8-CHI HA DISTRUTTO RAYAN

1 0 0
                                    

Rayan

Rayan

Il tintinnio del bicchiere contro il tavolo mi riportò alla realtà. Ero nel bar del campus, circondato da un vociare confuso di studenti, risate forzate e il suono metallico delle posate contro i piatti. Ma io non sentivo nulla, se non il battito irregolare del mio cuore e l'eco di un nome che non riuscivo a cancellare dalla mente.

Selene.

Era seduta a pochi metri da me, al tavolo centrale, accanto a lui. Liam. Il bravo ragazzo con il sorriso perfetto, i capelli sempre in ordine e quel dannato sguardo che faceva impazzire tutti. Tutti tranne me.

Lui era tutto ciò che io non sarei mai stato: stabile, rassicurante, prevedibile. Ed era questo che Selene sembrava volere, almeno in apparenza.

La guardai di nascosto, cercando di non farmi notare. Sorrideva, ma non con quel sorriso che conoscevo. Non con quello che mi aveva tolto il fiato tante volte. Questo era diverso, più misurato, più falso. Liam si chinò verso di lei, sussurrandole qualcosa all'orecchio, e lei rise, ma i suoi occhi non ridevano.

«Rayan?» La voce di Chloe mi fece trasalire. Mi voltai verso di lei, che sedeva accanto a me con un'espressione interrogativa. «Stavi ascoltando?»

No. Non lo stavo facendo. Ma annuii comunque, prendendo un sorso dalla mia birra per guadagnare tempo. «Sì, certo. Dicevi del tuo progetto di psicologia?»

Chloe sospirò, chiaramente frustrata. «No, ti stavo chiedendo se vogliamo andare via prima. Questa situazione è... troppo caotica per me.»

La guardai. Era bellissima, con i suoi capelli biondi perfettamente acconciati e il trucco sempre impeccabile. Ogni dettaglio di lei sembrava gridare "perfezione". Ma io non vedevo lei. Non vedevo noi.

«Va bene,» dissi infine, più per togliermela di torno che per reale interesse. Lei mi sorrise, compiaciuta, e si avvicinò per prendermi la mano.

Il problema era che quella mano non la volevo. Non volevo lei.

La mia mente tornò a Selene, a come il suo corpo si inclinava leggermente verso Liam quando lui le parlava. A come la sua risata sembrava così diversa da quella che ricordavo. A come il mio nome non era mai più uscito dalle sue labbra.

«Sai,» dissi all'improvviso, cercando di sembrare disinvolto, «pensavo che potremmo organizzare qualcosa con il gruppo. Una cena, magari. Sarebbe bello passare del tempo tutti insieme.»

Chloe alzò un sopracciglio, sospettosa. «Tutti insieme? Con Selene e Liam?»

Ignorai la tensione nel suo tono. «Sì, perché no? Sono nostri amici, dopotutto.»

La verità era che non volevo passare del tempo con loro. Non volevo vedere Selene accanto a Liam, non volevo sentire la loro finta complicità. Ma ogni momento passato vicino a lei, anche a distanza, era meglio del vuoto che mi lasciava dentro.

Chloe sembrò esitare, ma poi annuì. «Va bene, vediamo cosa possiamo fare.»

Il resto della serata trascorse in una nebbia confusa. Parole vuote, sorrisi forzati, e quella sensazione costante di essere intrappolato in una vita che non volevo.

Quando finalmente tornai a casa, mi chiusi nella mia stanza, lontano da tutto e da tutti. Mi accesi una sigaretta, lasciando che il fumo riempisse il vuoto.

Amavo Selene. La amavo con ogni parte di me, anche se sapevo che non avrei mai potuto averla.

E questo era il mio inferno quotidiano.

Rayan

La sigaretta si consumava lentamente tra le mie dita, e il fumo si mescolava al buio della stanza. Restavo immobile, seduto sul bordo del letto, fissando un punto indefinito sul muro. Ogni pensiero tornava a lei. Sempre e solo a Selene.

Love and obsessionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora