Lilia - Gli oceani del cuore

Fuga nel Buio

Maria e Conti rimasero nascosti, osservando Walter entrare in casa sua. La notte era silenziosa, interrotta solo dal fruscio delle foglie mosse dal vento. Il cuore di Maria batteva forte, alimentato dall'adrenalina e dalla paura dell'ignoto."Dobbiamo avvicinarci," sussurrò Conti. "Ma facciamolo con cautela."Si mossero silenziosamente lungo il perimetro della casa, cercando di trovare un punto da cui poter osservare senza essere visti. Trovarono una finestra semiaperta nel retro, attraverso la quale potevano vedere Walter muoversi all'interno.Walter sembrava agitato, camminava avanti e indietro per la stanza, con il telefono in mano. Maria e Conti si scambiarono uno sguardo preoccupato. "Che sta facendo?" sussurrò Maria.Conti fece un cenno con la testa. "Aspettiamo e osserviamo."Walter smise di camminare e si fermò davanti a una scrivania. Aprì un cassetto e tirò fuori una piccola scatola di legno. La sua espressione era tesa e preoccupata. Poi, con un movimento rapido, prese qualcosa dalla scatola e lo mise in tasca."Dobbiamo scoprire cosa c'è in quella scatola," disse Conti, determinato. "Aspettiamo che esca."Maria annuì, il cuore che batteva forte. Rimasero nascosti, osservando ogni movimento di Walter. Dopo quello che sembrò un'eternità, Walter uscì dalla stanza, spegnendo la luce e dirigendosi verso la porta d'ingresso."È il momento," disse Conti, tirando fuori un grimaldello dalla tasca. "Entro io, tu resta di guardia."Maria annuì, sentendo una morsa di paura stringerle lo stomaco. Conti aprì la porta con destrezza e entrò nella casa buia. Maria restò all'erta, guardando nervosamente in giro per assicurarsi che nessuno li avesse notati.Conti si avvicinò alla scrivania e aprì con cautela la scatola di legno. Dentro trovò diverse lettere e una piccola bottiglia di vetro. Sollevò la bottiglia alla luce della torcia e vide che conteneva un liquido trasparente."Questo potrebbe essere il veleno," sussurrò a Maria, facendole cenno di avvicinarsi.Maria entrò nella stanza, cercando di mantenere la calma. "E le lettere? Che cosa dicono?"Conti iniziò a leggere una delle lettere a bassa voce. Erano minacce anonime, simili a quelle che Lilia aveva ricevuto. "Questo è un indizio importante. Potrebbe collegare Walter alle minacce e all'avvelenamento di Andrea."Mentre stavano esaminando le lettere, udirono dei passi avvicinarsi alla porta. "Dobbiamo andare!" disse Maria, il panico che le serrava il petto.Riuscirono a uscire dalla casa appena in tempo, nascondendosi nell'ombra mentre Walter rientrava. "Abbiamo quello che ci serve," disse Conti, respirando affannosamente. "Portiamo tutto a De Luca."Maria annuì, il cuore che batteva ancora forte. Sapevano di avere un nuovo pezzo del puzzle, ma la strada per la verità era ancora lunga e pericolosa. Si diressero verso l'auto, consapevoli che quella notte avevano fatto un passo importante verso la soluzione del mistero.
---Maria e Conti si muovevano velocemente attraverso il buio, dirigendosi verso l'auto parcheggiata a una distanza di sicurezza. L'aria era fredda e il silenzio della notte era rotto solo dai loro passi rapidi. Maria sentiva il cuore battere forte, la tensione dell'avventura appena vissuta ancora presente.Quando stavano per raggiungere l'auto, una figura emerse improvvisamente dall'ombra. Era Walter, e la luce della luna rivelava una lama che brillava nella sua mano. "Fermi lì!" gridò, la voce carica di rabbia e disperazione.Maria si fermò di colpo, il respiro mozzato in gola. Conti si posizionò davanti a lei, proteggendola con il suo corpo. "Walter, cosa stai facendo?" chiese con calma, cercando di mantenere il controllo.Walter avanzò lentamente, il coltello stretto nella mano tremante. "Voi due... voi due non capite niente," ringhiò. "State mettendo tutto a rischio. Non potete immischiarvi nei miei affari."Maria sentì il terrore paralizzarla. "Walter, cosa stai facendo? Perché hai un coltello?"Walter la guardò con occhi pieni di disperazione. "Non volevo arrivare a questo punto, ma voi mi state costringendo. Non potete capire quanto sia importante tutto questo."Conti fece un passo avanti, mantenendo la calma. "Walter, non è troppo tardi. Possiamo parlare, risolvere tutto senza violenza. Metti giù il coltello."Walter scosse la testa, avanzando ancora. "Non potete fermarmi. Andrea doveva andarsene. Era lui che rovinava tutto. E ora voi... voi state cercando di distruggere tutto quello che ho costruito."Maria trovò la voce, la paura che lasciava spazio alla rabbia. "Quindi sei stato tu ad avvelenare Andrea? Perché? Cosa speravi di ottenere?"Walter si fermò, la lama ancora alzata. "Non capisci, Maria. Andrea stava distruggendo tutto quello che avevamo costruito. Doveva andarsene. E ora, tu e Conti... mi state costringendo a fare cose che non voglio fare."Conti alzò una mano, cercando di calmarlo. "Walter, ascoltaci. Non vogliamo farti del male. Possiamo trovare una soluzione insieme. Non è troppo tardi."Walter sembrava esitare per un momento, la lama che tremava nella sua mano. Ma poi scosse la testa, il volto contorto dalla rabbia. "No, non c'è più tempo per le parole."In un attimo di tensione, Conti balzò in avanti, afferrando il polso di Walter e cercando di disarmarlo. I due uomini lottarono, il coltello che scintillava alla luce della luna mentre si muoveva avanti e indietro tra loro. Maria guardava impotente, il cuore in gola.Finalmente, Conti riuscì a disarmare Walter, gettando il coltello lontano. Walter cadde a terra, il respiro affannoso, e Conti lo bloccò con fermezza.Maria corse verso di loro, le lacrime che le rigavano il volto. "Walter, perché? Perché tutto questo?"Walter la guardò con occhi pieni di disperazione. "Non capisci, Maria. Ho fatto quello che dovevo fare. Andrea stava distruggendo tutto. Doveva andarsene."Conti scosse la testa, mantenendo Walter fermo. "Chiama la polizia. De Luca deve sapere tutto."Maria annuì, sentendo il peso della notte schiacciarla. Sapeva che la verità era finalmente emersa, ma il costo era stato alto.