CAPITOLO 2

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Olivia
"Sei inutile"
"Fai schifo"
"Sei una vergogna"
"Sei così così inutile che non puoi passare del tempo con le persone."
Per ogni parola sento come una spada che mi trafigge il cuore.
Mi sento fuori posto,inizio a credere che ciò che mi dicono sia vero.
Risatine.
All' improvviso vedo che le persone a cui voglio bene appaiono magicamente vicino a me,con un espressione nel volto più che delusa.
Risatine.
Ad un certo punto un enorme pietra mi colpisce con violenza e tutti quanti attorno a me iniziano a guardarmi con disprezzo. Mi sento inutile, fuori posto, voglio risvegliarmi da questo incubo.
L'aria inizia a mancare e la stanza in cui mi trovo diventa sempre più buia.
Risatine.
Lo spazio diventa sempre più piccolo.
Inizio a scomparire.
Un'eco di voci che mi ricordano di quanto sia inutile,si fanno sempre più lontane.
E poi in un attimo mi dissolvo in una nube grigia piena di dolore.
Mi risveglio in un bagno di lacrime e sudore.
Il fiato mi manca.
Mi sento completamente vuota.
Come un corpo privo di gioia che vaga sulla terra senza scopo.
Ce la posso fare.
Ce la devo fare.
Un respiro profondo.
Due,tre, quattro,cinque respiri e sento l' aria tornare  a circolare nei miei polmoni.
Mi alzo dal letto tremando.
Penso a quanto la mia mente sia crudele e sopporta tutto a quanto sia simile alla realtà.
Guardo il mio riflesso allo specchio. Ho la faccia stremata, stanca, due occhietti scure sotto gli occhi e quest'ultimi gonfi.
<OLIVIAAA>
<MUOVITI CHE OGGI C'È LA CERIMONIA>
La voce di mio padre che mi chiama mi ricorda che oggi si sarebbe svolta un' altra inutile cerimonia qui a palazzo.
Nel mio vocabolario cerimonia vuol dire una sola cosa : ANSIA.
Dover trovarmi in mezzo a tanta gente,salutare tutti con albagia,grazia ed eleganza,rispondere a domande che per la maggior parte delle volte sono molto molto imbarazzanti sono cose che mi provocano un quintale di ansia.
La mia vita gira intorno all'ansia insomma.
Sono felice, l'ansia è più forte
Sono triste, l'ansia è più forte
Sono completamente tranquilla, l'ansia è più forte.
L'ansia è più forte di qualsiasi cosa dentro me.
A volte mi sento in colpa per non avere ansia e lei arriva arriva piena di crudeltà e dolore.
Metto da parte questi pensieri. "Devo essere forte" mi ripeto e rispondo a mio padre.
<<ARRIV->>
Neanche il tempo di finire di rispondere che otto donne di corte entrano nella mia stanza. Vestite in modo elegante e sofisticato, sguardo spento, pronte a mettersi a lavoro.
Le saluto con grazie e mi concedono un sorriso ma non osano perdere tempo.
Nel giro di pochi secondi:
Una ragazza sta scegliendo il mio abito.
Due si stanno dedicando ai miei lunghi capelli.
Altre due ragazze stanno scegliendo i miei gioielli.
E due mi stanno truccando.
L'ultima, più grande delle altre di età, sta osservando  tutte con uno sguardo severo.
Dopo appena 15 minuti sono pronta per andare alla cerimonia, o meglio andare in contro all'ennesimo attacco di panico.
Prendo coraggio e scendo le scale per andare a prendere la carrozza.
Mi guardo allo specchio e noto qualcosa di strano in me.
Qualcosa che non avevo mai pensato di dire su di me.
Mi vedevo
Carina
Non bella
ma carina.
Per la prima volta da quando ho memoria la mia immagine allo specchio non era orrenda.
Quasi ...
Mi piaceva.
Faccio qualcosa di inaspettato.
Sorrido
E raggiante salgo sulla carrozza.

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