Descrizione: Lo vedeva perfettamente. Poteva vedere come il moccioso di un Potter avesse il viso spento, le occhiaie e quell'aura di disperazione.
Perché gli altri non lo notavano?
Per Merlino, perché nessuno lo aiutava?
Quando si ritrovano di fronte allo Specchio delle Brame, esso fornisce le risposte e di conseguenza Severus agisce.***
Severus lo stava osservando dall'inizio delle vacanze invernali. Si era reso perfettamente conto che qualcosa non andava.
Il suo umore solitamente irritante era diventato così cupo da far fuggire tutti quelli intorno a lui. Lo faceva incazzare un po' (molto) ammetterlo, ma era preoccupato per Potter.
Era comunque il periodo di Natale e Capodanno. Avrebbe dovuto, come tutti gli altri, almeno sorridere, divertirsi... ma tutto sembrava scivolargli accanto senza che lo notasse.Il Grifondoro era seduto al tavolo, stanco e con fretta di uscire da quel posto che lo stava soffocando per tornare davanti allo specchio... per tornare a vedere sua madre e suo padre, parlare con loro e dire loro cosa provava.
Sì, oggi lo avrebbe fatto.Prese la forchetta e cominciò a infilzare il cibo senza reale interesse. La stanza era molto più vuota del solito. Le vacanze di Natale non erano ancora finite, ma qualcosa nel profondo di lui gli faceva avere questa folle speranza che gli studenti non sarebbero mai tornati.
Harry avvertiva uno sguardo su di sé, molto rovente e insistente, ma non era mai riuscito a scoprire di chi fosse.
La persona che lo aveva guardato era stata davvero discreta.Prese una o due patate e se le mise in bocca, masticando delicatamente nonostante il sapore di cenere che gli restava in bocca.
Posò la forchetta e se ne andò dopo aver preso velocemente qualcosa dal tavolo per portarlo con sé.Severus non ce la faceva più: doveva saperlo.
Vedendolo alzarsi, decise di seguirlo via: gli anni da spia gli furono utili.
Ma non appena lasciò la stanza sotto lo sguardo di Silente che non aveva finito di mangiare, il ragazzo era scomparso di nuovo.
Maledetto mantello.
Ascoltando i rumori, udì quello di tessuti trascinati per terra, di passi e di respiri affannosi.
Seguì istintivamente il rumore e giunse davanti a una porta che si era appena chiusa.
Attese un po', prima di aprirla lentamente.
Entrò nella stanza e rinchiuse la porta senza fare rumore.La stanza era piuttosto semplice, abbandonata.
L'unica cosa strana era la presenza del grande specchio in fondo alla stanza, uno specchio probabilmente magico su cui era inciso qualcosa.
Sollevando la testa Severus lesse le incisioni: Emarb eutel amosi vout linon ortsom. Invertendo la frase si poteva leggere: Mostro non il tuo viso ma le tue brame.
Mostrava una semplice illusione, l'illusione del loro più grande desiderio e ciò che il loro cuore bramava.
La voce del ragazzo lo distolse rapidamente dalla sua osservazione."Buongiorno, mamma… papà. Come promesso, sono tornato anche oggi."
Ci fu un breve silenzio mentre Harry si sedeva davanti allo specchio, tenendo gli occhi puntati su di esso. Posò le mani sottili sulla parte riflettente dell'artefatto.
"Lo so che non siete davvero qui, ma questa è la prima volta che vi vedo davvero e che vedo il vostro aspetto." disse con una risatina un po' triste. "Sai, mamma, sono stato cresciuto da zia Petunia. Non so com'era prima, ma non può essere cambiata così tanto. Mi odia." sussurrò. "Là mi odiano tutti, sono solo il mostro del ripostiglio del sottoscala. Per loro sono solo il figlio buono a nulla di una donna disoccupata e di un ubriaco, morti in un incidente d'auto. Là sono io che faccio tutte le faccende domestiche e che non necessariamente ha abbastanza da mangiare."
Severus si avvicinò lentamente al giovane, il quale gli dava le spalle e dunque non lo aveva notato, cercando di tenere represse le sue emozioni per non andare a uccidere quei babbani.
Sollevando lo sguardo, osservò a sua volta lo specchio, come una curiosità malsana.
Poi vide Lily, la sua Lily, con lui, tra le sue braccia e il giovane che era attualmente per terra attaccato a lui, sorridente.
Sì, avrebbe potuto essere suo figlio, ma aveva commesso un errore: era stata colpa sua.
Ma soprattutto aveva fatto un giuramento.
Le aveva promesso di proteggerlo e doveva farlo adesso.
Salvarlo, aiutarlo, proteggerlo... Magari anche crescerlo, educarlo correttamente e dargli tutto l'amore familiare di cui aveva bisogno, così si era detto con (molta) leggera riluttanza.
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𝐒𝐄𝐕𝐄𝐑𝐈𝐓𝐔𝐒 (𝐎𝐍𝐄𝐒𝐇𝐎𝐓𝐒)
FanfictionOneshot in cui Severus adotta Harry o è il suo padre biologico.