My fault

57 3 59
                                    

Guardai Alex, che rideva e scherzava con Arad.
« così siete ritornati insieme.» guardai Gabe, che si sedette accanto a me, fissandomi insistentemente.

« sì, sono molto contenta.» mostrai un sorriso a 32 denti e ricambiò.
« mi fa piacere.» in seguito ci fu un silenzio imbarazzante.

« che farai con Trisha?» domandò poggiando la testa sulla mia spalla, sospirai.
« credo che la distenderò su dei binari e aspetterò che un treno arrivi, ti piace come idea?»

Ridacchiò.
« mi eccito quando ti arrabbi.» spalancammo gli occhi entrambi.
« dimenticalo, dimenticalo.» risi.

« che cazzo... dimenticalo!» la mia risata si diffuse dappertutto e Alex mi guardò.
Eravamo in casa, Alex era poggiato sulla cucina assieme ad Arad, io e Gabe eravamo sul divano.

« Che ridete?»
« ha detto una cosa divertente.» dissi solamente ridendo a crepapelle.

« sono più divertente io.» disse Liam scherzando.
« sicuro? Sicurissimo?» domandò Gabe, ancora appoggiato sulla mia spalla.

« ok non ne sono sicuro! Ma ho deciso di dare via ad una mia performance... a 10 anni scrissi una lettera per il compleanno ad Alyssa.» si radunarono tutti qui.

Già imbarazzata mi misi le mani fra i capelli.

« erano 2.» le prese tutte e iniziò a leggerle.

« tappatevi le orecchie che potreste avere un attacco cardiaco per la merda che state ascoltando.» preparai a tutti.

« stai zitta... iniziamo.» Alex si sedette accanto a me e la sua mano andò sulla mia coscia.

« Alyssa, la mia narcisista.
Sei dolce come una prugna
e so che ti lavi con una spugna.
A mare quando ti spogli.
Io inizio a prendere i fogli.
Scrivo quanto tu mi attrai.
Aspettando che tu mi bacerai.
Non arriverà mai questo momento.
Ne sono molto certo.
Voglio portarti a mangiarti fuori
Sperando che tu le cacci fuori.
Sto scherzando Alyssa.
Sei la mia piccola narcisista.» tutti facevano versi di disgusto.

« a me piace.» Arad gli diede il cinque.
« è la poesia peggiore che abbia mai ascoltato.» dicemmo, poi prese un'altro foglio.

« Ey Bebecita
Tu eres mi mamacita
Te quiero mucho
Hermosa, Maravilla
Bèsame Como si no hubiera un mãnana.
Me vuelves loco»

« questa mi piace.» Gabe gli diede il cinque e ridemmo.

Nel pomeriggio passammo il tempo insieme, ma arrivò il tempo che loro se ne dovevano andare, restò Alex.

« ehi.» disse, mi portò i capelli corvini dietro alle orecchie, abbassando la testa nella sua altezza.

« Mh?» domandai, con un leggero sorriso sulle labbra.
« mi sei mancata.» mi baciò la fronte, mi strinse le mani.

« anche tu, ma sono stata male, per colpa tua.» sospirò, guardò il pavimento.
« non me lo perdonerò mai, Mami» ghignai.

« Papi, non la passerai liscia.» si leccò le labbra e furtivamente iniziai a spingerlo sul divano, mi sedetti su di lui, i suoi occhi erano pieni di malizia.

Spostai i capelli da un lato.

« Cristo...» sussurrò, potevo sentire la sua erezione sotto il mio fondo schiena.
Iniziai a baciargli il collo colta da un'enorme malizia.

«non ho nemmeno iniziato e sei già venuto?» le sue mani si stamparono sui miei glutei, che strinse con forza.

« se continui così è ovvio che sono già venuto...» ansimò, iniziai a muovermi su di lui e fece un suono gutturale con la sua gola.

𝐇𝐄𝐀𝐑𝐓𝐁𝐑𝐄𝐀𝐊𝐄𝐑|| 𝐀𝐋𝐄𝐗 𝐂𝐇𝐈𝐍𝐎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora