Questo testo è stato scritto piuttosto di getto tra stamattina e oggi pomeriggio.
Oggi doveva esserci sciopero ma la RDS ci ha fatto supplenza la prima ora e OVVIAMENTE abbiamo fatto il lavoro sulle emozioni.
Un'ora, abbiamo speso.
Bene, a parte questo, come ultima cosa della settimana (almeno il sabato lei non c'è) ci ha dato DI COMPITO per lunedì di scrivere un testo incentrato su un'emozione. Il mio non è esattamente incentrato su un sentimento in particolare, è solo una storia per cui ho avuto ispirazione.
Forse dovrei mettere dei TW o forse no... Non lo so... Non penso che ci sia niente di troppo forte, sono solo pensieri.
Capiate quello che vi viene, è un testo nato per una cosa di scuola e per la mia voglia di fare le cose 'bene' anche se è per una persona che non mi sta tanto simpatica.
Ok ora buona lettura ❤️E Andrea cammina, come ogni mattina.
Andrea non ha altro da fare, e questa vita non aiuta.
A scuola, nessuno capisce.
A casa, nessuno capisce.
Le dicono che è maleducata, le dicono non si fa così.
E Andrea incassa, ma ormai è come la Luna. Troppi meteoriti l'hanno colpita e nulla si può più riparare.
Ad un tratto si ferma, su un ponte.
Si ferma e guarda giù.
Lo sdegno che una volta provava si è ormai trasformato in rassegnazione.
Gli altri non la capiscono e ormai ci è abituata.
A scuola, hanno spento la sua voglia di cambiare, banalizzando tutto. Le hanno fatto capire che non deve parlare, che deve stare zitta. Alle persone dà fastidio quando si parla, se le idee sono diverse e alla fin fine non vengono accettate. Tutti però dicono di essere sempre gentili e comprensivi.
A casa vuole essere invisibile, e fuori non parliamone.
Andrea vuole solo sparire, ma soffoca ogni pensiero.
E Andrea cammina per la sua strada, vive senza dare nomi alle cose perché è la cosa più inutile a cui possa pensare.
Andrea non vuole concludere le frasi.
Tanto non verranno ascoltate.
Vive per inerzia, Andrea. Lei stessa è un paradosso.
E le diranno che è svogliata, egoista, le diranno sei apatica; le diranno sei troppo poco emotiva, non ti esprimi abbastanza.
Andrea è un foglio di carta tutto scritto, scarabocchiato e sgualcito. Un foglio fin troppo vicino al fuoco.
Un semplice fogliettino che potrebbe essere pestato, che dai passi dei passanti potrebbe venire spinto più vicino alle fiamme.
Andrea non piange più.
Andrea non vuole essere vista.
E le diranno che ha torto, le diranno di scusarsi. Le metteranno note disciplinari e la accuseranno.
Andrea voleva solo essere ascoltata... ma questo mondo non è fatto per Andrea.
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Oneshot
General FictionTesti vari, quando l'ispirazione mi investe e affogo in un fiume di parole