Oltre il confine~Rafe Cameron

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E farà male il dubbio di non essere nessuno,
sarai qualcosa se resterai diverso dagli altri.
~Maneskin

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Nel Bene, Nel Male
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L'aria fresca della notte li investiva quando Amelia vide una luce lontana, oltre la curva di una collina; i suoi occhi si illuminarono di una piccola speranza. In mezzo alla vegetazione, una casa isolata spiccava contro il cielo scuro. Sembrava tranquilla.

"Quella casa" disse Rafe, rallentando la barca "appartiene a un vecchio amico di mio padre. Si chiama Elias, lo conoscevo da bambino. Se vogliamo passare la notte da qualche parte, questa è l'unica opzione"

Era solitaria, ma dall'aspetto accogliente. Una piccola villetta in legno con finestre illuminate, immersa nel silenzio della notte "Cosa dobbiamo fare?" chiese.

"Chiediamo di restare per una notte, niente di più" rispose Rafe "non diremo nulla del tesoro, della mappa o della bussola. Solo... una notte di riparo" continuò.

Quando finalmente attraccarono si avvicinarono alla porta e Rafe bussò. La luce all'interno si spense, e pochi secondi dopo si udì il rumore di alcuni passi che si avvicinavano.

La porta si aprì lentamente, rivelando un uomo di mezza età con capelli brizzolati e un viso segnato dal tempo, ma con uno sguardo che rifletteva una certa curiosità.

"Rafe" disse l'uomo con un sorriso caloroso, ma cauto "da quanto tempo figliolo, cos'è una visita a sorpresa?"

"Scusa per l'improvviso arrivo Elias" rispose Rafe, mantenendo un sorriso affabile "siamo in viaggio e bbiamo avuto qualche... difficoltà lungo la strada. Stiamo cercando un posto dove fermarci per la notte. Spero non ti dispiaccia se ci fermiamo qui"

Elias guardò Amelia, che gli sorrise timidamente "Naturalmente, nessun problema" disse, spostandosi per farli entrare. "siete i benvenuti"

Mentre entravano, Amelia si guardò intorno. L'interno della casa era rustico, con mobili in legno scuro e pareti adornate da vecchie fotografie e dipinti.

Rafe fece un cenno a Elias, cercando di mantenere la conversazione leggera "Non volevamo disturbarti, ma avevamo bisogno di un posto dove fermarci per un po'. È stato una giornata difficile"

"Capisco" rispose Elias, sorridendo "sarete stanchi per il viaggio, immagino...ho solo un letto matrimoniale nella stanza degli ospiti, spero non vi dispiaccia"

Amelia si sentì un po' a disagio, ma Rafe si mosse con naturalezza "Non ci sono problemi" disse con un sorriso che sembrava sincero, anche se dentro di sé Amelia sapeva che stava nascondendo chiaramente il disagio "grazie per l'ospitalità"

Elias annuì, indicando un corridoio che portava alla stanza degli ospiti "Vi lascio un po' di privacy. Se avete bisogno di qualcosa, chiamatemi"

Quando la porta della stanza si chiuse dietro di loro, Amelia guardò Rafe "Non ci crederebbe mai se sapesse cosa stiamo facendo."

Rafe si appoggiò alla porta e annuì "Non ha bisogno di saperlo. Elias è un uomo di poche domande, e noi dobbiamo passare qui solo la notte senza attirare troppo l'attenzione"

Amelia non poteva fare a meno di pensare che quella notte insieme sarebbe stata una sfida in più, ma non c'era altro posto dove andare.

Rafe si tolse la giacca e si avvicinò al letto, mentre Amelia si distese accanto a lui, cercando di non pensare a tutto quello che avevano lasciato alle spalle sull'isola e alle incertezze che li attendevano.