e allungò le braccia.

"Meh, è solo un’impressione. Ma Atsushi-kun!! Lo prometti?"

"Oh. Uh, scusa. Sì! Lo farò!

Dazai accarezzò più volte la testa di Atsushi.

"Ehehehe. Bravo micio."

"Non sono un gatto!"

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"Lo sapeva?"

Yosano non era troppo sorpresa. Quella sensazione di disperazione la stava divorando di nuovo. Guardò Kunikida alzarsi e andarsene. Fece un gesto a Ranpo di prendere il suo posto. Lui lo fece, permettendole di alzarsi e seguire Kunikida.

Kouyou stava cullando Dazai avanti e indietro tra le sue braccia. Facendo dolcemente tacere, rassicurandolo in silenzio, anche se non riusciva a sentirla. Ranpo conosceva il concetto di malati terminali come Dazai. Solo perché sembravano addormentati, non significava che non potessero sentirti.

All we see is sky -sequel di "A spring without you is coming"-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora