You think
My love
Was ever gone
🥀ALCESTIS
Sono distrutta.
Non alzerò il culo dal letto fino a domenica prossima.
La mia sveglia non smette di mettere alla prova i miei nervi da mezz'ora ormai, ma non ho la forza di alzare il braccio per disattivarla.
È normale tutta questa pigrizia? È normale questo vuoto di vitalità?
Immagino di si, visto che mi sento così in questo momento.
Ieri ho bevuto così tanto che mi sento la testa fuori funzione, più la muovo più sembra che il mio cervello stia cadendo a capofitto da un burrone e infine si schianti per terra con un enorme tonfo.
Abbasso lo sguardo verso il mio polso sinistro.
Il tatuaggio marchia la mia pelle pallida e simboleggia la mia natura.
Mi ricordo ancora il momento in cui ho chiesto il motivo del posto in cui va fatto e lui mi disse una cosa che mi fece venire i brividi in tutto il corpo:'Sdraiata sul letto, mi mordo il labbro inferiore per il nervosismo. Ho sempre voluto fare un tatuaggio e non ci credo che sta succedendo veramente in questo esatto momento. Sento il lieve dolore che si imprime nella pelle insieme all'inchiostro, ma sorrido come una bambina perché quel fastidioso pizzicore in realtà a me fa solo ridere.
«Ti fa il solletico?»
Il suo sguardo vaga sul mio viso più volte e anche gli angoli della sua bocca si sollevano lievemente verso l'alto. Penso che lui abbia a prescindere degli occhi attraenti, che ci provano con tutte ma in realtà è solo il suo sguardo.
Penetrante.
Intenso.
Vivo.E poi, da ingenua che sono, mi domando se sono io a fargli questo effetto oppure io non c'entro nulla con tutto questo cazzo di gioco dei sentimenti.
Il cuore mi porta da una parte ma il cervello tira dall'opposto.
E io non so che strada seguire.«Si»
«Se ti faccio male, dimmi di fermarmi e non fare la solita dura che non prova mai niente»
«Male? Mi stai sfiorando, mi sembri una piuma che mi accarezza la pelle»
«Va bene, Lifeweaver. Prendimi in giro quanto vuoi»
«Dai, io scherzo. Non ti sarai mica offeso?»
«Toccato nell'orgoglio, piuttosto»
«Oh poverino, il piccolino ci è rimasto male»
Faccio una faccia intenerita mentre gli do un buffetto sulla guancia.«Che tenero che sei»
Admetus alza gli occhi al cielo e successivamente segue un momento di silenzio.
I suoi occhi sono concentrati e il suo viso è ritornato irrigidito come sempre. Sembra costantemente in allerta e non so se devo preoccuparmi anche io.
Decido di parlare per rompere l'imbarazzo che aleggia tra di noi.«Perché proprio nel polso sinistro?»
La sua attenzione ritorna su di me e vedo il ghiaccio delle sue iridi sciogliersi lentamente.«Sai la storia della mano sinistra vero?»
«So solo qualche dettaglio»
«In passato la mano sinistra veniva considerata come la "mano del diavolo" e i mancini erano definiti come "rovesciati" e "invertiti". Negli anni Venti l'essere mancini veniva associato alla demenza e i bambini venivano costretti, anche con punizioni corporali, a usare la mano destra. Negli anni Quaranta, invece, l'essere mancini venne collegato alla dislessia. Solo dagli anni Settanta, si smise di imporre l'uso della mano destra, considerando la mano sinistra come una caratteristica comune. Questo tatuaggio sta nel polso sinistro di tutti noi streghe e stregoni appunto perché siamo esseri soprannaturali e veniamo associati al diavolo, che sia magia bianca o magia nera»
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Promise-noi e nessun altro
RomanceLa vendetta è amara come la verità. La manipolazione è sinonimo di potere. La bellezza è rappresentata dal dolore. L'amore è magia. Nulla è ciò che si vede, nulla è ciò che si è. Il mondo gira, il tempo cambia, i colori si trasformano. Allora perché...