Corre il giorno 7 novembre 1628 , e Don Abbondio sta tornando a casa bel bello dalla sua passeggiata. Regge in mano il suo breviario, segnando la pagina con l'indice della mano destra mentre tiene le braccia all'indietro, osservando il paesaggio.
Sai che buffo se proprio oggi, il giorno prima del matrimonio di due contadini, che una cosa più comune è solo la morte, il destino avesse tenuto in serbo qualcosa di speciale.
Don Abbondio arriva al solito incrocio, ove sta una piccola conca dove poggia una statua della madonna, per proteggere i viaggiatori, e come al solito si aspettava di non veder nessun anima viva.
Colpo di scena, invero ci sono due uomini. Due bravi per precisione, riconoscibili dall'abbigliamento per nulla appariscente e dalla postura, potrebbero stare un po' più dritti in effetti.
Don Abbondio li nota, e l'ansia prende il sopravvento. Cerca di ricordarsi se per caso ci fossero dei vicoli tra lui e gli uomini, ma nulla. Allora velocemente si fa un'esame di coscienza, chiedendosi se per caso si fosse inimicato qualche signorotto o avesse fatto lui un torto, ma niente. Allora si mise l'anima in pace, e per non rimanere un altro istante in più da solo con la sua coscienza velocizza il passo.
Uno dei bravi lo ferma
"Signor curato" disse l'uomo
"Cosa desidera?"
Don Abbondio non è mai stato un cuor di leone, per lo stesso motivo ha scelto di diventar prete. Gli viene concesso vitto e alloggio solo per dirigere le messe e ufficializzare i matrimoni. Perciò è subito disposto all'ubbidienza se ciò non comporta ad alcun scombussolamento della sua quotidianità."Lei per caso, domani ha intenzione di maritare Lorenzo Tramaglino e Lucia Mondella?"
Chiede il malavitoso che non aveva ancor preso parola"Ah sì, due contadini, attività di tutti i giorni. Perché?"
"Questo matrimonio non s'ha da far, né domani né mai" Rispose il primo bravo (Il bravo segretamente si era esercitato per dire sta frase ad effetto)
"Suvvia, ma-" Il prete viene interrotto
"Noi non ne sappiamo, né ne vogliamo sapere. Le diciamo solo che ci rimetterebbe tanto. Uomo avvertito, c'intende"
"Chi li sposerà, non se ne pentirà, non ne avrà tempo"
"Zitto zitto, siamo gentiluomini, non gli faremo del male, affinché abbia giudizio." Ora il primo oratore si gira verso Don Rodrigo, squadrandolo con il suo sguardo che trasuda maliziosità "Sa prete, il Signor Rodrigo la riverisce caramente"
Questo nome colpì l'uomo di chiesa come in fulmine. Quel nome era temuto da qualsiasi uomo nei dintorni di Lecco. Don Rodrigo era un signorotto di origini spagnole, arrivato anche lui con l'invasione sul territorio italico. È un prepotente, un violento e soprattutto uno viziato forte.
"Se mi sapeste consigliare-"
"Oh! Consigliare a chi sa di latino!"
Disse ridendo con un ghigno da orecchio ad orecchio il secondo bravo
"Siamo convinti che farà la scelta più giusta. Poi certo, faccia come desidera, però si ricordi delle conseguenze."
I bravi si voltano, ed iniziano a camminare
"Buona notte messere"
E camminarono fino a quando scomparvero dalla vista del prete.Ora, Don Abbondio si sta facendo divorare dai dubbi. Sia chiaro, a quest'uomo non gli importa nulla della giustizia, tutto ciò che gli importa è che non venga fatto lui alcun danno. Perpetua, la sua governante, deve fargli compiere la stra grande maggioranza delle decisioni (come vedremo poi in futuro), povera donna.
Il parroco riprende il suo percorso verso casa, borbottando tra sé e sé
"Ma sì dai, Renzo non se la prenderà per un no vero? Sarà capace di mettersi l'anima in pace? Vorrà di sicuro delle ragioni, è furbo lui. Tranquillo come un'agnello finché non gli fai alcun torto e poi..."
Un brivido lo percorre lungo la schiena
"Come ho fatto a mettermi in mezzo a tutta questa storia!"
Per rassicurarsi un minimo prende tra le mani il breviario, e si mette a recitare qualche verso.
"Ti prego Signore, aiutatemi voi. Fate sì che questa situazione si risolva al meglio"
E il parroco arriva a casa, entrando e chiudendo la porta dietro di sé.
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Renzo starnuta, qualcuno starà parlando di lui. Una risatina gli sfugge all'idea.
Era con Lucia, come qualsiasi istante della giornata quando non è a lavorare.
Sai, si devono organizzare per il loro grande giorno domani. Uniti per sempre di fronte al Signore in matrimonio.
Neanche accorgendosene Renzo sorride, e tira a sé Lucia, in un abbraccio.
"Saremo una famiglia, avremo dei figli!"
Le dà un bacio sulla guancia
"Nulla potrà dividerci"Potenziale capitolo molto corto, me spiace.
Comunque sì, Renzo l'ha gufata.
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Renzo x Don Rodrigo
FanficLorenzo Tramaglino, un cittadino comune, che si sarebbe sposato con Lucia Mondella. Don Rodrigo, ovvero Paolo Origiano, signorotto di origini spagnole che grazie ad una scommessa con il cugino ha fatto intrecciare le strade di persone che non avrebb...