CAPITOLO 2- My reputation's never been worse

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canzone consigliata per la lettura del capitolo: Delicate- Taylor Swift

OLIVIA

"So tell me what you want, what you really, really want"....

Ogni mattina mi sveglio con questa canzone in testa .

Non credo possa esistere sveglia più brutta e fastidiosa di questa.

Quante volte gli ho detto di cambiarla, ma tanto parlare con William è come parlare con i muri, a volte penso che faccia finta di non sentire!

"I wanna, (ha) I wanna, (ha) I wanna, (ha) I wanna, (ha)"

<< Buongiorno Principessa!! Svegliati , il sole è già alto!>> .

William entra in camera mia spalancando di colpo la porta, senza bussare.

Ah, chi è William? Il mio migliore amico dai tempi dell'asilo, non che mio coinquilino.

Da quando sono stata licenziata dal mio lavoro come fisioterapista non riuscivo più a pagare l'affitto da sola, così sei mesi fa William si è trasferito qui con me, in modo da aiutarci a vicenda con le spese.

Vivere nel quartiere di Wimbledon è piuttosto costoso e unire una fisioterapista disoccupata ad un social media manager fallito è l'unica soluzione per non finire sotto ad un ponte.

Possibile che in questa casa non ci sia mai un attimo di pace ? Per non parlare poi della privacy. Penso tra me e me.

Oggi devo assolutamente andare a rifare le chiavi della mia camera così da adesso in poi mi ci chiudo dentro .

Voglio vedere se continuerà ad entrare sculettando e ballando in camera mia tutte le mattine !

Alzo leggermente la testa dal letto, <<Non voglio risultare pesante ma..>>

Troppo tardi ormai !

<< ma il tuo telefono sta suonando da tre ore, non credi sia arrivato il momento di rispondere?>> Replica William senza darmi il tempo di finire la frase.

Mmmm , che stress che è questo ragazzo ! Vorrei urlargli in faccia.

<< Eiiilààà.... Mi puoi considerare ? Ieri sera hai perso la dignità non l'udito!>> Will si avvicina spostando con violenza il morbido piumone dal mio corpo, poi inizia a sventolare le sue grandi mani davanti al mio viso.

Per un attimo mi torna in mente qualche scena di ieri sera.

Io e Will ubriachi al Tunnel 267, un locale vicino a Wimbledon, io che ballo sui tavoli, io che ballo insieme al mio coinquilino con mosse discutibili...no, no, no.

Non posso lamentarmi poi se nessun tennista mi vuole nel suo team come fisioterapista.

<< Will mi ricordi un attimo il motivo per il quale ho scelto te come coinquilino invece che l'altra candidata ?>> . Rispondo brusca tirandomi di nuovo le coperte sopra la testa.

<< Perché l'altra ti avrebbe portato in casa cinque gatti e poi perché io sono più bello e simpatico>> .

Dopo tutto ha ragione, carini i gatti si, ma cinque anche no, per non parlare del pelo che avrebbero lasciato in giro per casa.

Questo ragazzo non la conosce la parola Umiltà, però ammetto che è impossibile non amarlo .

"If you wanna be my lover, you have got to give"

No non ci posso credere questa è una tortura !

<< Will ti prego , puoi cambiare la suoneria della sveglia ? Non la sopporto questa canzone!!>>

Non so perché, ma adesso che la ascolto bene mi ricorda qualcosa ma non so cosa .

<< ieri sera mentre ballavi questa canzone ubriaca sul cubo insieme ad uno spogliarellista mi sembrava ti piacesse>> .

Ecco cosa mi ricordava! In questo momento vorrei sotterrare la testa sotto 3 metri di terra!

Colpita e affondata.

<< Non andare avanti con il racconto, mi sto già vergognando più del dovuto>>

Ed eccole lì, qualche altra scena di ieri sera.

E di colpo lui, la sua faccia.

Lui era nel nostro stesso locale ieri sera, ecco perché mi sono ubriacata così tanto, per evitare di pensare a lui.

A colui che mi ha rovinato la vita.

<<Dai su, svegliati, andiamo a farci una corsetta per smaltire tutto l'alcool ingurgitato ieri sera>>.

<< E dai, lasciami dormire e disperarmi per l'ultimo briciolo di dignità che ho perso>> mugolo rigirandomi nel letto.

<< Prima o poi dovrai pur fare i conti con i tuoi atteggiamenti cara mia, non puoi ubriacarti così ogni volta che lo vedi, vivete nello stesso quartiere e devi imparare a convivere con il fatto che lo vedrai spesso>>. Conclude Will, prima di uscire dalla mia stanza e tornare in salotto.

<<Credimi, lo sto già facendo, ma lo sai l'unica cosa che lui non dovrebbe fare è bere, eppure lo fa costantemente! >> rispondo adirata, nonostante sia chiaro che lui non mi abbia sentito.

Mentre cerco inutilmente di riprendere sonno, ripenso a quello che ha detto William, fa male convivere con tutto questo dolore, ma ha ragione, devo imparare a conviverci.

E quando mi sono quasi addormentata eccolo lì, quel suono terribile.

"All the single ladies, all the single ladies..."

<< E che palle! William!>> urlo.

Poi però realizzo, quello che suona non è il telefono di William, è il mio, che a quanto pare sta suonando da tre ore.

<< Non è il mio cazzo!>> Replica lui.

Mi alzo a fatica dal letto, per andare a recuperare il telefono, ma William gioca d'anticipo, è già in camera mia, poi mi lancia il telefono addosso.

<< Rispondi a questo cazzo di telefono altrimenti vado a prendere non cinque, ma dodici gatti, e per punizione ti costringo a pulire tutto il loro pelo>> .

Afferro al volo il cellulare e premo il tasto verde con poca convinzione, il numero che sta chiamando è sconosciuto.

<< Si? Pronto?>> Dico con poca sicurezza.

<< Si, parlo con la signorina Olivia Wilson?>>

La voce che parla dall'altro capo del telefono è una voce maschile adulta, che mi pare di non riconoscere.

<<Si, sono io, chi parla?>>

Ammetto che dentro di me inizia ad insinuarsi una certa curiosità. Mi metto a sedere sul letto con le gambe incrociate, in modo da prestare più attenzione alla voce che parla.

<< Non è importante chi parla, so della sua situazione lavorativa critica e vorrei offrirle un'opportunità lavorativa, va bene per lei vedersi tra un'ora al Holland Park Lawn Tennis Club?>>

Quel nome mi fa subito drizzare le orecchie, è un club esclusivo, dove iscriversi costa migliaia e migliaia di sterline, non posso assolutamente rifiutare, potrebbe essere una delle ultime proposte lavorative della mia carriera.

<< Ok...okay, ma posso sapere chi parla?>> farfuglio facendo un ultimo tentativo, la curiosità è sempre stata uno dei miei punti deboli.

<< Si, è Ted Edwards che parla, ci vediamo tra un'ora signorina Wilson, voglio lei, è la migliore nel suo lavoro.>>

Non ascolto neanche i suoi complimenti, ho il sangue gelato.

Ted Edwards mi ha appena chiamato per offrirmi un lavoro.

E se penso a Ted Edwards, c'è solo una persona che può aver bisogno del mio aiuto.

Lui. 

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⏰ Ultimo aggiornamento: 3 days ago ⏰

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