Parte 14

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Charles's POV

Averla qui mi fa sentire meglio ma mentre scruto il suo viso, non posso far a meno di smettere di sorridere.

Ha gli occhi gonfi e rossi, il viso pallido e sciupato.
Il suo sguardo sembra ricominciare a brillare dopo che mi ha analizzato, ma c'è un velo di angoscia.

<<sembra che hai visto un morto>> dico guardandola e sdrammatizzando.
<<Charles non giocare>> mi ammonisce di nuovo.
<<troppo presto?>> scherzo con un sorriso all'angolo della bocca, ma la sua espressione è severa. È davvero preoccupata.

<<come stai?>> mi chiede addolcendo lo sguardo.
<<ora che sei qui meglio>> dico mentre mi metto a sedere per bene e faccio spazio sul letto per farla sedere, picchiettando sul tessuto per richiamarla.

<<Charles..>> inizia a dire mentre si avvicina lentamente.
<<Aurora non iniziare, sono quasi morto. Fammi dire quello che voglio>> questa volta l'ammonisco io mentre l'osservo sedersi sul ciglio del letto.
<<ne abbiamo parlato stamattina>> dice guardandomi.
<<stamattina abbiamo concordato di avere un rapporto civile ed essere amici, ma di certo non cambia quello che sei per me>> le dico guardandola negli occhi.

<<Charles>> inclina la testa e mi ammonisce.
<<Aurora>> sostengo il suo sguardo.
<<non mi rendi la situazione semplice>> dice severa.
<<Bhe allora forse non è la "situazione" giusta se stai così>> dico virgolettando la parola con le mani.

Lei sbuffa demoralizzata.
<<non sarebbe più facile se mi dici cosa sta succedendo realmente?>> dico allungando la mano verso la sua, per poi posarcela sopra.

<<non c'è nulla da dire, sto per sposarmi e tu sei la persona che ha investito nella mia azienda. Possiamo avere un rapporto civile oppure no>> dice guardando la mia mano per poi ritrarre la sua.

Rimango interdetto per qualche secondo.

<<sono solo il tuo socio? Davvero?>> la guardo duro e poco dopo lei annuisce.
<<allora perché sei stata con me una settimana? Perché sei venuta a letto con me? Perché mi hai detto che mi amavi se devi sposare quell'idiota?>> dico mentre inizio ad alzare la voce più del dovuto.

Lei mi guarda smarrita, come per cercare una risposta. Poi abbassa lo sguardo e si alza.

<<adesso me ne vado, volevo solo sapere come stavi>> dice si sistema il vestito.
<< Aurora>> la richiamo cercando di portare di nuovo il suo sguardo verso di me.

<<No Charles, non possiamo andare avanti così. Non riusciamo neanche a parlare. Limitiamoci a salutarci.>> dice mentre inizia ad allontanarsi verso la porta.

<<non voglio questo>> dico quasi implorante.
<<Riavrai i soldi che hai investito appena posso>> dice mettendo la mano sulla maniglia.
<<non voglio i tuoi cazzo di soldi Aurora>> dico tornando ad alzare la voce e lei si gira.

<<allora cosa vuoi Charles?>> chiede alzando la voce anche lei.
<<Voglio TE>> dico alzandomi dal letto e ormai urlando.

Ci guardiamo negli occhi per qualche secondo mentre entrambi cerchiamo di controllare il nostro respiro.
Dopo poco la porta si apre e Arthur entra richiudendola dietro di se.

<<cosa cazzo sta succedendo qua dentro?>> dice guardandoci.
<<niente>> rispondiamo insieme io e Aurora mentre continuiamo a sostenere lo sguardo uno all'altro.
<<allora per quale cavolo di motivo state urlando? Vi sentite per tutto il medical Center>> dice ammonendoci alternando lo sguardo tra noi.

Quando nessuno dei due gli risponde e non dei due lo degna di uno sguardo, Arthur sbuffa.

<<ok adesso basta, siete due bambini!>> dice scocciato e urlando, così da richiamare la nostra attenzione.

<<adesso Charles si deve riposare che tra poco torneranno i medici a fare la visita e Aurora deve andare perché fuori c'e quella specie di animale ad aspettarla>> dice riluttante e a quelle parole mi sento un misto di rabbia e divertimento nel sapere che almeno mio fratello la pensa come me su quel tipo.

Aurora lo guarda ammonendolo e Arthur alza le spalle.
<<è così! Non farò finta che mi piace. Anche se sei la mia migliore amica>> dice e Aurora sbuffa.
<<adesso salutatevi come due persone mature! Vi parlerete di nuovo quando vi sarete calmati>> sentenzia non lasciando margine di trattativa.

Aurora riporta i suoi occhi su di me mentre non riesce a trattenere un sorriso per la reazione da "genitore" di mio fratello.
Io la guardo  e percepisco nei suoi occhi che in realtà non vuole andarsene, che vorrebbe rimanere qui, anche solo per litigare.

Perché stai fuggendo da tutti amore mio?

Alzo il lato della mia bocca in un leggero sorriso e lei ammorbidisce lo sguardo.

<<ciao Charles>> dice titubante.
<<Ciao Aurora>> rispondo riluttante non volendo che se ne vada.

Lei mi guarda un'ultima volta, sospira e lascia una carezza leggera sulla guancia di Arthur, prima di aprire la porta e uscire, richiudendola dietro di lei, lasciando un vuota nella stanza ma sopratutto dentro di me.

Non mi interessa se litighiamo o parliamo, non vorrei stare senza di lei mai.

Sospiro e poco dopo noto mio fratello avvicinarsi al letto mentre Andrea e Lorenzo entrano.

<<cosa è successo?>> dice Andrea avvicinandosi e sedendosi lì dove poco prima era seduta la mia Aurora.

<<niente>> dico passando una mano tra i capelli in piena frustrazione.

<<Charles devi darle tempo>> dice Lorenzo appoggiato al muro.
<<tempo? Quanto? E perché sopratutto?>> chiedo in una risata nervosa.

<<c'è sicuramente qualcosa che non va. Anche quando Andrea è andata a chiamarla ha visto qualcosa di strano>> dice Arthur digrignando i denti per la rabbia.
Alzo lo sguardo verso di loro preoccupato e vedo Andrea darà una spinta ammonitoria ad Arthur.

<<che vuoi??? Lo deve sapere>> dice accertandosi il braccio.
<<cosa devo sapere>> dico ringhiando.

I ragazzi si guardano tra di loro come per decidere se parlare o meno.
<<se non iniziate a parlare, giuro che mi alzo e vi meno a tutti>> dico nervosamente.

Andrea sbuffa e inizia.
<<quando sono andata a chiamarla, mi è sembrato come se le cose tra loro due fossero molto tese. Aurora aveva la testa chinata senza mai alzare lo sguardo, era impaurita. Lui la stava quasi strattonando per portarla via, ma aveva degli occhi completamente annebbiati dalla rabbia>> dice controllando bene le parole e dicendole lentamente per vedere la mia reazione.

Rimango per qualche secondo a fissarlo mentre analizzo tutto quello che mi è stato detto e sento salire la rabbia.

<<Charles>> mi richiama Lorenzo avvicinandosi.
Arthur ribolle di rabbia quasi quanto me e riesco a vederlo dalla sua espressione. Mi guarda fisso negli occhi e capisce cosa sto pensando.

<<stavo per andare io, ma mi hanno fermato. Lo avrei ucciso >> dice guardandomi ringhiando.

<<devo parlare con lei>> sentenzio.
I ragazzi annuiscono guardandomi.
<<dobbiamo trovare il modo per parlare con lei da sola, senza che quell'essere ripugnante sia nelle vicinanze>> dice Lorenzo.
Io annuisco mentre cerco di rilassare i nervi.

<<abbiamo un piano>> dice Andrea attirando la mia attenzione.
<<dimmela>> rispondo pronto ad ascoltare.

......

Spazio autore.

Eccomi qua, so che vi avevo detto che l'avrei pubblicato prima, ma prima di farlo ho voluto scrivere già il prossimo così da avere già un'altro capitolo pronto.

Spero vi piaccia. ♥️♥️
Ditemi la vostra per favore.. almeno so se sto lavorando bene!!

Pages 2 || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora