Articolo di giornale 24/11/2024 (scritto da me)

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La mia prof di inglese, come lavoro di educazione civica, ha diviso la mia classe in gruppi e ha incaricato ognuno di scrivere un articolo di giornale che trattasse temi a nostra scelta di attualità, cultura e libertà di parola/stampa.

Io ho deciso di trattare il tema di attualità e ho scelto di parlare del conflitto tra Israele e Palestina. Le fonti da cui ho preso dati e informazioni sono Internazionale.it e tg24.sky.it.

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24 novembre 2024

Dall'attacco di Hamas del 7 ottobre dell'anno scorso nulla è stato più lo stesso. In risposta alle 1.206 vittime israeliane causate dal gruppo terroristico palestinese, Israele ha aperto il fuoco contro la striscia di Gaza provocando fino ad oggi ben 44.000 morti, tra uomini, donne e bambini innocenti. Sebbene si tratti in entrambi i casi di gravi crimini di guerra, il primo da parte di un'organizzazione terroristica e il secondo da parte di uno Stato, la sproporzione tra i due è sconcertante.

Ma non si tratta affatto di una novità: già dal secondo dopoguerra lo stato di Israele ha condotto diverse offensive contro la striscia di Gaza, segnando 75 anni di violenze e privazioni di diritti, in una storia che sembra infinita di bombe, attentati e occupazioni militari.

Negli anni Israele si è reso colpevole di numerosi crimini di guerra, macchiandosi le mani di sangue di civili innocenti, bombardando sistematicamente case e ospedali, privando migliaia di persone di cibo, acqua ed elettricità, ignorando i ripetuti appelli al cessate il fuoco delle Nazioni Unite. I metodi di guerra impiegati da Israele nella striscia di Gaza "hanno le caratteristiche di un genocidio", ha affermato lo scorso 14 novembre un comitato speciale dell'ONU, istituito nel 1968 con il compito di indagare sulle pratiche israeliane che hanno conseguenze sul rispetto dei diritti umani nei territori palestinesi occupati. "Distruggendo sistemi vitali di approvvigionamento idrico, igienico-sanitari e alimentari, e contaminando l'ambiente, Israele ha inflitto danni letali che si faranno sentire per decenni", ha affermato il comitato.

Israele, inoltre, sta ostacolando il lavoro degli operatori umanitari, il cui numero di uccisioni sale a 333 dall'ottobre del 2023, stabilendo un record mai visto prima. Molti sono stati uccisi mentre consegnavano aiuti per la popolazione palestinese, privando questi ultimi di qualunque mezzo di sostentamento, riducendoli intenzionalmente alla fame, che viene usata come strumento di guerra per infliggere loro una sorta di crudele punizione collettiva.

E così il conflitto va avanti senza fine, nell'agghiacciante indifferenza del resto del mondo. Il 20 novembre si è svolto il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a una risoluzione che chiedeva un cessate il fuoco "immediato, incondizionato e permanente" nella striscia di Gaza. Il progetto di risoluzione, contestato da Israele, ha ottenuto 14 voti a favore e uno solo contrario: gli Stati Uniti hanno messo il veto, l'ennesimo a favore dell'alleato israeliano.

Solo negli ultimi giorni qualcosa sembra essersi smosso. Il 21 novembre la Corte penale internazionale (Cpi) ha emesso mandati d'arresto per crimini di guerra e contro l'umanità verso il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, l'ex ministro della difesa israeliano Yoav Gallant e il capo del braccio armato di Hamas Mohammad Deif.

In risposta Netanyahu ha definito la Cpi "antisemita". Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, invece, ha commentato: "Un punto resta fermo per questo governo: non ci può essere una equivalenza tra le responsabilità dello Stato di Israele e l'organizzazione terroristica Hamas". Il ministro della Difesa Guido Crosetto, Salvini e il titolare della Farnesina concordano.

Alla luce dei fatti queste affermazioni risultano a dir poco vergognose.

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24th november 2024

Since the Hamas attack on 7 October last year, nothing has been the same. In response to the 1,206 Israeli victims caused by the Palestinian terrorist group, Israel opened fire against the Gaza Strip causing as many as 44,000 deaths to date, including innocent men, women and children. Although both cases involve serious war crimes, the first by a Palestinian terrorist organization and the second by a state, the disproportion between the two is disconcerting.

But this is nothing new at all: since the Second World War, the state of Israel has conducted several offensives against the Gaza Strip, marking 75 years of violence and deprivation of rights, in a seemingly endless history of bombs, attacks and military occupations.

Over the years, Israel has been guilty of numerous war crimes, staining its hands with the blood of innocent civilians, systematically bombing homes and hospitals, depriving thousands of people of food, water and electricity, ignoring repeated calls for a ceasefire by the United Nations. The methods of warfare used by Israel in the Gaza Strip "have the characteristics of a genocide", stated last November 14 a special UN committee, established in 1968 with the task of investigating Israeli practices that have consequences for respect for human rights in the occupied Palestinian territories. "By destroying vital water, sanitation and food systems, and contaminating the environment, Israel has inflicted lethal damage that will be felt for decades," the committee said.

Furthermore, Israel is hindering the work of humanitarian workers, whose number of killings has risen to 333 since October 2023, setting a record never seen before. Many have been killed while delivering aid to the Palestinian population, depriving them of any means of subsistence, intentionally reducing them to starvation, which is used as an instrument of war to inflict a sort of cruel collective punishment on them.

And so the conflict continues without end, in the appalling indifference of the rest of the world. On November 20, the United Nations Security Council passed a resolution calling for an "immediate, unconditional and permanent" ceasefire in the Gaza Strip. The draft resolution, contested by Israel, obtained 14 votes in favor and only one against: the United States vetoed it, yet another in favor of its Israeli ally.

Only in the last few days something seems to have changed. On November 21, the International Criminal Court (ICC) issued arrest warrants for war crimes and crimes against humanity against Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu, former Israeli Defense Minister Yoav Gallant and the head of the armed wing of Hamas Mohammad Deif. In response, Netanyahu called the ICC "anti-Semitic." Instead, Prime Minister Giorgia Meloni commented: "One point remains firm for this government: there cannot be an equivalence between the responsibilities of the State of Israel and the terrorist organization Hamas." Defense Minister Guido Crosetto, Salvini and the head of the Farnesina agree.

In light of the facts, these statements are nothing short of shameful.

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Fatemi sapere cosa ne pensate :)

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