11. Almeno per oggi

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"T-ti piace davvero?"

La domanda di Simone sorge spontanea, mentre si lascia cadere dietro al letto accanto a Manuel, che se ne sta qui nascosto forse da ore e con il viso arrossato e gli occhi gonfi per le lacrime.

Manuel sta fissando un disegno che ritrae lui e sua nonna accoccolati su un prato verde e il cielo azzurro che faceva da sfondo. Lo fissa quasi come se fosse una fotografia, come se fosse l'unico ricordo di sua nonna a cui può aggrapparsi disperatamente per non rischiare di crollare.

Simone è piccolo ma lo vede quanto sta male.

Oramai è una settimana che Manuel viene a casa loro di tanto in tanto, tante volte ha sentito gli adulti mormorare qualcosa in proposito al fatto che la mamma di Anita non stesse tanto bene e ora, purtroppo, è arrivata la notizia che tutti temevano di più.

Manuel, che le era davvero affezionato, ora è devastato.

Simone si rannicchia accanto a lui tenendo un piccolissimo spazio di distanza dal suo corpo. Ha paura di toccarlo - Manuel sembra troppo suscettibile al momento - così, nonostante sia solo un bambino di sette anni, cerca di rispettare il suo spazio personale ma standogli comunque vicino.

"I-io lo so che non sono bravo a disegnare" continua Simone, quando Manuel non risponde alla sua domanda. "Ma posso provare a rifartelo uno più bello - "

"Simo", lo interrompe dolcemente Manuel, quando rinsavisce da questo stato di trance e lo guarda. "È bellissimo. Grazie."

Simone annuisce, mentre si lascia sfuggire una lacrima. Al che Manuel finisce per allarmarsi e per un attimo teme di aver detto qualcosa di sbagliato, ma non ha il tempo neanche di chiederglielo che Simone annulla la poca distanza che li separa per stringerlo in un abbraccio.

"Mi dispiace per tua nonna", singhiozza sulla sua spalla. "Vorrei tanto fare qualcosa ma non so come fare a farti stare meglio."

Manuel si crogiola in questo abbraccio per un po', poi afferra il viso del bambino con decisione, obbligandolo a staccarsi da lui per poterlo guardare negli occhi. "Broncio, guardami. Non - non piangere, per favore. Io... io starò bene, te lo prometto."

Gli asciuga le lacrime con i pollici e un attimo dopo Simone è di nuovo avvinghiato al suo collo, piangendo disperatamente e soffrendo insieme a Manuel per la perdita di sua nonna.

"Non voglio che piangi, tu sei la mia persona preferita nel mondo" mormora Simone tra i singhiozzi. "N-non dirlo a Jaco, ok?"

"Va bene, piccolè" sussurra Manuel, finalmente con un sorriso. "Sarà il nostro segreto."









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