Dadda's pov
Era una serata tranquilla, il cielo di novembre stava iniziando a scurirsi mentre la luce calda delle candele illuminava la stanza.
Avevamo deciso di fare una cena a casa, una di quelle serate in cui ci rifugiavamo insieme, lontani da tutto e da tutti.
Non avevo preparato nulla di speciale all'inizio, ma poi, guardandola mentre sorrideva e parlava di come la nostra vita fosse cambiata, mi resi conto che quello era il momento.
Greta, seduta accanto a me, mi guardava con quella luce nei suoi occhi che mi faceva sentire come se fossimo già legati da qualcosa di eterno.
Eppure, sapevo che per me c'era qualcosa di più, qualcosa che avevo tenuto dentro per troppo tempo, aspettando il momento giusto.
-Ti ricordi quella notte in cui abbiamo camminato fino al parco, solo io e te?- chiesi, mentre alzavo il bicchiere per un brindisi.
Il suo sorriso si fece più morbido, mentre annuiva.
-Come dimenticarla... era come se il mondo non esistesse più intorno a noi- rispose, la voce quasi un sussurro.
-Esatto. Sentivo che in quel momento, non c'era altro che noi due. Come se il tempo fosse sospeso-
Mi fermai, mettendo il bicchiere da parte, e poi la guardai intensamente.
-E da allora, ogni giorno con te è stato come quel momento. Come se tutto quello che ho vissuto prima non fosse niente, perché la mia vita ha cominciato davvero quando ti ho incontrata-
Le sue labbra si piegarono in un sorriso, ma nei suoi occhi c'era una domanda silenziosa.
Mi alzai lentamente, senza distogliere lo sguardo da lei, e andai verso la finestra.
Il cielo scuro e le luci della città sembravano lontane, come se fossimo solo noi in quel piccolo angolo di mondo.
Poi, senza preavviso, mi voltai verso di lei, lanciandole uno sguardo che parlava da solo.
-Greta, non sono mai stato bravo con le parole, ma ci sono cose che sono così evidenti che non ci vuole nemmeno troppo coraggio per dirle-
Feci un passo verso di lei, le mani che tremavano leggermente per l'emozione.
-Non voglio più perdere un solo momento senza di te. Non voglio immaginare un futuro senza la tua mano nella mia-
Si alzò in piedi anche lei, il suo respiro più profondo, mentre cercavo di raccogliere tutte le parole giuste.
-Mi hai cambiato, mi hai fatto capire che l'amore non è solo un'idea, ma una forza che ti fa affrontare tutto, anche le cose più difficili. E voglio che il resto della mia vita sia con te. Ogni singolo giorno-
Con un gesto deciso, afferrai la sua mano, che tremava quasi quanto la mia.
-Greta, vuoi sposarmi?-
Un silenzio si posò su di noi, il cuore mi martellava nel petto, e lei mi guardava con quegli occhi pieni di tutto l'amore che avevo imparato a riconoscere.
Un sorriso si dipinse lentamente sul suo volto, mentre una lacrima scendeva silenziosa sulla sua guancia.
-Sì-rispose, la voce tremante.
-Sì, voglio sposarti-
E in quel momento, mentre la stringevo a me, sentivo che il futuro, qualunque fosse, sarebbe stato perfetto con lei al mio fianco.
Mentre la stringo, mi rendo conto che l'abbraccio racchiude tutta la nostra storia.
Tutto quello che abbiamo passato insieme, i momenti difficili e quelli belli, i silenzi condivisi e le risate, tutto confluisce in questo singolo istante.
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Non lasciarmi qui
General FictionGreta,la sorella di Riccardo Dose, dopo il diploma si è trasferita a Bologna. Lei ha un segreto che da tempo la tormenta:è innamorata del migliore amico di suo fratello. Succederà qualcosa tra i due? Lo scoprirete solo leggendo la storia😇