Capitolo 16

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Thomas è il mio peggior incubo, delle volte, ma devo ammettere che se non avessi lui come partner nel ballo io renderei un quarto di ciò che rendo con lui. Balliamo insieme da almeno sei anni e ci siamo conosciuti ad un evento latino. Lui conosceva i miei insegnanti di ballo e aveva chiesto loro di indicargli una ragazza giovane, che non fosse troppo alta, per iniziare a competere a livello professionale. Io in quegli anni uscivo da un corso di livello intermedio con zero sicurezza in me stessa e discrete capacità di ballo.

Quando ci siamo presentati io ho declinato la sua offerta senza nemmeno rifletterci un attimo perchè per me portare i capelli laccati e i vestiti striminziti con ciglia finte e mille strass era fuori dalla mia portata. Lui aveva provato ad insistere, ma a quelle gare non ci siamo mai arrivati insieme. Dopo di me gli era stata presentata Michelle, una ragazza dell'est con il corpo perfetto i capelli biondi e gli occhi azzurri che accettò di competere ed insieme vinsero non so quante gare. Si innamorarono e per anni furono la coppia "da battere" per chiunque li vedesse, sia a livello lavorativo sia a livello sentimentale.

Nessuno ha mai saputo come sia finita la loro storia, come una fiamma si erano accesi velocemente e altrettanto velocemente si erano spenti. Lo ritrovai in un locale una sera e mi invitò a ballare. Io non gli feci alcuna domanda e lui lo apprezzò ma sapevo che non era tornato da me per ballare ed infatti mi propose di fare insieme a lui il corso per insegnare.

Studiare con lui fu un tormento, perchè con le gare lui era diventato cento volte più bravo di me e io avevo talmente tanto da recuperare che lui non mi toglieva gli occhi di dosso nemmeno per un secondo. Non dimenticherò mai quella domenica in cui mi tenne in sala per sei ore filate, come non dimenticherò mai il momento in cui diventammo insegnanti. Fu solo grazie alla sua audacia e una parte anche alla mia resistenza fisica.

Ho imparato, negli anni, a capire che il suo volermi bene è il riuscire a portarmi al massimo del mio potenziale, portarmi un panino quando sono di corsa e non riesco a mangiare, darmi il cinque quando eseguiamo una coreografia impeccabile. Lui è così, vuole lavorare duramente e non accetta sconti, se arrivi dove lui vuole, allora siete amici, altrimenti diventerà il tuo peggior nemico.

La chiusura della stagione invernale del locale è alle porte e neanche a dirsi Thomas ha una coreografia in mente per l'ultima serata e mentre mi reco alla sala prove so già che ne uscirò distrutta.

-Hey, tutto bene?- mi saluta quando arrivo, lui è già a terra che fa riscaldamento e batte le mani sul pavimento invitandomi a raggiungerlo velocemente.

-Tutto okay, tu?-

-Sono distrutto.- scuote la testa -C'è questa signora che sta per partire per le vacanze nella sua seconda casa in Sardegna e mi sta pressando per finire di tinteggiarle l'esterno della casa prima della sua partenza. Guarda, mi sono bruciato le spalle oggi...-

Solleva le maniche della maglietta passando da una t-shirt a una canottiera e le sue spalle si mostrano rosso fuoco.

-Cavolo... deve farti molto male...-

-Non abbastanza da farmi fermare.- mi fa un occhiolino che so cosa significa -Veloce, scaldati, indossa le scarpe che abbiamo molto lavoro da fare.-

Passano due ore prima che Thomas ci concede dieci minuti di pausa, minuti che sfrutto per respirare a pieni polmoni ringraziando chiunque abbia inventato l'aria condizionata.

-Le tue scarpe, ti fanno scivolare troppo..- nota mentre cerca di riprendere fiato anche lui -Mostrami la suola.-

Sono talmente distrutta che invece di sollevare la gamba mi siedo a terra, trovando poi il beneficio nel distendermi completamente mentre la schiena mi schiocca dalle quattro alle sei volte.

Neve - con Timothèe ChalametDove le storie prendono vita. Scoprilo ora