I giorni trascorsero con sorprendente tranquillità per Yue. Si stava abituando al ritmo dell'asilo, ai bambini che iniziavano a riconoscerla e a cercarla nei momenti di difficoltà, e persino ai colleghi, che ormai le rivolgevano sorrisi amichevoli ogni volta che la incrociavano nei corridoi.
Un giorno, però, Yue venne convocata dalla coordinatrice. "Signorina Li," le disse Kristy, il tono professionale ma gentile, "avrei bisogno del tuo aiuto per una sostituzione nella nostra sede principale."
La richiesta la colse di sorpresa. La sede principale era uno degli edifici più imponenti delle imprese Ashton, e il solo pensiero di lavorare in un ambiente simile le provocava una certa inquietudine. Ma accettò con un sorriso educato e, il giorno dopo, si trovò di fronte a un edificio maestoso, dove la struttura imponente e la precisione architettonica riflettevano la potenza dell'azienda.
Dopo essersi presentata alla reception e aver sistemato le sue cose, Yue accompagnò un piccolo gruppo di bambini all'esterno per una passeggiata nel giardino aziendale. Il sole filtrava attraverso le fronde degli alberi, creando giochi di luce che danzavano tra i bambini che correvano sul prato, le risate che riempivano l'aria di una serenità contagiosa.
Yue li osservava con un sorriso, rilassandosi per un momento. Ma poi, improvvisamente, un cambio nell'energia dell'ambiente la fece voltare. A pochi passi di distanza, in piedi sull'elegante vialetto che attraversava il giardino, c'era Jin Ashton.
Il cuore di Yue saltò un battito. La sua figura imponente era impossibile da ignorare, e anche i bambini sembravano colpiti dalla sua presenza, i loro occhi spalancati che seguivano il misterioso "signore" che li osservava.
Lui le rivolse uno sguardo misurato, "Signorina Li," disse in tono pacato, il solito contegno impeccabile. "Non mi aspettavo di vederti qui."
Lei cercò di mantenere la calma, ricordandosi della sua posizione. "Sono qui per sostituire una collega," rispose, abbassando lo sguardo prima di aggiungere, quasi per rompere il silenzio. "Stiamo solo facendo una passeggiata."
I bambini sembravano incuriositi da lui, e uno di loro, con un coraggio che Yue invidiava, tirò leggermente la manica della giacca di Jin. "Sei il capo di Yue?" domandò con un sorriso ingenuo,mentre Yue arrossiva visibilmente.
Jin abbassò lo sguardo e osservò i bambini con la sua solita compostezza, ma stavolta, Yue notò una sfumatura diversa nel suo sguardo: nessuna traccia di freddezza, quasi come se fosse un grosso felino che guardava dei pulcini.
"Non proprio," rispose, con una calma che sembrava quasi intima. "Sono un suo consulente."
Il bambino inclinò la testa, perplesso dalla parola nuova, e aggrottò le sopracciglia in una piccola smorfia. "Sei un suo amico, allora?"
Jin scambiò un rapido sguardo con Yue, e un accenno di sorriso quasi sfuggì al suo controllo. Poi, con un lieve inchino del capo, rispose: "Questo dovresti chiederlo alla signorina maestra."
"Sei strano" rispose il piccolo. I bambini risero, dimentichi dell'uomo misterioso, e si allontanarono rincorrendosi e facendo chiasso. Ashton li osservò mentre correvano via, il suo sguardo sempre vigile ma attento. Yue si ritrovò, suo malgrado, a fissarlo mentre era distratto: quei lineamenti duri e quegli occhi taglienti erano ormai diventati non solo familiari, ma in qualche modo anche confortanti.
Non si era mai sforzata di essere qualcun altro con lui; era così abituata a nascondere il suo essere un omega, fin da quando ne aveva memoria. Sempre con l'ansia di prendere i suoi soppressori, di contare i giorni e i minuti per non rischiare di dimenticarsene, di inventare scuse quando i suoi heat arrivavano, costringendola a chiudersi in casa per giorni.
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Broken Vows
Chick-LitNel mondo di Yue Li, essere un Omega significa vivere sotto una minaccia costante. Dopo aver cercato rifugio in un presunto centro di protezione, scopre rapidamente che dietro la facciata si nasconde una verità spaventosa: questi rifugi sono trappol...