La luce del mattino entra dalla finestra, riempiendo la cucina di un calore gentile, e mi ritrovo a sorridere senza nemmeno pensarci.
Questa pace, questa tranquillità... a volte fatico a credere che siano reali.
Mi sembra di vivere in un sogno, in una vita così diversa da quella che avevo conosciuto.La casa che ho costruito con Dadda non è solo un posto dove abitiamo: è un rifugio, il nostro mondo, qualcosa di prezioso che abbiamo creato insieme, un giorno alla volta, senza fretta, con pazienza e amore.
Sto versando il caffè nelle tazze quando sento i suoi passi avvicinarsi.
Mi volto e i nostri sguardi si incontrano, e in quegli occhi c'è tutta la serenità che mi mancava, una dolcezza calma che mi fa sentire finalmente al sicuro.
Gli passo una tazza e mi siedo accanto a lui, lasciando che il silenzio parli per noi.
-Non riesco ancora a credere che siano passati due anni- dico piano, quasi come se parlassi tra me e me.
A volte mi sembra che tutto sia successo ieri, altre volte... è come se fosse un'altra vita, un'altra Greta quella che ha attraversato tutte quelle paure.
Dadda mi guarda con un'intensità che mi scioglie.
-E a volte mi chiedo come abbiamo fatto ad arrivare fino a qui... ma poi ti guardo, e so che ne valeva la pena- dice lui, con una semplicità che mi colpisce dritta al cuore.
Abbasso lo sguardo sulle nostre mani intrecciate.
Ripenso a tutto quello che abbiamo passato, a quanto dolore ci è voluto per arrivare fino a qui.
Ma ora, in questo momento, so che ne è valsa la pena.
Ogni paura, ogni dubbio... tutto mi ha portata qui, accanto a lui.
-Hai mai pensato... se quella notte fosse andata diversamente?- chiedo, e la mia voce trema appena.
Una parte di me non vuole nemmeno pensarci, ma sento il bisogno di dirlo.
Lui mi stringe la mano, e in quel gesto sento tutto il suo amore, la sua forza.
-Non ha senso pensarci, gre- risponde, dolcemente.
-Quello che conta è che siamo qui. Che tu sei qui. E che finalmente siamo liberi-
Annuisco, e una leggerezza mi invade.
Luca non è più altro che un'ombra lontana, un ricordo che non mi tocca più.
Per la prima volta, mi sento davvero libera, libera di vivere il presente senza timore, senza il peso del passato.
Lo guardo, e le parole mi scivolano fuori, sincere e semplici.
-Ti amo, Dadda-
Lui sorride, si avvicina e mi bacia, leggero, come se quel bacio fosse una promessa.
-Ti amo anche io, gretuccia. E non c'è niente che possa cambiare questo-
E in quel momento, lo so: questa è la vita che voglio, questa vita semplice, fatta di sguardi, di gesti, di amore vero.
So che, finché avrò lui al mio fianco, posso affrontare qualsiasi cosa.
Rimaniamo lì, seduti al tavolo, a goderci il silenzio e la tranquillità.
Ogni tanto scambiamo qualche parola, ma c'è una quiete tra di noi che dice molto più di mille discorsi.
È incredibile come si possa trovare una tale pace, dopo tutto quello che abbiamo passato.
STAI LEGGENDO
Non lasciarmi qui
Aktuelle LiteraturGreta,la sorella di Riccardo Dose, dopo il diploma si è trasferita a Bologna. Lei ha un segreto che da tempo la tormenta:è innamorata del migliore amico di suo fratello. Succederà qualcosa tra i due? Lo scoprirete solo leggendo la storia😇