Capitolo 79:
Il sole era ormai alto quando decidemmo di avventurarci fuori dal nostro rifugio. Davide aveva insistito per un'escursione, qualcosa di speciale, e non avevo potuto resistere al suo entusiasmo contagioso. Camminavamo lungo un sentiero stretto, circondati da alberi altissimi e da una vegetazione lussureggiante che sembrava abbracciarci. L'aria era densa, profumata di fiori selvatici e legno umido.
"Questa è la vera natura," disse Davide, prendendomi per mano e guidandomi con sicurezza lungo il sentiero. "Qui non c'è spazio per il rumore del mondo. Solo noi."
Sorridevo, ma il mio cuore batteva forte. La sua mano nella mia era una promessa di avventura, ma anche di sicurezza. Ogni passo ci avvicinava a una meta che Davide teneva segreta. Dopo circa un'ora di cammino, il rumore dell'acqua cominciò a farsi sentire, un mormorio lontano che si fece sempre più intenso.
"Siamo quasi arrivati," disse con un sorriso complice. Quando la cascata apparve davanti ai miei occhi, rimasi senza fiato. L'acqua scendeva con forza da una roccia alta, tuffandosi in una piscina naturale di un azzurro cristallino. I raggi del sole giocavano con le gocce d'acqua, creando arcobaleni fugaci che rendevano il luogo quasi magico.
"È incredibile," mormorai. "Non è niente in confronto a te," rispose lui, attirandomi a sé. Il suo sorriso era dolce, ma nei suoi occhi c'era qualcosa di diverso, un'intensità che mi fece arrossire. Non servivano parole. Senza esitazioni, Davide iniziò a spogliarsi, rimanendo solo con i pantaloncini(costume da bagno).
Il suo corpo bagnato di sudore brillava alla luce del sole, e non potei fare a meno di ammirarlo. "Allora?" mi chiese con un sorriso malizioso. "Ti butti o hai paura?" Lo guardai fingendo una sicurezza che non avevo. "Paura io? Non farmi ridere." Sfilai il vestito leggero che indossavo, rimanendo con il costume, e mi avvicinai al bordo della piscina naturale.
Lui mi prese la mano, e insieme ci tuffammo nell'acqua fresca. Il contrasto con il caldo soffocante era perfetto, un sollievo che ci fece ridere entrambi. Nuotammo fino alla cascata, lasciando che l'acqua ci colpisse con la sua forza.
Davide mi prese per i fianchi e mi sollevò leggermente, portandomi più vicino al getto.
"Vedi? Questo è il nostro momento," disse, il suo tono basso e carico di emozione. "È perfetto," risposi, avvicinandomi al suo viso.
I nostri corpi si trovarono sotto la cascata, l'acqua che scorreva intorno a noi come un sipario che ci isolava dal mondo. Le sue mani scivolarono lungo la mia schiena, mentre i suoi occhi fissavano i miei con un desiderio che non aveva bisogno di essere espresso a parole. Sentivo il suo respiro vicino, il suo cuore battere forte contro il mio.
"Sei così bella," mormorò, prima di baciarmi con una passione che sembrava accendere ogni fibra del mio corpo. Le sue labbra si muovevano con urgenza contro le mie, mentre le sue mani mi stringevano con una forza delicata ma possessiva.
Era come se tutto il tempo che avevamo passato lontani si concentrasse in quel momento, ogni emozione esplodendo con una potenza che mi lasciava senza fiato.
Mi sollevò leggermente, e le sue labbra scesero lungo il mio collo, lasciando una scia di brividi. Sentivo il fresco dell'acqua e il calore del suo corpo contro il mio, un contrasto che mi faceva girare la testa. Non c'era più niente, solo noi, persi in quel momento di intimità assoluta. Le sue mani si fermarono sui miei fianchi, e per un attimo i nostri sguardi si incrociarono.
"Noemi," disse piano, la sua voce un sussurro che si mescolava al suono della cascata. "Non c'è niente che voglio di più di te, adesso." "Davide," risposi, il suo nome un sussurro sulle mie labbra.
Ma prima che potessimo abbandonarci completamente, il fruscio improvviso di foglie ci interruppe. Entrambi ci voltammo, trattenendo il respiro. Non c'era nessuno, ma il momento era stato spezzato.
Davide rise piano, lasciandomi andare con delicatezza. "Forse la giungla non è il posto migliore per..." lasciò la frase in sospeso, il suo sorriso pieno di complicità.
Ansimando, ma con un sorriso sulle labbra, lo colpii leggermente sul petto.
"Ci sarà un'altra occasione," dissi, arrossendo leggermente. "Oh, di questo puoi starne certa," rispose lui, baciandomi un'ultima volta, dolcemente.
Dopo il piccolo momento interrotto, Davide prese la mia mano, tirandomi fuori dall'acqua con un sorriso che sembrava una promessa non detta. I suoi occhi scintillavano sotto la luce del sole che filtrava tra le fronde degli alberi. "Vieni, ho un'altra sorpresa per te," disse, senza lasciare spazio a domande.
"Sorpresa? Ancora?" replicai, mentre mi sistemavo i capelli bagnati e cercavo di seguirlo.
"Vedrai," rispose con un tono giocoso, tirandomi delicatamente per il braccio.
Proseguimmo lungo il sentiero, i nostri passi incerti ma entusiasti. La vegetazione intorno a noi si fece più fitta, le foglie sembravano sussurrare segreti tra loro, e l'aria si riempì del rumore sempre più forte dell'acqua che scorreva.
Quando il panorama si aprì davanti a noi, rimasi senza parole. Davanti a noi c'era un'altra cascata, più piccola della prima ma altrettanto affascinante. Il getto d'acqua scendeva dolcemente su una roccia piatta che emergeva dal centro della piscina naturale, creando un angolo nascosto e intimo, come se fosse stato disegnato apposta per noi.
"Che ne pensi?" mi chiese Davide, il suo sorriso soddisfatto.
"È perfetto," sussurrai, incapace di distogliere lo sguardo.
Non persi tempo. Mi tuffai nell'acqua fresca, lasciando che il corpo si abituasse alla temperatura mentre nuotavo verso la roccia. Davide mi seguì da vicino, i suoi movimenti fluidi e sicuri. Raggiungemmo insieme la roccia, e lui mi sollevò con facilità, posandomi sulla superficie liscia e tiepida sotto il sole.
Sedetti, osservandolo mentre saliva accanto a me. L'acqua gocciolava dal suo corpo, e per un attimo rimasi incantata da come i raggi del sole giocavano sulla sua pelle.
"Sai," iniziò Davide, avvicinandosi, "questo posto mi ricorda qualcosa."
"Che cosa?" chiesi curiosa, mentre lui si chinava verso di me.
"L'inizio di tutto. Di noi," disse, prendendomi una mano e intrecciando le dita con le mie.
Non c'era bisogno di altre parole. Mi avvicinai a lui, lasciando che il mio corpo trovasse il suo, come se fosse l'unico posto dove appartenessi davvero. Le sue mani scivolarono lungo i miei fianchi, il tocco delicato ma sicuro.
"Hai visto Davide, come ho detto ci sarà un altra occasione per.... ed eccola qua", dissi sorridendo.
In quel momento, decidemmo di lasciarci andare. Il costume era solo una barriera inutile. Con movimenti lenti e sicuri, ci liberammo di quel poco che ci copriva, rimanendo completamente vulnerabili l'uno davanti all'altra. La cascata ci avvolgeva con il suo suono, creando una bolla di intimità che sembrava isolare il mondo intero.
Le sue mani mi sfiorarono come se stesse dipingendo qualcosa di prezioso, e ogni tocco sembrava accendere un fuoco sotto la mia pelle. Le sue labbra trovarono le mie, un bacio lento, profondo, che sembrava raccontare tutto ciò che le parole non potevano esprimere.
"Sei incredibile," sussurrò, guardandomi negli occhi.
"E tu sei pazzo," risposi con un sorriso, stringendomi a lui.
Rimanemmo così per un tempo che non riuscivo a misurare, circondati dall'acqua e dal sole, persi l'uno nell'altro.
La sera, tornati al bungalow, il silenzio della natura ci accolse dolcemente. Ero esausta, ma felice. Davide accese alcune candele sparse nella stanza, creando un'atmosfera calda e accogliente.
Ci sedemmo insieme sulla piccola veranda, con un bicchiere di vino in mano. Il cielo sopra di noi era un tappeto di stelle, e la leggera brezza notturna portava con sé il profumo della terra umida.
"Grazie per oggi," dissi piano, appoggiando la testa sulla sua spalla.
"Grazie a te," rispose lui, baciandomi sulla fronte.
Mentre la notte avanzava, mi lasciai cullare dalla tranquillità del momento. Per la prima volta dopo tanto tempo, sentivo che tutto era esattamente come doveva essere. E con Davide accanto a me, non desideravo altro.
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l'amore-- Davide Frattesi&me
Teen FictionNoemi una ragazza normale di 14 anni che va a San Siro e che pazza innamorata di Davide Frattesi, che forse ricambia? ma con dei genitori a casa e con la scuola cosa succede? ATTENZIONE CERTE PARTI contengono cose un po fragili:)) buon divertimento...