Capitolo 28

1 0 0
                                    

Hester

Corsi verso Aleys, cercando di fare il più in fretta possibile.

Lei non doveva vederlo in quello stato.

Riuscii finalmente ad avvicinarmi senza che mi infilzasse come uno spiedino, le toccai un braccio e crollò tra le mie braccia. Questo incantesimo facile, funzionava sempre.

Parte uno del piano completata ora sta a te Kevin.

Guardai nella sua direzione.

I capelli divennero rossi come le carote quando sono mature, sulle braccia iniziarono a riapparire i tatuaggi che sigillavano l'altro lato di se, si contorsero e riordinarono in modo tutto loro.

Kevin si rialzò in piedi tenendo la testa bassa.

«Ma cosa... Tu dovresti...» Hunter vacillò per poi mollare la presa sul suo braccio allontanandosi.

Finalmente lo vidi socchiudere le palpebre mostrando i suoi occhi neri come l'ossidiana.

Adesso sì che riconosco mio fratello.

Lo vidi stiracchiarsi tranquillo mentre iniziava a guardarsi attorno incuriosito dal nuovo ambiente. Fissò il suo sguardo nel mio, sorridendo felice di vedermi mettendo in mostra i suoi denti acuminati.

«Ehilà sorellina! Da quanto tempo! È da tantissimo che non ti rincontro! Sai com' è Kevin sempre scontroso e prudente poi finisce sempre per farsi del male da solo» rise ripensando all'altra parte di se stesso.

Iniziò a camminare lentamente, i suoi passi riecheggiavano nell'enorme salone dove tutti fisavano terrorizzati la scena.

Mi arrivò davanti incombendo su di me con la sua stazza per poi abbracciarmi calorosamente con anche Aleys che dormiva tra le mie braccia.

«Mhm... quindi è lei la new entry sulla quale Kevin fa pensieri poco consoni» sorrise divertito prima di osservare bene il volto della ragazza cercando di ricordarselo per evitare di ammazzarla quando comincerà a scatenarsi.

«Si chiama Aleys e non devi assolutamente torcerle neanche un capello, chiaro Demon?»

«Ma certo zuccherino non ti preoccupare. L'ho promesso e io mantengo sempre le promesse fatte» esordì con voce sicura quasi sdegnata.

Poco dopo si sciolse dall'abbraccio facendoci cenno di uscire dalla porta.

Non melo feci ripetere due volte e mi fiondai verso l'uscita. Di stragi ne avevo già viste abbastanza per oggi. Grazie al potere di Kevin che ci aveva imposto un sigillo ora riuscivamo a camminare sul suolo come se fosse solido senza bisogno degli stivali speciali, questo ovviamente richiedeva molta energia vitale per riuscire a mantenerlo abbastanza a lungo.

«Dove...sono?» Aleys aprì gli occhi confusa per poi lanciarmi un'occhiataccia.

Si staccò da me di scatto con furia prima di incenerirmi con lo sguardo, cercai di chiederle scusa con gli occhi ma a quanto pare il messaggio non arrivò.

«Per quale cazzo di motivo Kevin deve sempre fare tutto da solo?!? Non potete sempre sacrificarvi per me! Io so combattere!» strepitò infuriata prima di scartare di lato sfuggendo alla mia presa.

Spiccò un salto, preparandosi al volo. Due enormi ali rosse le apparvero sulla schiena mentre poco dopo iniziava a prendere quota allontanandosi da me.

Realizzai solo in quel momento.

Cazzo lei non deve vederlo!

Aleys

Phoenix. La luce nelle tenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora