canzone consigliata per la lettura del capitolo: Delicate- Taylor Swift
OLIVIA
"So tell me what you want, what you really, really want"....
Ogni mattina mi sveglio con questa canzone in testa .
Non credo possa esistere sveglia più brutta e fastidiosa di questa.
Quante volte gli ho detto di cambiarla, ma tanto parlare con William è come parlare con i muri, a volte penso che faccia finta di non sentire!
"I wanna, (ha) I wanna, (ha) I wanna, (ha) I wanna, (ha)"
<< Buongiorno Principessa!! Svegliati , il sole è già alto!>> .
William entra in camera mia spalancando di colpo la porta, senza bussare.
Ah, chi è William? Il mio migliore amico dai tempi dell'asilo, non che mio coinquilino.
Da quando sono stata licenziata dal mio lavoro come fisioterapista non riuscivo più a pagare l'affitto da sola, così sei mesi fa William si è trasferito qui con me, in modo da aiutarci a vicenda con le spese.
Vivere nel quartiere di Wimbledon è piuttosto costoso e unire una fisioterapista disoccupata ad un social media manager fallito è l'unica soluzione per non finire sotto ad un ponte.
Possibile che in questa casa non ci sia mai un attimo di pace ? Per non parlare poi della privacy. Penso tra me e me.
Oggi devo assolutamente andare a rifare le chiavi della mia camera così da adesso in poi mi ci chiudo dentro .
Voglio vedere se continuerà ad entrare sculettando e ballando in camera mia tutte le mattine !
Alzo leggermente la testa dal letto, <<Non voglio risultare pesante ma..>>
Troppo tardi ormai !
<< ma il tuo telefono sta suonando da tre ore, non credi sia arrivato il momento di rispondere?>> Replica William senza darmi il tempo di finire la frase.
Mmmm , che stress che è questo ragazzo ! Vorrei urlargli in faccia.
<< Eiiilààà.... Mi puoi considerare ? Ieri sera hai perso la dignità non l'udito!>> Will si avvicina spostando con violenza il morbido piumone dal mio corpo, poi inizia a sventolare le sue grandi mani davanti al mio viso.
Per un attimo mi torna in mente qualche scena di ieri sera.
Io e Will ubriachi al Tunnel 267, un locale vicino a Wimbledon, io che ballo sui tavoli, io che ballo insieme al mio coinquilino con mosse discutibili...no, no, no.
Non posso lamentarmi poi se nessun tennista mi vuole nel suo team come fisioterapista.
<< Will mi ricordi un attimo il motivo per il quale ho scelto te come coinquilino invece che l'altra candidata ?>> . Rispondo brusca tirandomi di nuovo le coperte sopra la testa.
<< Perché l'altra ti avrebbe portato in casa cinque gatti e poi perché io sono più bello e simpatico>> .
Dopo tutto ha ragione, carini i gatti si, ma cinque anche no, per non parlare del pelo che avrebbero lasciato in giro per casa.
Questo ragazzo non la conosce la parola Umiltà, però ammetto che è impossibile non amarlo .
"If you wanna be my lover, you have got to give"
No non ci posso credere questa è una tortura !
<< Will ti prego , puoi cambiare la suoneria della sveglia ? Non la sopporto questa canzone!!>>
Non so perché, ma adesso che la ascolto bene mi ricorda qualcosa ma non so cosa .
<< ieri sera mentre ballavi questa canzone ubriaca sul cubo insieme ad uno spogliarellista mi sembrava ti piacesse>> .
Ecco cosa mi ricordava! In questo momento vorrei sotterrare la testa sotto 3 metri di terra!
Colpita e affondata.
<< Non andare avanti con il racconto, mi sto già vergognando più del dovuto>>
Ed eccole lì, qualche altra scena di ieri sera.
E di colpo lui, la sua faccia.
Lui era nel nostro stesso locale ieri sera, ecco perché mi sono ubriacata così tanto, per evitare di pensare a lui.
A colui che mi ha rovinato la vita.
<<Dai su, svegliati, andiamo a farci una corsetta per smaltire tutto l'alcool ingurgitato ieri sera>>.
<< E dai, lasciami dormire e disperarmi per l'ultimo briciolo di dignità che ho perso>> mugolo rigirandomi nel letto.
<< Prima o poi dovrai pur fare i conti con i tuoi atteggiamenti cara mia, non puoi ubriacarti così ogni volta che lo vedi, vivete nello stesso quartiere e devi imparare a convivere con il fatto che lo vedrai spesso>>. Conclude Will, prima di uscire dalla mia stanza e tornare in salotto.
<<Credimi, lo sto già facendo, ma lo sai l'unica cosa che lui non dovrebbe fare è bere, eppure lo fa costantemente! >> rispondo adirata, nonostante sia chiaro che lui non mi abbia sentito.
Mentre cerco inutilmente di riprendere sonno, ripenso a quello che ha detto William, fa male convivere con tutto questo dolore, ma ha ragione, devo imparare a conviverci.
E quando mi sono quasi addormentata eccolo lì, quel suono terribile.
"All the single ladies, all the single ladies..."
<< E che palle! William!>> urlo.
Poi però realizzo, quello che suona non è il telefono di William, è il mio, che a quanto pare sta suonando da tre ore.
<< Non è il mio cazzo!>> Replica lui.
Mi alzo a fatica dal letto, per andare a recuperare il telefono, ma William gioca d'anticipo, è già in camera mia, poi mi lancia il telefono addosso.
<< Rispondi a questo cazzo di telefono altrimenti vado a prendere non cinque, ma dodici gatti, e per punizione ti costringo a pulire tutto il loro pelo>> .
Afferro al volo il cellulare e premo il tasto verde con poca convinzione, il numero che sta chiamando è sconosciuto.
<< Si? Pronto?>> Dico con poca sicurezza.
<< Si, parlo con la signorina Olivia Wilson?>>
La voce che parla dall'altro capo del telefono è una voce maschile adulta, che mi pare di non riconoscere.
<<Si, sono io, chi parla?>>
Ammetto che dentro di me inizia ad insinuarsi una certa curiosità. Mi metto a sedere sul letto con le gambe incrociate, in modo da prestare più attenzione alla voce che parla.
<< Non è importante chi parla, so della sua situazione lavorativa critica e vorrei offrirle un'opportunità lavorativa, va bene per lei vedersi tra un'ora al Holland Park Lawn Tennis Club?>>
Quel nome mi fa subito drizzare le orecchie, è un club esclusivo, dove iscriversi costa migliaia e migliaia di sterline, non posso assolutamente rifiutare, potrebbe essere una delle ultime proposte lavorative della mia carriera.
<< Ok...okay, ma posso sapere chi parla?>> farfuglio facendo un ultimo tentativo, la curiosità è sempre stata uno dei miei punti deboli.
<< Si, è Ted Edwards che parla, ci vediamo tra un'ora signorina Wilson, voglio lei, è la migliore nel suo lavoro.>>
Non ascolto neanche i suoi complimenti, ho il sangue gelato.
Ted Edwards mi ha appena chiamato per offrirmi un lavoro.
E se penso a Ted Edwards, c'è solo una persona che può aver bisogno del mio aiuto.
Lui.
STAI LEGGENDO
The Love Slam
RomanceLei è una delle fisioterapiste più promettenti del mondo dello sport, lui un astro nascente del tennis. Lui sta passando uno dei momenti più bui della sua carriera e lei ha urgentemente bisogno di trovare un lavoro dopo essere stata licenziata. Una...