oh natura,
dolce e bella senza alcuna creatura
viril universo, perché mi hai lanciato contro così tanti sassi senza poter mai cambiar verso?
oh natura,
senza né amor né creanza
mi fai paura;
aspetto da te
solo una dolce pietanza,
un po' di speranza
per creare una mia unica propria danza
oh natura,
tu e la tua disinvoltura
cara e decisa col tuo tratto senza sfocatura
la tua essenza
snatura
tutto questo poco rimasto in altura
bastardo caotico universo,
scuro e forte senza senso
una pietra nel nulla
e l nulla in una pietra
quando farai giunger qui
la primavera?
crudel soav vento,
alto e tempestoso come il cielo
perché copri
quel mio lungo contempo
questo mio amabile panorama?
il tuo aroma
incomba di incertezza
questa breve ed insostenibile vita,
senza via di uscita,
e non può cambiar verso,
-lo ripeto-
dal dolore un brindisi
di tante notti senza mattine
per un cartello
con su scritto:
"vendesi"
sulle note del cuore
perché anche gli insetticidi ed i fertilizzanti
son di elementi innocenti come le ammine,
senza giustizia questa povera matita
scorre forte come la vita
che vede le sue dita
divenir ferite
e ad una certa
non funziona
nemmeno più la sua grafite
è consumata l'ematite
oh dolce vita
epoca bella
(bèlle epoque)
gara alla morte
di chi va forte
forte come un motor ormai deceduto
perder un figlio nelle radici del comando
gira la manovella
"è ora del progresso!"
la macchina deve pur attivarsi,
corsa contro il tempo
istituto luce
via col vento
la macchina cammina potente
come le sinapsi
"insomma, si rilassi!"
per ché, infondo, non riesce a fidarsi?
ah, se lì andassi,
perder l core e l'anema in mezzo ad una lettera
lei sta ancora cercando nel mar la sua zattera
la litosfera l'aspetta,
corsa a chi raggiungerà prima la luna
lei deve curarsi!
scritta senza significato e senza enfasi,
oh, che estasi!
oh umana natura, cosa mi combini
dolce e leggera, come una lacrima cammini
percorri un sentier sui nostri cuoricini
vicini vicini
senti-menti
perché senti
ma menti
per vincertela facile.
oh natura,
nemica e amica dell'uomo
nel tuo spazio ritrovo
quella tipica essenza,
"ecce homo"
io non sono uomo,
sono dinamite
le mie dita
son appuntite
di un raggio ho sol la pervenza
che
resta
va
e
torna
ma senza precedenza
percepisco forte la tua assenza
oh natura,
colorata e sbiadita come la pianura
la guerra è duratura
la pace è dura
è tardiva
non so se riesco più ad esser viva
oh foglio bruciato,
t'han macchiato
la tua cellulosa è decomposta
l'epicentro si sposta
ed è qui la nuova sosta
rosa appassita nel giardino,
l'acqua è avvelenata
tu da un sem sei nata
e qui ti sei alzata.🌿
-🌹