Caro diario...
Penso ancora come sarà alla mia nuova vita e dovrò aspettare ancora ventiquattro ore per vedere la mia famiglia adottiva. Ah già non mi sono presentata, mi chiamo Krystal ho 16 anni e a quanto avrete capito sono orfana, ho perso la mia famiglia quando avevo solo due anni a quanto mi ha detto la suora e quindi sono finita in questo orribile posto, è stata dura si però almeno avrò l'occasione di scoprire tutto ciò che c'è là fuori, visto che non mi hanno mai fatto uscire di qui neanche per andare in cortile.
Mi reputo una ragazza piuttosto complicata però sono molto simpatica e solidale, tutte le amiche che ho avuto in orfanotrofio non è andata granché bene, più che sedicenni sembrano streghe e l'unica vera amica che ho avuto si chiama Melody, mi rende triste il fatto che non potrò rivederla finché lei non troverà una famiglia. Parlando del mio aspetto fisico, non mi vedo bella solamente una normale ragazza. Ho i capelli biondi e gli occhi azzurri, per l'altezza non sono così alta neanche bassa solamente il giusto, poi l'unica cosa è che sono molto magra visto che in questo posto non si mangia né bene né tanto, mi ricordo ancora le parole di una suora "questo è un orfanotrofio non un hotel a cinque stelle" ormai c'ho fatto l'abitudine a tutto ciò.
Sono molto ansiosa per domani, però allo stesso tempo vorrei che arrivasse subito il domani , non voglio rimanere un minuto di più in questo postaccio dove ho solo sofferto. Mi hanno dato la possibilità di cambiare tutto della mia vita e in questi sedici anni ho capito che non conta se quelli che ti danno tutto l'amore del mondo non sono i tuoi veri genitori però è come se lo fossero.•••••••
Sono passate ventiquattro ore, ho appena finito di preparare le valigie aspettando l'arrivo della mia famiglia.
Ed ecco, che vedo arrivare i miei genitori adottivi.
«Ciao Krystal» mi saluta mia madre dandomi un bacio sulla guancia
«Ehm, buongiorno signora Mc Jenkins » dico un pò fredda.
«oh chiamami pure Julie o mamma, come preferisci » mi sorride e ricambio dolcemente
«Ehm, tu dovresti essere mio padre» accenno un piccolo sorriso
«Si proprio io. Bhe, dai dammi le valigie che andiamo a casa»
«Grazie mille. » dico sorridendo ancora e dando le valigie a 'mio padre'.Saluto prima la mia migliore amica Melody, ovviamente e poi entro in macchina con i miei ed è lì che cala il silenzio.
«Bhe, c'è qualcuno che ti aspetta a casa.» dice mia madre cercando qualcosa da dire.
«Ah si? E chi?» chiedo curiosa
«Josh, tuo fratello.» rispose
«Ah, non mi avevate detto di aver un figlio.» rispondo secca «Spero almeno che non sia un moccioso»
«Nono, è un anno più grande di te. Sono sicuro che andrete d'accordo. » rispose mio padre.
Dopo quella conversazione rimasi zitta per tutto il tragitto.Dopo una mezz'oretta arrivammo a casa. Era molto grande per i miei gusti però c'è da dire che è una bella casa, molto spaziosa per quattro di noi ma è una bella casa.
«Josh, siamo a casa. Scendi su.» lo chiama dal salotto
Dopo vari minuti scende.
«Ehm, eccomi scusate ero impegnato. » scende insieme ad una ragazza che dopodiché se ne va. «Tu devi essere Krystal» mi disse.
«E tu Josh.» risposi sorridendo e porgendogli una mano
«Uhm, mi fa piacere che sei entrata in questa famiglia e spero andremo d'accordo.» stringe la mia mano sorridendomi.
«Lo spero anch'io però credo più di si, almeno non sei un moccioso» dissi per poi ridere e iniziò a ridere anche lui.
«Josh perché non fai vedere a Krystal la sua stanza e dopo magari andate a fare un giro» ci interruppe nostra madre.
«Certo vieni Krystal.» disse salendo le scale, così lo seguì insieme alle valigie.
«Che bella stanza, mi piace.» dissi sedendomi sul letto
«Ne sono contento. Bhe io, ti lascio tra le tue cose così ti sistemi.» disse lasciando la stanzaSistemai tutte le mie cose, dopo ciò ero abbastanza sudata così decisi di fare una doccia e così feci. Tornata in stanza in accappatoio, lo tolsi mettendomi l'intimo dopodiché cerco dei pantaloncini e una semplice canotta. Mentre mi stavo vestendo, vidi un ragazzo dalla finestra che mi osservava, così chiusi la finestra e mi finì di prepararmi e scesi giù.
«Eccomi.» risposi sorridendo alla mia nuova famiglia.
«Bene sorellina allora andiamo così ti presento i miei amici.» mi disse Josh.
«Tornate prima di cena, intesi?»
«Va bene!!» rispondiamo entrambi uscendo da casa.Io e Josh ci incamminammo verso il parco dove c'erano tre ragazzi, nonché amici di Josh.
«Ehi ragazzi sono qui.» dice salutando i tre
«E chi è questo bel bocconcino?» chiede il primo ragazzo guardandomi dalla testa ai piedi.
«Ehi, ehi stai lontano da lei è mia sorella.» dice seccato.
«Piacere ragazzi, mi chiamo Krystal, voi invece?»
«Ohoh, che bel nome. Io mi chiamo Paolo piacere» dice il primo ragazzo porgendomi la mano, la strinsi sorridendo.
«Io sono Carlos» fece lo stesso.
«Io Gabriel.» anche lui fece lo stesso con le presentazione.«Allora Josh, ci vieni alla festa di dopodomani? Quella di Victor.» chiede Carlos
«Credo proprio di si.» rispose Josh mentre io rimanevo ad ascoltare
«Bro perché non ci porti anche tua sorella alla festa?» chiede Paolo.
«Nono, lei non verrá» risponde un pò freddo «Krystal andiamo» disse cominciando ad andare via
«No aspetta » fermai Josh «Quale e che tipo di festa?»
«È una festa di diciotto anni, il vostro vicino nonché il migliore amico di Josh compie gli anni e quindo ci sarà questa mega festa» risposero i ragazzi.
«Bhe io..» stavo per rispondere ma Josh mi interrompe «Ma lei non verrà » rispose Josh.
«Nono, non prendere ordini chiaro? Io ci verrò alla festa.» risposi sorridendo ai ragazzi e ricambiarono il sorriso
«Ma Krystal...» lo interruppi «Niente ma, Josh.» risposi fredda
«E va bene ragazzi. Io e Krystal verremo, però ora dobbiamo andare»
«Va bene ci vediamo dopodomani allora.» ci dissero i ragazzi per poi salutarci.Ritornammo a casa, salutando i nostri genitori.
«Appena in tempo ragazzi, la cena è pronta. »
Ci sedemmo a tavola incominciando a mangiare molto affamati. Dopo finito di cenare aiutai mia madre a lavare i piatti.
«Tranquilla faccio io.» mi disse lei.
«No tranquilla tu, fatti aiutare» annuisce sorridendo e si fece aiutare.
Dopo molti minuti andai in camera per cambiarmi mettendo il pigiama e dopo ciò aprii la finestra per poi andare a letto."Domani mi aspetta un'altro nuovo giorno davanti" dissi prima di chiudere gli occhi per poi addormentarmi.