Capitolo quindicesimo.
Everyday is a revolution,
welcome to the future.
§ Brad Paisley – Welcome to the future
Indianapolis, Stati Uniti d'America
Maggio 2029
Per una fortunata coincidenza, in quel finesettimana non erano previste tappe del campionato di Formula Uno, il che aveva permesso ad alcuni dei più cari amici di Fernando di raggiungere il circuito di Indianapolis, dove quel giorno il pilota avrebbe tentato ancora una volta di riscrivere la storia. «Posso dirti una cosa senza che tu ti offenda?» le domandò Michelle mentre prendevano posto sulla tribuna. «Tuo marito è matto da legare.»
«Grazie, lo so» rispose Alba con una risata. «In effetti credo di averlo scelto anche per questo.» Mentre si accomodava sul seggiolino allungò la testa per controllare la posizione dei figli: poco prima Lorena si offerta di tenerle Ayrton, che a nove mesi stava iniziando a diventare pesante da tenere in braccio; i gemelli erano poco più avanti, tra le braccia accoglienti dei nonni paterni, mentre Jules aveva espresso la ferma volontà di non mollare nemmeno per un istante Carlos, per il quale provava una spiccata predilezione. In piedi accanto al fidanzato, Jana stava aiutando la sorella a dispiegare uno striscione preparato appositamente per l'occasione: nel vedere l'entusiasmo delle due giovani Alba sorrise, rendendosi conto che Fernando aveva bisogno esattamente di quello – di vedere tutta la famiglia e gli amici più cari schierati insieme a fare il tifo per lui. «Ehi, ciao!» esclamò nel veder arrivare Nico con la famiglia. «Alla fine ce l'avete fatta!»
Egle sedette accanto a lei con un sorriso un po' tirato. «Colpa mia, fino all'ultimo non ero sicura di sentirmela» confessò, sfiorandosi con una mano il ventre incurvato. «Non pensavo che le nausee sarebbero durate così a lungo, sinceramente.»
«Non me ne parlare, con i gemelli ne ho sofferto per tutto il secondo trimestre.»
«Vero» confermò Michelle con la bocca piena di patatine. «Non potevi avere una conversazione civile con lei, ogni cinque minuti si interrompeva per mangiare oppure per vomitare. Ne volete un po'?» domandò, inclinando il sacchetto verso le due donne, che rifiutarono con un gesto della mano.
«Papà, posso sedermi vicino a Jules?» domandò Noemi in tono educato.
«Va bene, ma non dare fastidio, mi raccomando.» Il pilota la mise a terra e la guardò raggiungere rapidamente l'amichetto: nonostante fosse più grande di Jules di quattro anni, quei due andavano incredibilmente d'accordo. «Non vedeva l'ora di incontrarlo, per tutto il tragitto dall'albergo non ha fatto che parlare di lui» scherzò mentre prendeva posto accanto alla moglie.
«Chissà, magari un giorno si metteranno insieme» ribatté Alba. «In questa famiglia sembra che la differenza di età sia un must.»
Egle si appoggiò al seggiolino, sistemandosi meglio gli occhiali da sole mentre guardava davanti a sé. «Quando ho visto il loro post su Instagram non riuscivo a crederci» commentò. «Carlos e Jana, chi l'avrebbe mai detto? Più di tutto mi stupisce che Fernando lo abbia accettato così di buon grado.»
«Vero» continuò Nico. «Conoscendolo, mi aspettavo che come minimo lo avrebbe appeso per i pollici e torturato fino alla morte.»
Michelle gli rivolse un'occhiata divertita. «O che lo avrebbe spinto giù da una barca» lo prese in giro, ricordando quanto successo a Montecarlo l'anno prima. «Ringraziando il cielo Jana ha lo stesso carattere deciso di suo zio e sua madre. Se fosse dipeso soltanto da Carlos, credo si sarebbero lasciati presto. Non so se avrebbe avuto il fegato di mettersi contro Nando.»
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L'altro lato delle favole
FanfictionSequel di "Senza Tempo". Dieci anni non sono bastati per scalfire l'amore tra Fernando e Alba, che dopo essersi ritrovati hanno deciso di riprendere la loro relazione senza perdere un solo giorno. Ma cosa succede "dopo"? Cosa accade quando la favola...