9-CHI HA DISTRUTTO SELENE

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Selene

Le sue parole rimbombavano nella mia testa, come un eco che non riuscivo a spegnere. "Io amo Chloe."

Non poteva essere vero. Non volevo che fosse vero.

Camminavo senza una meta precisa, lasciando che l'aria fredda della sera mi sferzasse il viso. Ogni passo sembrava più pesante del precedente, come se il mondo intero mi stesse crollando addosso. Non riuscivo a smettere di pensare a lui, al modo in cui mi aveva guardata mentre pronunciava quella frase. Non c'era esitazione, non c'era incertezza. Era sicuro. Sicuro di non amarmi, sicuro di non volermi.

Mi ero illusa, vero? Per tutto questo tempo avevo pensato che tra di noi ci fosse ancora qualcosa, che sotto quella facciata di freddezza ci fosse il Rayan che avevo conosciuto, il Rayan che mi aveva fatto battere il cuore più forte di chiunque altro.

E invece no.

Il nodo in gola si fece più stretto. Non potevo piangere. Non dovevo. Liam mi aspettava, e non avrebbe mai capito perché mi sentivo così. Nemmeno io lo capivo del tutto.

Liam. Il ragazzo perfetto, il fidanzato che tutte avrebbero voluto. Mi amava, mi trattava come una regina, mi faceva sentire protetta. Eppure, ogni volta che lo guardavo, c'era una parte di me che si chiedeva come sarebbe stato se al suo posto ci fosse stato Rayan.

Mi fermai, appoggiandomi al muro di un edificio, incapace di andare oltre. Il respiro si fece irregolare, e lasciai che una lacrima scivolasse lungo la guancia. Solo una.

Mi ero detta mille volte che dovevo andare avanti, che il passato non aveva più importanza. Che io ero felice con Liam e che Rayan era solo un ricordo sbiadito. Ma quelle parole... quelle maledette parole mi avevano spezzata.

"Io amo Chloe."

E allora perché aveva permesso che ci avvicinassimo? Perché mi aveva guardata in quel modo, come se fossi l'unica persona che importava? Perché, se amava Chloe, ero corsa da lui invece che restare con Liam?

Mi passai una mano tra i capelli, cercando di scacciare quei pensieri. Avevo fatto la mia scelta, e anche lui.

Forse era questo che ci definiva, alla fine. Due persone che si incrociavano sempre al momento sbagliato, condannate a vivere vite parallele.

Mi ricomposi, asciugandomi le lacrime con la manica della felpa. Tornai sui miei passi, costringendomi a pensare a Liam, al suo sorriso rassicurante, al modo in cui mi faceva sentire amata.

Era con lui che avrei costruito la mia felicità. Non con Rayan.

Eppure, mentre rientravo a casa, il peso delle sue parole continuava a gravare sul mio cuore, come un segreto che non avrei mai potuto dimenticare.

Selene

La mia famiglia è un caos totale, eppure è la mia. Non importa quanto ci provo, non posso fare a meno di sentirmi intrappolata in questa spirale di confusione e legami. E se c'è una cosa che ho imparato, è che i miei fratelli sono il cuore di questo disordine.

C'è Charis, il nostro punto di riferimento, quello che cerca sempre di tenere insieme i pezzi. È il più equilibrato, ma sotto quella calma apparente c'è una costante lotta con se stesso. È il fratello che non ha mai paura di prendersi la responsabilità, che si carica su di sé i problemi degli altri senza mai dire una parola. Ma lo fa senza chiedere nulla in cambio, e quella sua pazienza infinita mi fa sentire sempre in difetto. Perché, nonostante cerchi di dargli una mano, mi sembra che sia sempre lui a fare il doppio del lavoro, a sostenere la famiglia senza mai vacillare.

Poi c'è Evelyn, la wild card, la più imprevedibile di tutti. Lei è la tempesta, quella che non si ferma mai, che va sempre a mille all'ora e non pensa mai alle conseguenze. Ma in fondo, sotto quella facciata di ribellione, c'è una ragazza che ha bisogno di essere capita, che ha bisogno di qualcuno che la fermi prima che faccia un passo falso. Evelyn è la forza che scuote tutto, ma è anche quella che non sa mai dove stia andando, e a volte mi fa paura.

E Arden... Arden è l'ombra che mi segue. È il protettore. Il fratello che, pur essendo sempre un po' distante, è quello che sa quando è il momento di intervenire. È il tipo di persona che non dice mai cosa pensa, ma i suoi occhi dicono tutto. Quando è arrabbiato, lo capisci senza bisogno di parole. Quando si preoccupa, lo senti nella sua voce. E anche se cerco di farmi scivolare addosso la sua protezione, so che è lui a tenermi insieme nei momenti più bui.

Eppure, nonostante questa marea di emozioni contrastanti che ci travolge, siamo legati in un modo che nessuno capisce. Ognuno di noi porta una maschera diversa, ma quella maschera nasconde la stessa fragilità. La mia famiglia è un casino, è vero, ma è la mia follia, e non cambierei nulla di tutto ciò. Anche se mi fa impazzire ogni giorno, senza di loro, non sarei mai completa.

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